Originariamente Scritto da
Sinex/
Vi prego di rimanere in tema. Il ragazzo chiede STRATEGIE sul come vivere in strada.
Chiaramente ha vagliato ogni altra ipotesi e sicuramente con grande fermezza d'animo e spirito logico si è sentito di escluderle.
Avanti quindi.
Per iniziare complimenti per l'idea di vivere in campagna.
Sopravvivere in città è molto più difficile e frustrante, proprio un'altra vita. Non puoi vivere si quello che produci. L'unica via è la carità o la vita criminale, con conseguenti rischi su molti livelli.
La campagna invece è un po' un ritorno alle origini. Certo, la vita in ambiente aperto è pericolosa anche in paesi civilizzati come l'Italia, dove la natura profonda è tutto fuorché addomesticata e addomesticabile. Pero non è senz'altro perigliosa come in paesi africani et al dove le bestie sono pericolose come gli uomini. Di contro nelle stagioni fredde la campagna diventa veramente ostile, neve o non neve. Il freddo, la fame, la malattia e lo scarso igiene sono fatali.
Consiglierei una doppia villeggiatura: Primavera estate e autunno in campagna, inverno in qualche città.
Alla base di tutto c'è la produttività. In campagna è ancora possibile vivere dei frutti della terra e del proprio operato. Consiglio di investire parte dei pochi risparmi nell'acquisto di animali da allevamento. Due galline dovrebbero inizialmente bastare. Fanno uova praticamente quotidianamente nutrendosi di quello che trovano a terra e sei a posto fino a metà giornata. Un altro animale utile potrebbe essere uno fra questi: Asino, capra tibetana, pecora.
Tutti e tre fanno latte ma devono essere prima fecondati, dopodiché dovrai continuare a mungerli. L'asino è il più funzionale dei tre essendo da soma, in uno stato di semi nomadismo è l'ideale per trasportare te, le galline e il materiale da un posto all'altro. Tuttavia richiede grossi sforzi per la manutenzione, mangia molto (e non solo erba, se ti serve un animale in forze...) e soprattutto il suoi ragli, sebbene possano servirti per metterti all'erta di eventuali pericoli soprattutto notturni, sono udibili a qualche centinaio di metri di distanza e rischiano di attirare spiacevoli proprietari terrieri e autorità.
La capra tibetana ha una voce molto più più bassa, ha una taglia piccola e produce latte. Inoltre mangia di tutto e tenerla in salute non ti sarà difficile. Di contro è molto testarda e per ogni altra cosa è inutile.
La pecora dà latte e lana, mangia brucando per conto suo, bela poco ma può attirare predatori pericolosi anche per l'uomo.
Coltiva qualche seme. Cicoria, lattuga, pomodori, zucchine. Le ultime hanno bisogno di molta acqua, la prima la puoi trovare anche in giro, cresciuta selvaticamente, alcune qualità sono perenni e non dovrai ripiantarle ogni anno. Spargile senza un criterio preciso e nessuno sospetterà che siano state piantate da un uomo.
L'inverno in campagna è rigido e ostile per un contadino con una casa, figurati per uno come te. Per me devi svernare in città. Dovrai abbandonare gli animali più grandi o rivenderli se riesci. Trovare riparo in città è più difficile ma a parità di tempo atmosferico la barriera architettonica di palazzi e strade dona qualche grado in più. Non potrai vivere dei tuoi prodotti e delle tue coltivazioni, ma solo della carità degli altri. Ti consiglio città popolose ad alto contenuto di turisti. Trova una tua dimensione e una tua immagine per attirare l'attenzione e soprattutto le monete. Fai leva su qualche tua capacità per puntare più alla figura dell'artista di strada piuttosto che su quella del barbone disadattato.
Utilizza beni durevoli ed impara ad usarli. Ad esempio un rasoio a mano libera è sicuramente più difficile da usare rispetto ad un usa e getta ma molto più economico nel tempo. Comincia ora a levarti i vari vizi (fumo, alcol, puttane) prima di doverlo fare fra qualche mese di botto e avere a che fare con la doppia difficoltà della sopravvivenza e dell'astinenza.
Non perdere il tuo tempo con guide e programmi di sopravvivenza. Cercano solo di pubblicizzare una personalità motivata, ma senza teoria sono solo aneddoti inutili e contestualizzabili solo nelle condizioni che ha vissuto l'autore. Usa gli ultimi mesi che ti separano dalla tua nuova vita per imparare più cose possibili. Passa il tuo tempo in biblioteca e su internet e fai incetta di nozioni in queste materie:
Sartoria
Allevamenti
Orticultura
Animali e piante del territorio
Fai da te
Le priorità spicciole saranno trovare uno strumento per riscaldare, un rifugio, un modo per conservare e accumulare acqua e beni deperibili.
Ti consiglio il fornelletto a gas. Sì, è più costoso che usarne uno a carbone o rispetto a farsi un falò, ma funziona in qualsiasi condizione atmosferica e soprattutto non fa fumo.
Ultimo punto, cerca di rimanere in questa situazione nel minor tempo possibile. Non solo la sopravvivenza è difficile (anche se paradossalmente rischia di diventare più facile con la pratica) ma per più tempo ti allontani dal mondo civilizzato, più il reintegro è difficile. La salute mentale dev'essere sempre mantenuta, è una priorità. Passa anche solo una settimana senza parlare con nessuno o senza avere notizie di quello che succede attorno a te, ti accorgerai che ogni singolo minuto che perdi è una distanza enorme da colmare. Sarai sempre meno spendibile se non ti aggiorni e non trovi il modo di rivenderti anche per le cose più umili. Tieniti sempre ben curato (esempio la barba di cui sopra) non solo per una questione di ordine mentale, ma anche di igiene e soprattutto per avere la possibilità di cogliere ogni occasione dalla società. Un'intuizione o un'opportunità di reintegro potrebbero essere inaspettati, devi sempre essere pronto a coglierla.
Insomma vivi più sul boarder line, mai completamente gettato fuori dalle regole o non riuscirai mai più ad entrarci se non con enormi sforzi.