Un paziente ha assunto omeprazolo per 6 anni, una nuova ricerca scopre che fa venire il cancro e lo sostituiscono con gaviscon
esiste un altro inibitore della pompa protonica con meno effetti collaterali?
Un paziente ha assunto omeprazolo per 6 anni, una nuova ricerca scopre che fa venire il cancro e lo sostituiscono con gaviscon
esiste un altro inibitore della pompa protonica con meno effetti collaterali?
è finito
Per le pompe se ne occupa mio ziu antunello
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Stavate parlando di me.....?
l'omeprazolo non fa venire il cancro
Bo prendi un inibitore istaminergico H2
qua è descritto un po' meglio: https://acpinternist.org/weekly/arch...17/11/07/2.htm
tieni presente che si tratta di uno studio osservazionale, e per questo non foriero di relazioni causa-effetto ma semplicemente di un'istantanea della situazione, come sottolineato dagli stessi autori:
The observational study drew no firm conclusions about cause and effect, and PPIs are generally considered safe, the researchers said. Still, “Physicians should therefore exercise caution when prescribing long-term PPIs to these patients even after successful eradication of H. pylori,” the researchers concluded.
come è spiegabile la situazione osservata, e cioè che due differenti terapie "antiacide" continuate dopo l'eradicazione dell'h. pylori si associno ad esiti differenti in termini di morbilità oncologica? la motivazione più plausibile che mi viene in mente è la selezione a monte del tipo di terapia da parte del gastroenterologo a seconda della gravità del singolo paziente, e cioè che gli inibitori di pompa (PPI) sono molto più efficaci nel ridurre la secrezione acida rispetto agli anti-H2, e quindi sono il farmaco di scelta nei pazienti con gastriti più importanti rispetto a quelli con gastriti più lievi.
com'è che questo fatto rileva nella situazione in oggetto?
rileva perché la patogenesi dell'adenocarcinoma gastrico coinvolge in prima battuta uno stato infiammatorio continuativo della mucosa gastrica, in primo luogo da parte dell'h. pylori (che in più contribuisce all'oncogenesi con propri fattori di virulenza, ma è un'altra storia), ma in generale lo stato infiammatorio è in sè preludio alla trasformazione neoplastica.
ad ulteriore conferma di ciò lo studio riporta che "a total of 153 people developed stomach cancer, none of whom tested positive for H plyori but all had long-standing problems with stomach inflammation, the study found.". Quindi i 153 casi di carcinoma gastrico si sono tutti verificati in pazienti con problemi continuativi di gastrite anche dopo la terapia eradicante, problemi così rilevanti da non essere sedabili neppure con PPI o anti-H2.
è altamente plausibile che gli individui più sintomatici fossero trattati dai gastroenterologi con PPI e non con anti-H2, e viceversa. questo fa sì che gli individui del campione più a rischio di sviluppare k gastrico siano a priori più probabilmente trattati con PPI, e quelli meno a rischio con anti-H2.
in tal modo uno studio osservazionale descrive sì una forte correlazione, ma non ci dice la direzione dell'eventuale nesso di causalità: è sì teoricamente possibile in base ai dati che i PPI inducano rischio neoplastico, ma è MOLTO più plausibile che siano gli individui con maggior rischio neoplastico ad assumere (inefficacemente) PPI.
inoltre c'è tutto il discorso della plausibilità biologica: l'insorgenza di k gastrici è stata osservata in individui con gastrite di lunga durata resistente alla terapia, e la gastrite di lunga durata è di per sè fattore di rischio oncologico, indipendentemente dalla terapia. per il proprio meccanismo d'azione (inibizione irreversibile della pompa H/K) non è plausibile che che i PPI abbiano un ruolo nella persistenza di uno stato infiammatorio (anzi è esattamente l'inverso), e quindi non è plausibile che abbiano un ruolo nella patogenesi dell'adenocarcinoma gastrico.
c'è anche una storia piuttosto buffa: il rischio oncologico per PPI è stato sì ipotizzato e addirittura osservato sulle cavie, ma per tutt'altri tipi di tumore. la lieve disregolazione ormonale locale potrebbe aumentare l'insorgenza di gastrinomi, che sono tutt'altra cosa rispetto agli adenocaricinomi gastrici, ed effettivamente tale aumentata insorgenza è stata osservata in cavie trattate con alte quantià di PPI per lunghi periodi. tuttavia nelle decine di milioni di consumatori di PPI non è stato osservato nessun aumento di gastrinomi, quindi il prodotto è sicurissimo da quel punto di vista.
poi i PPI hanno tutta una serie di altri effetti avversi non oncologici (osteoporosi, infezioni, etc.), ma questa è un'altra faccenda ed è motivo per cui le terapie andrebbero valutate bene e non alla cazzo (i.e. se necessario assunzioni per cicli e non continuativa vita natural durante)
tl;dr: se il tuo paziente ha bisogno del pantoprazolo, dagli il pantoprazolo, che il cancro allo stomaco non gli viene.
Adesso è chiaro, grazie
Sta di fatto che di colpo gli hanno sospeso il trattamento. Dopo aver letto il tuo post mi vengono solo due fattispecie papabili: direttiva del SSN o spinta sull'altro farmaco di rappresentanti. Ad ogni modo le parole del medico sono state proprio "hanno scoperto che assunto per lunghi periodi fa male"
vagisil
Sborrate in gola dovrebbero funzionare, ma devi ficcare il pene bene in gola perché la saliva ne altera il ph e lo inattiva.
Devi quindi mantenere il pene bello duro. Esistono alcuni trucchi per riuscire a farlo in una condizione diciamo spiacevole o quantomeno troppo formale, tipo evita di pensare a cose morte o al fatto che sia un tuo caro. Io riesco immaginando di ficcare il cazzo dentro una pesca cotta al microonde.
Oh se ti serve chiamami.
Mr Pink, Guerriero da tastiera !!! Profilo su steam.
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