Sullo Stadio della Roma un intervento riassuntivo del Professor Sabatini - “L'iter del progetto Stadio della Roma è rivelatore del modo grillino di agire, non a causa dell'indagine per abuso di ufficio a carico di Raggi (il Gip ha respinto la richiesta di archiviazione) o dell'arresto del presidente dell'Assemblea capitolina De Vito.
Quando i 5 Stelle si insediarono in Campidoglio, l'iter si avviava a conclusione: al progetto approvato dal Comune mancava l’OK della Conferenza dei servizi, prima di diventare operativo.
Era un progetto all'avanguardia, che affermava un principio sconosciuto negli sviluppi immobiliari romani: se un investitore vuole realizzare opere private sul suolo cittadino, deve dare qualcosa in cambio alla città. I costruttori si erano impegnati a fornire opere pubbliche per centinaia di milioni di euro, a vantaggio dei cittadini, in cambio del permesso di riqualificare un'area di Roma oggi devastata e abbandonata.
A Tor di Valle, teatro di discariche abusive, prostituzione di strada e ruderi di vecchi mostri in rovina, sarebbe sorto un nuovo quartiere degli affari, che oltre allo Stadio avrebbe ospitato tre grattacieli disegnati da uno degli studi di architettura più prestigiosi del mondo.
Il progetto aveva offerto il pretesto per promuovere un nuovo corso nei rapporti tra amministrazione comunale e costruttori, e affermare il principio che gli investimenti immobiliari privati devono offrire opere pubbliche alla città.
Poi sono arrivati i grillini.
Con il pretesto che i grattacieli avrebbero rovinato lo skyline di quella zona devastata dall'incuria, hanno bloccato tutto.
Per due anni il progetto è rimasto impastato nella sabbie mobili dell'amministrazione. Finché i 5 Stelle hanno trovato un accordo coi costruttori, su basi diverse. Roma ha perso quasi tutte le opere pubbliche. E al posto dei grattacieli saranno costruite delle palazzine in stile Crotone: lo skyline di Tor di Valle è salvo.
Il Ponte di Traiano per collegare lo stadio con via della Magliana dovevano pagarlo i privati, ora lo pagherà lo Stato.
Il potenziamento della ferrovia Roma-Lido dovevano finanziarlo i privati, ora lo finanzierà la Regione Lazio.
Il prolungamento della metro B dovevano pagarlo i privati, è stato cancellato.
Lo svincolo della Roma-Fiumicino dovevano pagarlo i privati, è stato cancellato.
Col nuovo progetto si è riaffermata la speculazione "alla romana", in cui il privato costruisce ciò che vuole e il pubblico paga ciò che serve, a spese di tutti. Le opere pubbliche perdute saranno finanziate dalla fiscalità generale, cioè i contribuenti, noi, compresi i tifosi di Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, nonché dai cittadini a cui del calcio non frega nulla.
Che il nuovo accordo fosse svantaggioso per tutti tranne che per i costruttori e per la Roma è stato subito chiaro. Tuttavia, da quel momento l'amministrazione 5 Stelle si è adoperata per velocizzare l'iter del progetto, anche a costo di qualche strappo sospetto. Così sospetto che il presidente grillino dell'Assemblea capitolina è stato arrestato per corruzione e la sindaca è indagata per abuso d'ufficio.
Le indagini forse chiariranno perché i 5 stelle abbiano voluto trasformare un progetto all'avanguardia nella più volgare delle speculazioni edilizie.
Nel frattempo la vicenda offre l'ennesima dimostrazione di quanto ci costa la politica a 5 Stelle, basata sulla propaganda e sull'uso scellerato delle risorse pubbliche per guadagnare consenso a costo di rovinare la vita dei cittadini.”