Originariamente Scritto da
Necronomicon
Dovete sapere che mio nonno era una persona molto dura. Aveva partecipato alla seconda guerra mondiale ed era poi stato catturato in Grecia. Non mi raccontò mai della guerra, ma so da mio padre che fu cecchino, ruolo che ben si addiceva a una persona col suo carattere di merda: un ruolo meno isolato rispetto ai suoi commilitoni sarebbe sicuramente risultato in un incidente di fuoco amico.
Tornato dalla guerra ebbe difficoltà ad acclimatarsi alla morale cortese del periodo di pace ed almeno fino a metà anni '90 attirò le proteste dei vicini grazie alla sua abitudine di pisciare nell'angolo del suo giardino, rivolto verso il marciapiede sulla strada, tra le rimostranze (e le invidie, probabilmente) dei passanti, solitamente madri che accompagnavano i loro innocenti virgulti nella vicina scuola elementare.
Con la vecchiaia queste sue caratteristiche di durezza si esacerbarono e con la parziale demenza senile, tra un "gho mi el bastón del comando" seguito da un tentativo di bastonata alla badante e le pressanti richiesti alle giovani badanti dell'est di fargli una sega, diventò sempre più difficile trovare signore che volessero rimanere a lavorare per noi, benché si proponesse un contratto perfettamente in regola e uno stipendio che, oggigiorno, la mia generazione farebbe pompini ai vecchi per avere.
Certo, la notte ogni tanto urlava "Bepiiiiii" nel sonno, probabilmente un commilitone, ma tutto sommato, a parte il caratteraccio, era solo da aiutare a vestirsi, lavarsi, fargli da mangiare e cambiare canale alla TV.
In seguito al maltrattamento di una giovane badante dell'est che speravo, ai tempi, mi facesse da nave scuola, dovemmo optare momentaneamente per una signora campana, bassa e tondetta, fumatrice incallita e con strane idee su come andassero gestiti i vecchi rincoglioniti.
Ci accorgemmo subito che parte del contenuto della spesa settimanale spariva e che gli armadi si svuotavan pian piano degli abiti femminili, ma trovare un'altra richiedeva troppo tempo, quindi chiudemmo un occhio e la lasciammo credere di essere una gran furba ad andare via con due borse di plastica dalla casa. Ancora oggi penso se la rida a rimembrar quanta roba ci ha rubato, convinta che noi non ci si sia mai accorti di niente. L'ingenuità del male.
Un giorno di una calda estate, aprii la porta che separava la mia casa da quella di mio nonno... Lui chino, pantaloni e mutande al calcagno, lei con dei guanti di plastica usa e getta.
Un'immagine impressa nella mia mente, quasi un fotogramma lynchiano.
Mi affrettai a domandare una spiegazione che potesse dare un senso a quella scena...
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