Era il tormento del suo quartiere Massimo, 13 anni, viveva la singolare condizione di single vedovo.
Amava ambrosia, non inteso come resina ma come parola. Scriveva la parola ambrosia sui muri delle case popolari, le torri le chiamavano, attorniate dalla cinta di mattoni neri della pianura griviana.
Un giorno con la sua bomboletta scrisse la lettera è su un uomo anziché su un muro. Ma fu un errore. Da quel giorno chiamano quell'uomo Uomo-mattone.