Stavo pensando a quelle parole che se scritte incorrettamente -ma con un solo errore, es. una lettera sostituita- sono coerenti col loro significato originale.
Esempio: "sbagliato", se lo scrivo come "scagliato", č sbagliato.
Notate che il viceversa non č vero nell'esempio testé prodotto: "scagliato", se lo scrivo come "sbagliato", non č scagliato -né nel senso di "lanciato, gettato", né nel senso (che potrebbe anche non esistere) di "fatto a scaglie".
Altro es. "desueto", scritto come "desunto", rimane un termine (un po', dai!) desueto. Ma non il viceversa.
Vi sono casi in cui non funziona in nessun verso, ahimé.
Vi saranno casi in cui funziona in entrambi i versi?Li sto ancora cercando!
La domanda fondamentale perņ a questo punto mi pare ovvia:
VI PIACCIONO LE TETTE GROSSE?!
A me sģ, tanto.![]()



) di "fatto a scaglie".
Li sto ancora cercando!
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