Io mi trovo abbastanza vicino alle posizioni di Galf, pur non condividendone le sfumature "talebane"
Mi spiego meglio.
In vita mia credo di aver tagliato "fuori dalle proporzioni" un numero di foto talmente esiguo da risultare insignificante.
Saremo sullo zero virgola o giù di lì.
Cerco di rimanere sempre entro dei tagli "standard", perchè uscirne fuori mi da fisicamente fastidio.
Sentitevi liberi di chiamarle fisime mentali, che non mi offendo mica
E la cosa è ancora peggio se si tratta di foto destinate alla stampa... perchè in quei casi uscire dallo standard comporta sbattimenti ulteriori (devi sperare che lo stampatore gestisca il file bene, per non trovartelo tagliato a muzzo... oppure devi ricordarti te di aggiungere uno spessore nero che poi taglierai con la forbice dopo la stampa. E se si tratta di foto destinate alla cornice, uscire dallo standard comporta problemi ulteriori).
Poi c'è da fare una distinzione tra foto singola e parte di un progetto più ampio.
Nel primo caso ci si può concedere molte più libertà che non nel secondo, dove viceversa una certa omogeneità deve esserci (se comincio ad avere sulla stessa parete delle 30*45, 23*45, 30*40... beh, forse la cosa non è esattamente il massimo... anche perchè la vicinanza di foto con formati diversi rende ancora più evidenti le differenze).
E posso anche capire che per un professionista, fare un taglio del genere lo si possa vedere un po come una mezza porcata... una cosa tipo "visto che non sono stato abbastanza attento quando scattavo, mo vedo di rimediare con un colpetto di mannaia".
Fatte tutte queste premesse... io non mi attaccherei troppo alla questione, nè ne farei dei tabù da non infrangere pena la morte della fotografia.
Esistono delle sfumature, delle vie di mezzo.
Una cosa è tagliar via il 15% di foto (cosa che renderebbe evidentissimo a chiunque il taglio anomalo, e probabilmente influirebbe davvero su come l'occhio entra nell'immagine).
Un'altra è togliere mezzo cm di cielo in alto, su una foto verticale. Robba che se non hai il righello inglobato nell'occhio, neanche ti accorgi che la proporzione non sia perfettamente giusta.
Ad un certo punto uno deve chiedersi: ma all'osservatore da più fastidio il fatto che l'immagine non sia un 3:2 perfetto ma magari un 3:1.9999.... oppure quella busta lì vicino al bordo che potrei tagliar via?
E poi agire di conseguenza.