Gli iscritti avevano votato per un’impostazione radicale, terzomondista, filo russa e anti atlantica. Il
nuovo “programma Esteri” è stato bonificato: tolte le contestazioni alla Nato e agli Stati Uniti, addolcite le critiche all’euro e all’Ue, smussati gli elogi alla Russia. Il capitolo su “Sovranità e indipendenza” si apriva così: “Il caos che regna in Libia dimostra che l’unilateralismo dell’intervento umanitario è fallito”. E ancora: “Ripudiamo ogni forma di colonialismo, neocolonialismo e ingerenza straniera”. Tutto sparito. Nella nuova versione si parla di “affrontare insieme in Europa” le sfide del domani “come stati sovrani liberi e indipendenti” nel mondo multipolare. Un’altra musica, più soft.