
Originariamente Scritto da
Richter
Oè ma le parole itagliane le conoscete? Analisi logica di prima elementare, "curato" "discreto" sono aggettivi pertinenti alla pura tecnica, "vomitevole" "raccapricciante" e altre parole meritatissime sono pertinenti all'estetica. Estetica. Quella roba li che detta lo stile adottato dalle cose. Hai presente? Quello. Quella di Toki fa schifo, le facce di tutti fanno schifo, il design dei personaggi fa schifo, le espressioni che hanno fanno schifo, tengono svegli la notte, fanno la stessa faccia che fa uno stupratore quando ti entra in camera alle quattro del mattino e sta per trasformarsi in larva aliena. E' un raccapricciante miscuglio di cattivo gusto. Splatterhouse al confronto sembra Bubble Bobble.
PS: fantastico il confronto tecnico con Contra e le sue tre animazioni, è come se fosse venuto DUE ANNI PRIMA su hardware inferiore, è come se nel 1989 gli standard si fossero parecchio alzati. Sarà per quello che ho scelto di paragonare Toki ad i suoi contemporanei tecnologicamente (ed esteticamente) superiori? Sarà per quello che il paragone l'ho fatto sul lato del gameplay e non su quello tecnico/visivo? Mistero misteriosissimo. Leggere è faticoso e l'italiano è proibitivo, lo capisco.
PPS: In contra ti oneshotta tutto, ma non hai lo sprite gigante che prende un terzo dello schermo ed una telecamera che nasconde nemici e proiettili, ne salti nel buio, alla cieca da nemici e piattaforme, anzi, la versione arcade utilizzava uno schermo verticale e forniva una visuale, feature tristemente assente dai port casalinghi, ma qui stiamo parlando di arcade. In Ghouls n Ghosts se avanzi per trial n error sei una mezzasega, essendo enormemente più bilanciato del suo predecessore, inoltre, di nuovo, non ha uno sprite gigante etc etc.
Il buon game design è un fattore oggettivo. E toki non ce l'ha.
PPPS: la nostalgia fa male. Bisogna saper distinguere quando un gioco è caro, ma una merda, e quando ha un valore fuori dal tempo.