Un imbonitore di paese si ritrova in possesso di un mazzo di carte magiche dai fenomenali poteri cosmici...e la continuity fa tre passi indietro: il gioco dell'oca ci fa un pippone enorme a noi ragazzetti Bonelli
Imbonitori, chiappette, tavole pienotte, tettone e zucche marce sottaceto: tutto ottimo e abbondante, ma bastera?
Dunque.
La guerra contro gli abominii dalle profondita' prosegue senza grosse deviazioni dalla routine attacchi notturni/rassestamenti diurni, se non che ad un certo punto il Nostro si imbatte in una serie di talismani fasulli che, a detta di imbonitori e cialtronetti assortiti, garantirebbero protezione magica dai mostroni di cui sopra.
Non avendo nulla o quasi da fare ci si mette di persona -come per qualsiasi altra bagatella- fino a rintracciare la fonte, una cittadina di frontiera dove opera un Baffo da Crema senz'asma ma con tanto pelo sullo stomaco.
La situazione precipitera' in fretta ed uno Ian gabbato e pirlato si ritrovera' con una cittadella fortificata in meno e parecchie pive nel sacco in piu'.
Un Enoch discreto quanto frettoloso, una sempre coinvoltissima Platano(poppone tanto generose ed abbondanti ne vediamo due/tre volte l'anno), uno spiraglietto sugli eventi futuri che riguardano Ian molto da vicino e poco altro, questo albetto intrattiene il giusto, senza lasciare quasi nulla.
Un 6 1/2 per le cosette in avvio di recensionen e via di nuovo, verso mari pericolosi, omoni ghei e sabbie particolarmente cocenti.