L'iperinflazione prenderebbe il sopravvento, erodendo rapidamente il potere d'acquisto dei 2500 euro. Il collasso della produzione sarebbe quasi totale.
Tentativi e Aggiustamenti:
Governo: Di fronte alla catastrofe, il governo sarebbe nel caos. Si potrebbero annunciare misure drastiche di austerity e tagli alla spesa pubblica (ormai irrilevanti), tentativi di ritiro parziale della misura del reddito universale (ma generando proteste violente), o l'introduzione di un secondo reddito "lavoro" in una nuova valuta digitale per chi continua a lavorare, cercando di disaccoppiare il reddito di cittadinanza da quello per l'attività produttiva. Si tenterebbe di reintrodurre il servizio militare obbligatorio per impiegare la forza lavoro in compiti essenziali.
Enti Internazionali: La BCE potrebbe sospendere l'acquisto di titoli di stato italiani e le operazioni di rifinanziamento per le banche italiane, isolando finanziariamente il paese. La Commissione Europea avvierebbe procedure di infrazione urgenti e minacce di espulsione dall'Eurozona/UE. Il FMI offrirebbe piani di salvataggio draconiani, condizionati al ripristino dell'ortodossia fiscale e all'abolizione del reddito universale. Questi tentativi, tuttavia, sarebbero troppo lenti e con poco effetto immediato sulla situazione sul campo.
Sanitario: Il sistema sanitario nazionale entrerebbe in crisi terminale. Le chiamate disperate del governo per il ritorno al lavoro non avrebbero effetto. Molti ospedali sarebbero costretti a chiudere reparti o intere strutture per mancanza di personale e forniture. Il governo potrebbe tentare di militarizzare ospedali o inviare personale medico delle forze armate, ma le risorse sarebbero insufficienti. La reperibilità di farmaci e presidi verrebbe meno.
Riferimento: Durante la crisi dello Zimbabwe (anni 2000), l'iperinflazione ha reso gli stipendi irrisori, portando a una fuga massiccia di medici e infermieri. Il governo ha tentato di bloccare le dimissioni e di aumentare i salari, ma senza successo a fronte del crollo del valore della moneta.
Educativo: Le scuole chiuderebbero in massa. Il Ministero tenterebbe di riattivare l'istruzione con lezioni online o a distanza, ma la mancanza di infrastrutture (elettricità, connessione internet) e la priorità di sopravvivenza delle famiglie renderebbero questi tentativi inefficaci.
Energetico: Si verificherebbero blackout generalizzati. Il governo potrebbe dichiarare lo stato di emergenza energetica e tentare la nazionalizzazione forzata del personale e delle infrastrutture, ma la mancanza di competenze tecniche e la distruzione delle catene di approvvigionamento (es. carburante per centrali) ne limiterebbero l'efficacia.
Sociale: I disordini sociali si intensificherebbero, con proteste violente e saccheggi diffusi. I tentativi del governo di imporre l'ordine sarebbero frustrati dall'indisponibilità delle forze dell'ordine, anche loro colpite dal disincentivo lavorativo. Le città sarebbero sempre meno sicure.
Costo Alimentare (Nominale): I prezzi salirebbero a migliaia o decine di migliaia di euro per il paniere settimanale. Il problema principale non sarebbe il prezzo, ma la scarsità fisica dei beni nei negozi "ufficiali", che sarebbero vuoti. Il mercato nero dominerebbe, con prezzi esorbitanti (e spesso in valuta estera o baratto).
Riferimento: Nel picco dell'iperinflazione in Venezuela, i prezzi potevano aumentare del 40-50% al mese, e spesso si dovevano pagare migliaia di bolivar per un singolo uovo. La valuta perdeva valore ora dopo ora.