Si lo erano, ma il gioco in se non c'entrava niente con la divina commedia, i nomi erano puramente "flavor", la logica era ehi dante è un nome figo, vergil è l'ovvio accoppiamento per il nome dante, vai col tango
Dragon Age 3
Classico gioco bioware: grande cura grafica, per il dettaglio, mille e più dialoghi ma il gameplay è scarsino. Fondamentalmente il combat consiste nello spammare skills nell'ordine giusto finché non sono tutte in cooldown, per poi ripetere la sequenza di nuovo e di nuovo e di nuovo. Inutile dire che questo sistema viene a noia presto e tutto si limata a livellare per sbloccare un'abilità nuova. La quest principale non mi è dispiaciuta nonostante non proponga niente di nuovo, ed è condita dai classici bivi della serie che ci permettono di plasmare il mondo a seconda delle nostre scelte. Le quest secondarie invece sono quelle classiche da mmorg, raccatta 12 di quelli, uccidi 10 di quelli, insomma deludenti.
Per concludere direi che se non vi è piaciuto Dragon Age 2 probabilmente non vi piacerà neanche questo. Per tutti gli altri vale la pena fare un giro solo per vedere cosa succede questa volta nel Ferleden.
Ho finito Legends of Eisenwald.
Praticamente é una specie di King's bounty ambientato nella Germania medievale, con alcuni elementi tipici dei giochi di ruolo.
La trama é davvero bella e ricca di scelte, e le locazioni sono piacevoli da esplorare, anche per le leggende locali.
Ció che non mi ha convinto é la difficoltá artificiosamente alta verso la fine, perché i nemici sono molti di piú e piú forti del vostro manipolo di sfigati: intendiamoci con un pó (diciamo parecchia) di pazienza il gioco si finisce, ma al livello normale é una bella sfida e certi scontri sono una rittura di maroni.
Il diario é fatto bene, peró in alcuni punti é fuorviante: alla fine é un bel gioco, ma ho l'impressione che gli ultimi livelli siano meno curati rispetto ai primi.
Adesso voglio provare gli scenari e forse faró una seconda run con un altro personaggio, e scegliendo altre strade.
finito everybody's gone to the rapture
sconvolgente e per me difficilissimo da giudicare, ma andiamo con ordine
contro:
- motore grafico assurdamente pesante anche se il dettaglio un po' lo giustifica
- un fastidioso e non rarissimo bug per cui l'immagine va in balle finché non si preme alt/tab
- salvataggi da class action: quando, uscendo dal gioco si legge una cosa che significa: "guarda cretino che l'ultimo salvataggio risale a tre ore fa, fatti furbo e cercane uno nuovo prima di tagliarti le balle da solo", a me girano...
- il gioco è in prima persona (e non sarebbe possibile altra visuale) ma i movimenti sono di una lentezza esasperante
mi sono accorto solo dopo due terzi di gioco che, tenendo a lungo premuto il grilletto destro, possiamo aumentare leggermente la velocità di movimento, ma comunque sempre in maniera insufficiente, visto anche il backtracking selvaggio e inevitabile
c'è stato un momento in cui, esasperato, ho pensato di disinstallare, fortunatamente non l'ho fatto
- è il definitivo "simulatore di passeggiate", astenersi assolutamente se amanti degli fps adrenalinici e caciaroni
pro:
- atmosfere talmente metafisiche che un de chirico al confronto è una roba grossolana, il teatro della (non) azione è un piccolo ma meraviglioso paese bucolico (direi il posto ideale in cui abitare)
ma è un deserto straniante anche se le testimonianze della quotidianità sono ovunque e ricostruiscono mirabilmente le azioni e abitudini degli abitanti
non vediamo traccia di vita ma ogni elemento degli scenari e ogni oggetto ricostruisce con incredibile completezza le ore precedenti il misterioso evento che si è verificato: biciclette, stoviglie, lenzuola stese, mozziconi di sigaro ancora fumanti, giocattoli ecc. ecc. ecc.
questa cura del dettaglio non è nuova e si trova in molti giochi recenti, ma non l'ho mai vista realizzata con tanta puntualità e maestria: qui diventa elemento portante della storia e fondamentale elemento per capire la personalità dei personaggi
che non ci sono...
ma coi quali avremo molto a che fare (non aggiungo niente perché qualsiasi spoiler sarebbe un crimine come non mai)
- la storia forse non è originalissima ma ha una sua geometrica coerenza interna, posso solo dire che è molto "new age" e non mi ha affatto deluso, visto quanto è ben scritta e condotta
la scrittura, appunto, è semplicemente stratosferica, verificheremo che sotto la coltre sonnolenta si agitavano passioni, rancori, paure, fissazioni, incertezze e, in generale, tutte le pulsioni umane
le personalità dei personaggi, anche senza vederne le fattezze, risultano incredibilmente definite e ricche di sfumature
e qui veniamo a un altro grande pregio:
- il doppiaggio italiano è di gran lunga il migliore che io abbia mai sentito, batte addirittura quello del primo bioshock
voci e recitazione assolutamente perfette, non ho trovato alcun calo qualitativo né sbavature, praticamente un miracolo, sembra chi doppiatori abbiano, questa volta, avuto la possibilità di approfondire le parti ed eseguire tutte le prove necessarie
insomma: un miracolo di professionalità (cui vorrei essere abituato)
- sonoro
altro miracolo
rumori ambientali perfetti e sempre coerenti, musiche assolutamente eccelse, sempre perfette sia quando accompagnano pigramente le lunghe camminate (senza essere noiose e/o invasive), sia quando devono esaltare momenti topici con semplici accordi o con esplosioni vocali e strumentali
- grafica: sfondato il muro del fotorealismo, siamo arrivati all'iperrealismo che è certamente la cifra più giusta per un'operazione di questo genere
ovviamente tutto questo bendiddio è stato pagato dalla mia povera 980ti che chiedeva pietà e ogni tanto stutterava ansimante
bene
se qualcuno è rimasto a leggere fin qui, avrà capito il mio entusiasmo ma, ribadisco, non è assolutamente un videogioco, chi ha fatto e apprezzato dear esther (degli stessi autori) non deve farselo sfuggire, gli altri si tengano alla larga
Ho appena finito Allied corps, un dlc di Panzer corps che essendo ambientato anche in Italia, mi ha fatto riflettere parecchio: va bene che é un gioco, ma é difficile restare indifferenti quando una missione é ambientata dove abiti te e le persone che conosci.
Ad esempio ho pensato "Cazzo, dove ho fatto il liceo ci sono i carri crucchi, se li bombardo magari faccio secchi pure i miei nonni": sia chiaro non ho nessuna intenzione di fare polemiche, anzi credo che quest'episodio sia stato una delle cose piú belle che mi siano capitate da quando gioco.
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Non c'entra niente ma mi piace sempre citare uno dei miei libri preferiti:
"gli aerei americani, pieni di fori e di feriti e di cadaveri decollavano all'indietro da un campo di aviazione in Inghilterra. Quando furono sopra la Francia, alcuni caccia tedeschi li raggiunsero, sempre volando all'indietro, e succhiarono proiettili e schegge da alcuni degli aerei e degli aviatori. Fecero lo stesso con alcuni bombardieri americani distrutti, che erano a terra e poi decollarono all'indietro, per unirsi alla formazione. Lo stormo, volando all'indietro, sorvolò una città tedesca in fiamme. I bombardieri aprirono i portelli del vano bombe, esercitarono un miracoloso magnetismo che ridusse gli incendi e li raccolse in recipienti cilindrici di acciaio, e sollevarono questi recipienti fino a farli sparire nel ventre degli aerei. I contenitori furono sistemati ordinatamente su alcune rastrelliere. Anche i tedeschi, là sotto, avevano degli strumenti portentosi, costituiti da lunghi tubi di acciaio. Li usavano per succhiare altri frammenti dagli aviatori e dagli aerei. Ma c'erano ancora degli americani feriti, e qualche bombardiere era gravemente danneggiato. Sopra la Francia, però, i caccia tedeschi tornarono ad alzarsi e rimisero tutti e tutto a nuovo. Quando i bombardieri tornarono alla base, i cilindri di acciaio furono tolti dalle rastrelliere e rimandati negli Stati Uniti, dove c'erano degli stabilimenti impegnati giorno e notte a smantellarli, e separarne il pericoloso contenuto e a riportarlo allo stato di minerale. Cosa commovente, erano soprattutto le donne a fare questo lavoro. I minerali venivano poi spediti a specialisti in zone remote. Là dovevano rimetterli nel terreno e nasconderli per bene in modo che non potessero più fare male a nessuno."
Mattatoio n5?
Yep
Finito ieri sera Firewatch!
Bello anche se da l'impressione di una grossa occasione sprecata.
Rientra nella categoria dei Walking Simulator ma, a differenza della maggior parte degli altri esponenti, da una maggiore sensazione di libertà, almeno all'inizio, sia perché la mappa è abbastanza ampia per il genere sia per il sistema di dialoghi che ti rende sempre parte attiva.
Le prime ore di gioco (diciamo pure la prima metà, visto che in 4 o 5 ore si porta a termine) sono veramente notevoli, l'atmosfera è ottima, la narrazione mescola bene sia l'aspetto psicologico che quello più misterioso.
Poi però inizia un po' a perdersi, le motivazioni del protagonista ed il rapporto con Delilah (l'unico altro essere umano con cui si interagisce, tramite il walkie talkie) vengono lasciate da parte, mentre cresce l'elemento "thriller" che però è forse la parte meno efficace del titolo, per poi chiudendere tutto in maniera frettolosa.
Dispiace perché, vista la struttura basata sull'esplorazione, un'ora o due in più per sfruttare meglio il gameplay e per sviluppare meglio la trama ci sarebbero state senza problemi.
Se si apprezza il genere comunque consigliato
a me è piaciuto, ma ci sono rimasto piuttosto male quando ho realizzato che ero arrivato alla fine e praticamente non era successo nulla durante tutto il gioco.
sensazione accentuata dal fatto che l'inizio è molto promettente, mi sono sentito quasi preso in giro. però finchè non ho realizzato, l'esperienza me la sono proprio goduta
Ma quello che deve accadere alla fine accade, in un gioco di questo tipo non sono tanto gli eventi ad essere importanti, ma quello che viene raccontato ed il come.
In questo caso gli eventi nel finale
sono stati gestiti in maniera affrettata, dopo che il focus era passato su di loro, mettendo da parte Henry e D.
E quando scopri che sei già alla fine ci rimani male.
si infatti, gestisce tre situazioni distinte:
in modo approssimativo, in modo che si mischino poco l'un l'altra e che tutte, alla fine, rimangano senza quantomento una soddisfacente evoluzione.
bella la sensazione di stare da solo con se stessi in un bosco però, è veramente immersiva
Si, poi all'inizio funzionano pure
Ho apprezzato molto che si venga lasciati soltanto con mappa e bussola, e senza un indicatore fisso sull'obiettivo. Rende l'esperienza molto più immersiva