Palm ha finalmente lanciato il suo nuovo smartphone, un prodotto che - al netto della nostalgia - offre un formato completamente nuovo: quello del dispositivo "di accompagnamento" allo smartphone principale.
Lo storico marchio che si è reso protagonista nell'epoca della nascita degli smartphone, e che è tramontato dopo l'acquisizione da parte di HP nel 2011, torna sul mercato per mano di TCL. E lo fa con un prodotto quantomeno curioso: il nuovo smartphone, che non ha nome (viene chiamato "Palm", senza ulteriori specifiche), si presenta infatti come*un mini-smartphone Android che punta tutto sulle dimensioni estremamente ridotte e su un'interfaccia utente pesantemente modificata.
Il nuovo smartphone Palm arriva a quattro anni dall'acquisizione del marchio Palm da parte di TCL, che ha già acquisito la licenza anche per il marchio BlackBerry. Le dimensioni sono davvero ridotte e ricordano più quelle di un dispositivo del 2011 che quelle di uno attuale: lo*schermo da 3,3 pollici*è inserito su un corpo le cui*dimensioni sono di 96,6 x 50,6 mm*- all'incirca quelle di una carta di credito. Il telaio è realizzato in alluminio, con colorazioni argento e oro, mentre fronte e retro sembrano essere in vetro.
Palm non nasconde che*non intende creare uno smartphone completo in grado di sostituire lo smartphone principale, dallo schermo più grande e con dotazione tecnica migliore, ma intende piuttosto*creare un dispositivo "di accompagnamento"*al dispositivo principale. Così come nella prima generazione di smartwatch, però,*sembra esserci la volontà di creare un nuovo mercato senza però avere una buona idea su come costruirlo e su quali siano le esigenze cui si risponde*(o quali nuove esigenze si vogliono creare).*Il risultato è un prodotto confuso e confusionario, almeno per quel che è possibile dire partendo dalle informazioni diffuse dal produttore.