Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari
protesi
Mi rendo disponibile ad essere insultato ai sensi dell'art. 1 del 29/3/2016 legge Salgari
1980
Magnum PI
Magnum
Higgins
delirio femminista... in progress...
2019
Magnum PI remake
Magnum
Higgins
che poi il nuovo magnum è messicano, ma vabbè...
se lasciati a se stessi i problemi tendono a risolversi da soli, se così non accade, allora è meglio lasciar perdere il tutto e passare ad altro.
- gli ignoranti ignorano -
Non credo abbiate colto il significato di quanto ho scritto. Il problema è più complesso di quello che sembra, ecco perché vi risulta difficile discuterne e preferite inveire ai poteri forti che imporrebbero certi usi e costumi nei media.
Non si impone forzatamente la presenza di taluni personaggi, ma si cerca di agevolarne l'inserimento nelle trame per creare un ambiente che è, nel mondo reale, inedito alla massa. E la finalità, come detto, è quella di rendere ragionevole nell'immaginario collettivo l'idea di un gruppo sociale composto altresì da omosessuali.
La differenza con l'obeso emarginato e bullizzato c'è eccome, considerato che l'obesità è la conseguenza di un comportamento volontario. Ovverosia l'alimentazione scorretta.
Salvo casi specifici, peraltro, un soggetto in sovrappeso può correggere il proprio stile di vita e raggiungere un peso forma. O almeno attenuare la propria condizione. Analoghe considerazioni possono essere svolte a proposito del nerd.
Il punto, è che l'omosessualità è una condizione per la quale l'individuo non è gradito dalla società, che lo relega ai margini in ragione del suo vizio. Ed il problema non può essere minimizzato legandolo alla forza della personalità del gay ovvero della sua resilienza alle ingiurie che riceve. Ma è soprattutto riferibile alla funzione che egli assolve ( o vorrebbe assolvere )all'interno della comunità.
Egli viene discriminato sul lavoro, dal momento della selezione (risatine dei selezionatori), all'esecuzione (trattamento retributivo iniquo), e sino alla cessazione del rapporto (eh, te ne vai. E pensare che ti avevo assunto anche se eri frocio").
Ma in ogni caso, non mi pare assolutamente condivisibile l'idea secondo cui un individuo, oggi nel 2019, dovrebbe essere in grado di affrontare una vita intera senza relazionarsi con gli altri. E, dunque, se non ci riesce è una sua colpa in quanto privo di una “forte personalità”.
Diviene allora chiara la ragione che sospinge gli omosessuali ad occultare ai terzi il proprio essere e che, al contempo, rende impossibile alla società di stanarli: l'alternativa all'inibizione della propria libertà sessuale, sono solo gogna ed emarginazione.
In sostanza, celano il proprio orientamento sessuale non perché temano soltanto il giudizio altrui in astratto considerato (ed in quel caso avrebbe sì senso parlare di forza della personalità), ma in ragione delle conseguenze pratiche che detto giudizio provoca. Ecco perché in apertura ho scritto “ambiente inedito alla massa”, perché i gay nascondono il proprio essere, dissimulano, fingono di essere come gli altri.
Ed è inutile rispondere con frasi generiche, che profumano di scuse non richieste o di atteggiamenti paternalistici, come ad esempio "eh, ma io ho il collega gay e non gli dico un cazzo", ripeto, su internet possiamo cantarcela e suonarcela come meglio ci pare .
Ma la realtà è ben diversa.
Per questo dico che sono ben valide le ragioni di DigitalP.. La presenza nei film, nelle serie TV e altro, è funzionale a rendere conciliante nella pubblica opinione, l'idea secondo cui l'omosessuale è parte della nostra stessa società.
Ed è per mezzo della sicurezza ambientale così creata, che gli omosessuali potranno apertamente dichiarare il proprio genere concreto. Esercitare in modo pieno ed assoluto le proprie libertà, tra cui rientra quella sessuale. Non subire pregiudizi nel corso della propria esistenza. Consentendo in tal modo ai consociati di porsi in primo luogo il problema ed in seconda analisi di adottare una soluzione finale dello stesso, attraverso la quale addivenire ad una conclusione fausta per l’intera collettività.
Insomma vorresti fare coming out ma te ne vergogni.
Sarebbe una discussione da fare in Backstage. Comunque fuori da questo forum ci sono molte più persone che la pensano come Balmung, per fortuna.
E io di personalità ne ho da vendere perché qui mi sono state dette delle cose da mettersi le mani nei capelli, altre al mio posto sarebbero scappate, io invece mi ci faccio quattro risate e vado avanti a testa alta. Anzi, vi devo ringraziare perché molti di voi mi rallegrano la giornata, j4s è molto più spassosa di dailyrando sulla vecchia GV.
E poi c'è tanta figa.
No Mike. No, no Mike. That was so not right! You need to reinstate the lap before, that's not right.Toto? It's called motor race. Okay? We went car racing...
Nota 1: Non ragionare in termini assoluti che spessissimo l'obesita non dipende da una condizione volontaria (senza considerare probemi tiroidei, ecc). E' lo stesso ragionamento che fai dei gay che sentendosi rifiutati dalla società si autoemarginano, gli obesi, si ingozzano
Nota 2: Che intendi? Il suo ruolo nella società in quanto cittadino (quindi ok il discorso) o in quanto gay? Se fosse veramente in quanto gay, sarebbe un ruolo INUTILE alla società. NON parlo per la persona e qualità intrinseche, ma in quanto gay. La società vive e si riproduce per la presenza di uomini e donne che si accoppiano e figliano. Spero di essermi spiegato
Nota 3: Se fosse discriminato al primo colloquio, ne convieni con me che sarebbe una "Checca Isterica", palesemente con un bersaglio legato addosso, no? Stiamo parlando del privato, se fosse assunto perchè ha le qualità per il ruolo da coprire...quale Imprenditore pirla lo assume per prenderlo in giro e ridurne la produttività?!?
Nota 4: Qua la faccio semplice, con un discorso terra terra. Ma il gay che ha timore a fare il coming-out, non potrebbe semplicemente cambiare conoscenze e individui con cui relazionarsi? Perchè rimanere all'interno e nella sfera di gente di cui crede venga deriso, se può benissimo relazionarsi con altri gay o persone non omofobe?
Nota 5: Vuoi imitare Fusaro?
Ultima modifica di Kinto; 20-06-19 alle 17:03
Blessed Mary of the crownad!
Eye, evil eye, parsley and fennel.
ai grillini è più facile metterglielo in culo che in testa (.cit Moloch)
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La libertà di una persona finisce quando inizia quella degli altri. E questo vale per chiunque. Dall'etero bianco al nero gay. Dal trans asiatico alla lesbica sudamericana.
Chi invade lo spazio altrui, è in torto.
Quando un team di sviluppo di videogiochi che ha sempre creato per anni se non decenni quello che voleva e a un certo punto arriva un gruppo di SJW ad accusare di sessismo/razzismo/omofobia/misoginia e quant'altro questo team, questa è una violazione della libertà altrui.
E quei SJW che in nome di un presunto ideale di inclusione/fratellanza/tolleranza pensano di mettersi a posto la coscienza infastidendo o addirittura rovinando la vita agli altri, vengono messi in risalto dai media e da certe correnti politiche.
E più li mettono in risalto, più questi fanno danni come già accaduto.
C'è gente che ha perso il lavoro, chi ha dovuto modificare sensibilmente i propri progetti, chi ha dovuto prostrarsi per scusarsi di cose che non ha neanche commesso, e chi si è sorbito o ha rinunciato da cliente a opere che in precedenza apprezzava.
E le imposizioni le si vedono ormai tutti i giorni. Guarda caso quei personaggi forzatamente impressi per "le minoranze" si rivelano spesso piatti e/o fuori contesto.
La differenza con l'obeso emarginato e bullizzato c'è eccome, considerato che l'obesità è la conseguenza di un comportamento volontario. Ovverosia l'alimentazione scorretta.
Salvo casi specifici, peraltro, un soggetto in sovrappeso può correggere il proprio stile di vita e raggiungere un peso forma. O almeno attenuare la propria condizione. Analoghe considerazioni possono essere svolte a proposito del nerd.
Quindi ci sono emarginati e bullizzati di serie A e altri di Serie B e altri ancora di Serie C.
Quindi non è che va insegnato il rispetto della libertà altrui, il vivi e lascia vivere, l'uguaglianza tra le persone...Ma che ci siano quelli di prima categoria e quelli di categoria inferiore.
Come se non esistessero bianchi etero che vengono discriminati sul lavoro, che subiscono mobbing, e che vengono trattati come stracci immersi nel fango.Il punto, è che l'omosessualità è una condizione per la quale l'individuo non è gradito dalla società, che lo relega ai margini in ragione del suo vizio. Ed il problema non può essere minimizzato legandolo alla forza della personalità del gay ovvero della sua resilienza alle ingiurie che riceve. Ma è soprattutto riferibile alla funzione che egli assolve ( o vorrebbe assolvere )all'interno della comunità.
Egli viene discriminato sul lavoro, dal momento della selezione (risatine dei selezionatori), all'esecuzione (trattamento retributivo iniquo), e sino alla cessazione del rapporto (eh, te ne vai. E pensare che ti avevo assunto anche se eri frocio").
Tutto si può dire tranne che questa sia una società che non acceti i gay.Ma in ogni caso, non mi pare assolutamente condivisibile l'idea secondo cui un individuo, oggi nel 2019, dovrebbe essere in grado di affrontare una vita intera senza relazionarsi con gli altri. E, dunque, se non ci riesce è una sua colpa in quanto privo di una “forte personalità”.
Diviene allora chiara la ragione che sospinge gli omosessuali ad occultare ai terzi il proprio essere e che, al contempo, rende impossibile alla società di stanarli: l'alternativa all'inibizione della propria libertà sessuale, sono solo gogna ed emarginazione.
In sostanza, celano il proprio orientamento sessuale non perché temano soltanto il giudizio altrui in astratto considerato (ed in quel caso avrebbe sì senso parlare di forza della personalità), ma in ragione delle conseguenze pratiche che detto giudizio provoca. Ecco perché in apertura ho scritto “ambiente inedito alla massa”, perché i gay nascondono il proprio essere, dissimulano, fingono di essere come gli altri.
Il problema personale di un gay (per altro neanche di tutti i gay, ma di una buona parte) di rivelare la sua tendenza o natura alla propria famiglia appartiene alle tante categorie e sottocategorie di segreti che altre persone etero hanno paura di dire a familiari e parenti.
Per ora di conciliante c'è poco o nulla.Ed è inutile rispondere con frasi generiche, che profumano di scuse non richieste o di atteggiamenti paternalistici, come ad esempio "eh, ma io ho il collega gay e non gli dico un cazzo", ripeto, su internet possiamo cantarcela e suonarcela come meglio ci pare .
Ma la realtà è ben diversa.
Per questo dico che sono ben valide le ragioni di DigitalP.. La presenza nei film, nelle serie TV e altro, è funzionale a rendere conciliante nella pubblica opinione, l'idea secondo cui l'omosessuale è parte della nostra stessa società.
Di personaggi gay senza che nessuno (a parte i veri omofobi) avesse da ridere se ne sono visti tanti negli anni '90 e anni '2000.
È in questo decennio che si stanno vedendo sempre più forzature che ottengono l'effetto contrario, col rischio potenziale di una nuova ghetizzazione e suddivisioni di classi sociali.
Maveramente vi siete messi a rispondere a una trollata del genere?
Argomentazioni davvero convincenti.
Manco in Backstage sapreste confrontarvi. Rimanete qui dentro a trastullarvi su quanto sono brutte e cattive le femministe, avete ragione voi.
Già, ti consiglio Jenny's Wedding, è un bellissimo film.
No Mike. No, no Mike. That was so not right! You need to reinstate the lap before, that's not right.Toto? It's called motor race. Okay? We went car racing...