Il 18 ottobre del 2006 con una affollatissima assemblea nella palestra del dopolavoro ferroviario di via porro (sampierdarena) nasce il comitato spontaneo antigronda valpolcevera.“gli appartenenti al nostro comitato non sono né politici di professione né barricaderi per vocazione, ma persone normali che hanno sentito l’esigenza di unirsi per difendere le proprie case e le proprie radici cercando di proporre soluzioni alternative a un opera fortemente penalizzante, difendendo beni primari come la casa e la salute”; cosi si autodefiniscono in una lettera inviata qualche mese fa al secolo xix. Questo comitato è sorto spontaneamente dalle preoccupazionidei cittadini sulla sorte delle proprie abitazioni che dovranno essere demolite nell’ambito del progetto della gronda di ponente, che prevede la costruzione di un nuovo ponte sul polcevera ed il successivo abbattimento del Ponte Morandi. Per semplicità quello che molti chiamano di brooklin.
La gronda è una mega-opera che starà tutta sul territorio del comune di Genova e non è altro che un’altra autostrada a pedaggio, che andrà ad affiancarsi e non a sostituirsi a quella attuale, che rimarrà anch’essa a pedaggio. La costruzione di questa mostruosità richiederà anni durante i quali da Voltri a Sampierdarena migliaia di persone vedranno transitare sotto le loro finestre centinaia di camion pieni di terra, betoniere, mezzi di sollevamento, ecc., che si sommeranno al traffico cittadino e ai TIR che già ci sono e che diventeranno sempre di più.
Alla fine di questo calvario troveremo una città più inquinata, un ambiente più devastato e forse avremo la soddisfazione di vedere sul nuovo Ponte una coda di mezzi su quattro corsie anzichè su due!!! Nella zona della bassa valpolcevera (via fillak, via porro, campasso) e nelle vallate voltresi prevede la demolizione di molte abitazioni e il conseguente allontanamento di centinaia e centinaia di famiglie. Sono proprio loro i protagonisti e gli animatori di questi comitati riuniti in un coordinamento trasversale.
Certo molti posono pensare chesia l’ennesimo comitato in una città come Genova, che soprattutto nel suo ponente, ha la più alta concentrazione di comitati spontanei di tutta italia, ma qualcosa vorrà dire? La voglia di partecipazione della gente ormai ha fatto si che questo comitato diventasse un vero interlocutore per movimenti partiti e istituzioni. ciò avviene perchè il progetto gronda e strategico per l’idea di città che hanno lobbies economiche e politiche del capoluogo ligure. senza lo smarino della gronda come si potrebbe riempire il mare per ospitare milioni di container, senza questi come sarebbe giustificabile l’altra inutile opera: il terzo valico?