Grazie a 192 altoparlanti che "sparano" ultrasuoni, un gruppo di scienziati è riuscito a realizzare uno strumento che agisce in maniera simile allo speciale strumento usato nella serie di fantascienza
Forse i ricercatori hanno imboccato la strada che conduce alla creazione del famoso "raggio traente" di*Star Trek, il fantascientifico (sino ad oggi almeno) strumento utlizzato per agganciare e trascinare oggetti nello spazio.
In realtà, quello messo a punto dai ricercatori, non è un vero e proprio raggio, ma si tratta di 192 altoparlanti accoppiati, che, tramite segnali elettrici, generano un vortice di ultrasuoni che permette di tenere sospesi a mezz'aria piccoli oggetti, di farli ruotare e di spostarli.
La ricerca va avanti già da molti anni e in realtà vi sono delle limitazioni soprattutto nella grandezza degli oggetti da far levitare. Fino ad ora i ricercatori erano riusciti a tenere in sospeso oggetti della grandezza di 1,6 millimetri, non riuscendo a superare la dimensione pari alla metà della lunghezza d'onda del suono utilizzato, mentre oggetti più grandi diventavano incontrollabili. Adesso, con la nuova tecnica messa a punto da Asier Marzo e colleghi dell'Università di Bristol,*pubblicata nei giorni scorsi su*Physical Review Letters,*è stato possibile superare tale limite.
Come*
abbiamo detto si tratta di 192 altoparlanti con cui è stato creato un vortice di ultrasuoni, che genera un "vento" rotatorio, dovuto alla pressione di radiazione. Alternando velocemente la direzione di rotazione si generano delle raffiche di vento della duranta di pochi millisecondi prima in un verso poi nell'altro.
L'oggetto - in questo caso, una sfera di polistirolo - viene sottoposto ai due vortici acustici e la pallina viene colpita alternativamente con un raggio e poi con l'altro. L'uso di un solo vortice costringe la pallina a ruotare, ma non ne permette un lungo controllo e prima o poi essa diventa instabile. Invertendo il movimento orbitale della pallina mentre esce da un vortice, la si sospinge indietro nel centro della trappola, riuscendo a catturarla e così via, in un balletto continuo, che consente, mediante l'adattamento della frequenza degli impulsi, di intrappolare e controllare anche oggetti più grandi, con un diametro fino a due volte la lunghezza d'onda dell'onda sonora, come una pallina di polistirolo delle dimensioni di qualche centimetro (vedi il filmato https://youtu.be/E0BxWvJ2Fz8).
Come si vede siamo ancora ben lontani dal raggio di*Star Trek*utilizzato come ascensore per l'astronave e i ricercatori in realtà più che le esplorazioni spaziali hanno in mente applicazioni mediche come lo spostamento di calcoli renali per permetterne un più preciso bombardamento o per aiutare la loro fuoriuscita. Un obiettivo decisamente più a portata di mano.