È Jainer Jesus Flores Vigo, 40 anni, il nome dell’autista che è stato*arrestato*dalle autorità peruviane per aver rovinato alcune delle antichissime linee di Nazca.
L’uomo era alla guida del suo camion quando ha ignorato i cartelli stradali che vietano l’accesso al sito, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1994.
Secondo quanto riportato dal Ministero della Cultura peruviano, l’autista ha proseguito il suo cammino nell’area vietata per circa 100 metri, rovinando in parte tre geoglifi. Il camionista cercava forse di evitare il pagamento di un pedaggio e così si è ritrovato bloccato nella zona patrimonio Unesco; adesso il prezzo da pagare sarà sicuramente più alto.
Con la sua azione l’uomo ha guidato sopra ai millenari geoglifi disegnati sul terreno dalla Civiltà Nazca e visibili solo dal cielo. Le linee tracciate sul terreno sono state disegnate tra il 300 a.C. ed il 500 d.C. Da allora sono visibili nel deserto di Nazca, un altopiano arido che si estende per circa ottanta chilometri tra le città di Nazca e di Palpa, nel Perù meridionale.
Le oltre 13.000 linee si estendono in un’area di circa 500 km2.
Vanno a formare più di 800 disegni diversi, che rappresentano i profili stilizzati di animali comuni in quell’area, tra cui la balena, il pappagallo, la lucertola, il colibrì, il condor e il ragno.
Il sito archeologico peruviano è di inestimabile valore poiché i disegni presenti sul terreno di Nazca, malgrado siano profondi solo pochi centimetri, si sono conservati fino ad oggi grazie al clima arido della zona.
Foto e riprese dal sito