niente, volevo solo avvertire tutti e anche la moderazione che io e molocchio ci siamo sentiti privatamente su feisbuk e abbiamo fatto paceh ♥♥♥
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per capire quanto il tuo intervento sia fuori luogo basta considerare che hai usato il termine sofiste
Ultima modifica di Cesarino; 30-06-16 alle 16:17
von coso, come non capire una sezione di un forum in cui sei presente, credo, da più di 10 anni.
Complimenti
ha solo 737 messaggi
Per me è NO
#prayforcesarino
#jesuisbeppì
J4S non è che sia proprio terra di nessuno...anzi, ci hanno pure messo salgari per qualche motivo.
Ma ribadisco che a me fottesega, non l'ho segnalato io e non ne ho manco invocato il ban, mi riferivo ad altro ma in effetti sono in j4s, mi dovrei stupire delle risposte a cazzo?
Mr Pink, Guerriero da tastiera !!! Profilo su steam.
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Problemi con l'inutile svapo o altri? La soluzione è qui.
non mi sono espresso
certo che oggi li affari veri si fanno altrove,non in europa
I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano. Capitan Harlock
Finirà a tarallucci e vino
Allora, per mostrare il mio sincero pentimento e buona volontà a Molocchio e alla moderazione di j4s, ho deciso di cedere alle vostre insistenze e scrivere cosa ne penso io personalmente degli esiti del referendum tenutosi recentemente nel Regno unito e conosciuto come Brexit
Ritengo sinceramente che l'inaspettato risultato del referendum Brexit sia sintomo di un profondo malessere trasversale oggigiorno alle classi sociali di tutta Europa (e non solo).
Dopo quasi 10 anni scontiamo ancora i prodromi della crisi finanziaria. La globalizzazione è ormai una realtà innegabile e forse irreversibile, che investe ogni aspetto della nostra vita. Intanto si prospetta all'orizzonte lo spettro della meccanizzazione e robotizzazione degli apparati industriali (la cosiddetta Industria 3.0), che minaccia di rendere obsolete e superflue centinaia di figure professionali. La popolazione mondiale, soprattutto in Africa e Asia, continua a crescere a ritmi secondo molti insostenibili, che mettono a dura prova tanto la tenuta di clima ed ecosistemi, quanto la stabilità politica e sociale di zone geopolitiche tradizionalmente "calde" (penso al dramma del Medio Oriente, ma anche al riacuirsi delle tensioni in Asia e in Est Europa).
Tutti questi fattori mutano assetti sociali che credevamo consolidati, mettono in discussione diritti che consideravamo garantiti, generano ansia e tensione sociale. E' difficile per il cittadino medio ricostruire una narrativa coerente di tutti questi elementi, dalle conseguenze peraltro impredicibili.
Una volta egli avrebbe almeno potuto rivolgersi ai tradizionali enti di intermediazione fra il singolo e la complessità, i.e. la chiesa, i partiti, i sindacati, ecc. Ma oggi questi soggetti sono stati messi in crisi, principalmente proprio dalla complessità di cui parliamo, e non sono più in grado di svolgere efficacemente il detto ruolo di "traduzione della realtà" (con tutte le storpiature del caso) a favore delle masse. Essi non sintetizzano più la modernità, anzi la subiscono quanto e più del singolo.
Il singolo, sommerso dalla complessità di quella che il grande sociologo polacco Zygmunt Bauman definisce "società liquida", stretto in una massa enorme eppur solo, bombardato di fatti, notizie e cifre ma non delle chiavi per interpretarle, finisce per attivare meccanismi ancestrali e risposte primordiali di difesa. Crea dei nemici che non esistono. Mette facce addosso a fenomeni. Si convince di complotti orditi da fantomatiche elite (finanziarie, politiche, ecc) volti a dare un "Nuovo Ordine Mondiale" a una realtà che di ordine non ne ha più nessuno. Si persuade di poter mandare in rewind la storia onde tornare a fantomatiche età dell'oro che non sono mai esistite, o che lo sono state solo per pochi privilegiati. Vede il nemico nel banchiere e nell'immigrato, nel computer e nel parlamento. E per battere questo nemico, per non "annegare" nella liquidità del presente, si aggrappa a feticci di valore quali la patria o la religione, rileggendo e distorcendo quando e quanto serve.
E' proprio quello che è accaduto col referendum. L'UE si è dimostrata finora un esperimento politico ed economico caotico, iperburocratico e non scevro di tensioni, carenze (soprattutto nella politica estera comune) e assoggettamenti agli scopi particolari di questo o quell'attore (Germania in primis). Tuttavia ha anche contribuito a mantenere la più lunga pace europea di sempre, nonchè la libera circolazione di persone, merci, capitali, idee.
Il Regno Unito è stato fra i massimi beneficiari di tutto questo. Eppure il 52% almeno degli Inglesi le hanno voltato le spalle. Perchè? Perchè anche i cittadini inglesi sono atterriti dalla complessità della modernità (immigrazione, crisi finanziarie, scomparsa del ceto medio, polarizzazione della ricchezza), e anche loro non riescono a vedere la rete di fenomeni che la determinano (ma più o meno tutti riconducibili al trionfo del modello economico capitalista-consumista nella sua versione più estrema). Più semplice vedere nell'UE la responsabile dei problemi, la sede dei corrotti e/o degli incapaci, il nodo Gordiano da far saltare a colpi di spada (la sciabola di Nelson?) per essere poi liberi di tornare in 6 mesi o meno all'età d'oro dell'Impero Britannico, nella dolorosa illusione di poter dare una soluzione nazionale a problematiche globali.
Come se ne esce? Io ho la mia idea, ma magari ve lo racconto un'altra volta
Ultima modifica di Cesarino; 30-06-16 alle 18:17
tldr
3/10
il dvce
podromi
conseguenze peraltro impredicibili
"società liquida"
P*******!
Rimangio tutto, bannatelo
NODO GORDIANO
... devi morire soffrendo
erano meglio i WOT
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ma come, non vi lamentavate che copincollo e non dico cosa penso io?? ma insomma non siete mai contenti?