lo ha letto, Dante era teologo e la Divina Commedia trasuda delle sue conoscenze della bibbia e della filosofia scolastica, ma appunto l'interpretazione corrente era quella.
E non dico nulla di diverso, le religioni sono sempre interpretate di comodo, credere che il cirstianesimo sia "vergine" o abbia una purezza atavica in tal senso è ingenuo a dir poco.
Il problema è che tutti i dotti studiavano il latino e leggevano la vulgata e nessuno aveva da ridire, Dante non era certo indottrinato dai pulpiti.







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