Insegnare ai propri figli che lo zaino di marca non è il viatico per la felicità e non rende persone migliori. Insegnare loro che un quaderno anonimo può valere molto più di uno griffato, se dentro ci sono bei voti invece che pessimi.
In teoria sarebbe questo, fra molti altri, il compito dei genitori. Educare mi pare lo si chiamasse, tanto tempo fa. Dare dei valori morali, magari.
Ma é faticoso. Tanto.
Per cui con entusiasmo si delega la scuola a fare quel che non si è capaci di fare. Una scuola che a fatica e nemmeno sempre riesce a fare quello che sarebbe il suo vero lavoro, ovvero istruire.
E il problema viene risolto come sempre quando c'è di mezzo una istituzione: appiattimento e ingrigimento, tra gli applausi scroscianti di 130.000 like e migliaia di condivisioni. Il prossimo passo magari sarà obbligare quelli che vanno a prendere i figli con una bella macchina a comprarsi una punto scassata e vecchia come la mia?
Se ciò non fosse sufficiente, la misura é peraltro completamente inutile. Sorprendentemente, incredibilmente, straordinariamente, in modo del tutto imprevedibile, i bambini PARLANO FRA LORO (un "ohhhhhh" di sorpresa in sottofondo, grazie).
Lo vedo quotidianamente al circolo scacchi: parlano delle loro console, dei loro lego, delle loro bici e delle loro macchinine o droni telecomandati. Sono perfettamente consapevoli di avere possibilità diverse e soprattutto GUSTI diversi. E non se ne fanno im problema, LORO. I problemi semmai sono dei genitori. Nasce tutto da lì. É lì che risiede l'invidia, non certo nei ragazzi.
Questa é l'unica ma forte consolazione: nonostante gli oltre 100.000 fautori dell'appiattimento mediocre, la natura umana promuove la diversità.
Per cui questa roba fa schifo, ma è tutto sommato irrilevante.
Ah, nella scuola di mio figlio passano i diari uguali per tutti. Però non hanno i soldi per aggiustare una LIM rotta da Novembre. Mi pare la sintesi perfetta.