Originariamente Scritto da
golem101
Orpolà, facciamo un po' il punto della situazione, Soprattutto perchè magari stiamo dicendo la stessa cosa, ma uno intende così piuttosto che cosà e non si cava un ragno da un buco per tre post a fila.
Velature: servono a uniformare ombreggiature e lumeggiature, rinforzando il colore base, soprattutto quando sarebbe di suo molto scuro ed opaco (e quindi banalmente nerastro), o molto chiaro e tendente al bianco, con un effetto poco convincente. Altre volte si da un colore diverso su uno preesistente e già sfumato, come un blu o azzurro su un argento metallizzato, o un giallo su un verde per farlo più vivace (o malaticcio, a seconda), e via discorrendo. Bisogna sperimentare un po' per trovare risultati interessanti.
Sono pigmenti diluiti, ma a differenza dei wash si spandono in modo uniforme, senza raccogliersi nei recessi. Spesso chiamati ink, sono sostanzialmente delle chine, magari con più varietà di colori disponibili.
La vecchia linea di wash della GW (sostituita dagli shades) è una via di mezzo che fa sia ombreggiature che velature; l'eccezionale Devlan Mud era una specie di manna dal cielo in una quantità di situazioni diverse.
E' possibile fare velature anche di colori normali più chiari della base, diluendoli moltissimo e stendendone quantità minimali (a pennello quasi scarico) su strati progressivi; è un modo ibrido con i layer paints delle lumeggiature, ma che risulta comodo per schiarire quelle superfici piatte che non hanno spigoli, bordi ed altro in risalto da lumeggiare nel modo classico.
Tanta pazienza.
Poi ci sono colori che onestamente hanno categorie che ritengo fittizie (quelli specifici per il drybrush, mapperpiacere), ed altri che hanno soluzioni differenziate per effetti particolari (quelli che fanno il craquelure). Ma vabbè.