Ogni volta che la sinistra prende il potere, la storia sembra ripetersi: fallimenti, disastri economici, libertà calpestate. Basta guardare indietro: l’URSS con la sua economia pianificata e il terrore del KGB, la Cambogia di Pol Pot con milioni di morti, la Corea del Nord ridotta a un’enorme prigione a cielo aperto. Tutti esperimenti “di sinistra”, tutti finiti nel sangue e nella fame.

E oggi, in Europa, la musica non è cambiata. Le sinistre moderne non hanno più il sogno della rivoluzione proletaria, ma continuano a imporre politiche che portano al degrado:

  • immigrazione incontrollata che crea caos sociale e insicurezza,
  • ideologie surreali come la “teoria gender” spacciate per progresso,
  • totale sudditanza a Bruxelles, ridotte a semplici passacarte delle decisioni dell’UE.

Non a caso utenti come IslandHermit e Manu qui sul forum hanno sempre promosso queste idee, difendendo a spada tratta ciò che per molti altri è solo un cumulo di fallimenti storici e moderni.
La domanda che pongo è semplice: la sinistra è condannata per natura a sbagliare sempre, oppure c’è un singolo caso nella storia dove ha davvero funzionato senza lasciare dietro di sé macerie?



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