Sotto il termine di omeopatia si nasconde una grandissima confusione. Tutto ciò che è di origine naturale viene chiamato omeopatico, dai prodotti erboristici ai fitoterapici alla medicina naturale. L'omeopatia è un tipo di terapia basata sul principio*"Similia Similibus Curantur", formulato da*Hahnemann, suo fondatore, nel XIX secolo. Si basa su tre principi fondamentali:
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1) Il principio di similitudine
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L’omeopatia si propone di*curare sintomi o malattie con dosi infinitesimali*delle sostanze che in dosi maggiori provocherebbero gli stessi disturbi o malattie nei soggetti sani.*Ad esempio, si usano gli estratti diluiti del veleno di ape per curare le punture di ape (identico) e tutte le punture d'insetto che provocano sintomi simili a quelli della puntura dell'ape (simillimum). Si userà coffea (il caffè ) per curare quegli stati di eccitazione simili a quelli che produce l'eccesso di caffè.
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2) La diluizione infinetesimali
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Nei rimedi omeopatici sostanze diverse vengono*diluite fino a quantità infinitesimali*esottoposte a scuotimento, per eliminare le proprietà tossicologiche, esaltandone invece quelle terapeutiche. Le diluizioni sono*spinte ad un punto tale da costituire il bersaglio principale delle critiche verso la terapia omeopatia;*La chimica insegna, infatti, che superata una certa diluizione (4 o 5 CH, diluizione centesimale)*, nella soluzione non abbiamo più la sostanza disciolta, ma soltanto il solvente o il mezzo di dispersione.Oltre un certo limite, si scioglie, in pratica, acqua in altra acqua.*La differenza sostanziale, è che da una soluzione diluita senza essere dinamizzata non si ottiene alcun rimedio omeopatico, ma si ottiene solo una diluizione terapeuticamente inefficace o scarsamente efficace. La dinamizzazione è quel processo che consiste nel far seguire ad ogni diluizione un numero definito di scuotimento o agitazioni del contenitore. Con la scuotimento l'energia della piccola parte attiva della soluzione (sostanze di origine naturale) viene trasmessa alla parte rimanente della soluzione (acqua). A parità di diluizione, maggiore è il numero di scuotimento e maggiore sarà la potenza della soluzione omeopatica.
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**in cui ogni soluzione ottenuta contiene1/100*della soluzione originante dalla precedente diluizione
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3) Le caratteristiche della persona
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Le cure omeopatiche e i rimedi da assumere, oltre che ai sintomi, sono*legati anche alle caratteristiche della persona, in quanto ognuno di noi è differente dall’altro nell’aspetto, nel carattere, nel comportamento, ecc.; questo comporta uno specifico e caratteristico*dinamismo morboso, diverso da persona a persona. Di conseguenza i rimedi omeopatici, a fronte di una stessa malattia, possono essere diversi da individuo ad individuo.