Moscerini che scopano
Cmq pagherei una lectio magistralis da Lambrenedetto
A tutti voi
Moscerini che scopano
Cmq pagherei una lectio magistralis da Lambrenedetto
A tutti voi
Ultima modifica di Cek; 15-12-18 alle 22:03
in mmurica sono spiccioli
Va beh, però quest'atteggiamento derogatorio alimenta la spocchia accademica che è odiosa tanto quanto la mancanza di visione dei rallatori... In realtà sporcarsi un po' le mani o fare un lavoro per soli fini di sussistenza può avere comunque un valore formativo (anche soltanto per capire come funziona il mondo 'reale' al di fuori della torre eburnea)
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
Questo spiega anche come i ricercatori siano inassumibili in qualsiasi azienda vera
solo perchè l'academia è satura
Eddai Milton, lasciami il piacere della trollata.
Per inciso, una volta conseguito il Phd mi misi a cercare un'uscita dal mondo accademico. Infine desistetti perché la ricerca resta ciò che amo di più fare, ma in caso di necessità, o qualora la carriera sia indirizzata lungo un binario morto, non sarei così ottuso da non abbandonarla per rallare di più, ma per la gioia di tutto il forum si direbbe
- - - Aggiornato - - -
Tieni questa pietra.
Ti sei perso il punto dell'affermazione, ossia che quella che scrive para è errato.
Niente reddito di cittadinanza a chi ha 5mila euro in banca
Spuntano i requisiti per il sussidio: niente seconda casa e auto nuova. Ma nemmeno qualche risparmio per sopravvivere
Chiara Sarra - Sab, 15/12/2018 - 11:17
Il reddito di cittadinanza? Solo a chi è davvero al verde. E per "al verde" si intende anche che oltre a non avere un lavoro non abbia nemmeno qualche piccolo risparmio, che magari centellina perché i pochi soldi che ha bastino per più tempo possibile.
Stando a quanto rivela il Corriere, infatti, il governo starebbe mettendo a punto i requisiti per chi può richiedere il sussidio voluto dai 5 Stelle. Requisiti che di fatto restringono la platea - nonostante Conte e Di Maio continuino a parlare di 5 milioni di beneficiari -. Perché si possa ottenere l'aiuto di Stato, infatti servirà innanzitutto un Isee familiare di circa 9mila euro al massimo. E i componenti della famiglia non dovranno essere proprietari di una seconda casa, ma nemmeno di un'auto immatricolata di recente (ma il M5S non voleva premiare chi inquina meno?). E non potranno - dicevamo - neppure avere qualche risparmio in banca (si parla di 5-6mila euro di limite).
Senza contare che il reddito di cittadinanza non sarà "cumulabile" con altri aiuti. Chi è proprietario della prima casa (e quindi già usufruisce di sconti sull'immobile), prenderà al massimo 480 o 500 euro al mese. E tutte le altre prestazioni assistenziali - statali o locali - saranno detratte dal sussidio.
Del resto per il provvedimento sono stati stanziati circa 7 miliardi, due in meno ripetto a quanto previsto inizialmente, da distribuire alle circa 5 milioni di persone in stato di "povertà assoluta". Il che significa che da aprile a dicembre (la misura è stata fatta slittare) ognuno di loro prenderà in media 370 euro al mese. Dal calcolo, infatti, bisogna sottrarre al budget iniziale anche il miliardo che dovrà andare ai centri per l'impiego per far sì che il sussidio diventi un modo di abbassare il tasso di disoccupazione. Perché i conti tornino - e Di Maio riesca a dare a un single nullatenente almeno 780 euro -, quindi, è necessario che la platea sia ridotta. O che quantomeno ci siano più vincoli per poter richiedere il sussidio.
La maggiorparte delle persone con un PhD lavorano nel privato perché COSTRETTE, dato che in università o non c'è posto o pagano poco e lo scoprono dopo. Che poi un PhD sia riciclabile nel privato questo certamente, se poi ha il culo di trovare una di quelle nicchie iper-specializzate dove ha fatto ricerca tanto meglio. Resta il fatto che il dottorato serve ad insegnarti come funziona il sistema universitario, e che 3 anni di esperienza in azienda valgono più di 3 anni di PhD. E finiscila di dire che non so niente, non so niente della tua branca di ricerca, dato che io conosco solo l'ambito ingegneristico (e umanistico indirettamente, dato che ho molti amici che hanno fatto scienza delle merendine tipo filosofia), ma di quello che parlo so benissimo
zerò ma tu in mmurica sei post-doc o tenure?
ora come ora il sistema è così drogato (almeno in eu) che per entrare in un tenure track devi pubblicare a cannone, e sinceramente fare articoletti del cazzo non è il mio stile, nè fare quelle "collaborazioni" dove per un articoletto di 6 pagine a conferenza si è in 10 (cosa magari più comunque in biologia). nè probabilmente al momento ne avrei la stoffa, visto che comunque devi essere un bel bomber e dedicartici notte e giorno, nulla da dire.
se non capiti nel momento giusto nel posto giusto sei praticamente fottuto. ti aspettano qualche anno di post-doc/assegno di ricerca, dopodichè ti ritrovi esattamente come quando avevi ottenuto il phd, ma over 30.
e infatti il mio supervisor vuole che rimanga come post-doc, ma anche lui riconosce che il bivio nemmeno c'è, una strada è proprio sbarrata.
È che invecchiando mi lascio triggerare facile
Tiger, almeno hai la fortuna di aver un supervisor coscienzioso. Diciamo che, sì, a livello generale il trend è quello... Viviamo in un momento storico in cui la nostra generazione è caratterizzata dall'essere tragicamente in sovrannumero (non mi stancherò di dirlo: leggete Teoria della classe disagiata) e questa condizione è particolarmente evidente in certi ambiti di lavoro.
Sinceramente, però, con la tua formazione non dovrebbe essere difficile trovare un'alternativa che ti piaccia tanto quanto la ricerca accademica e che paghi meglio e/o sia più sicura. Altrimenti, se scegli la ricerca, tanto olio di gomito e kudos per aver sfidato la sorte avversa
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
worst case torno con la coda tra le gambe pregando per un assegno, rassegnato al precariato
milton ma ora tu che fai, dove stai? oltre a bombarti milf porche turche e pocket-sized asians con la figa stretta
Zero piglia un sacco di soldi ma è fortemente LGBT e fa il ricercatore
2+2
Living the academic life, per fortuna in un paese dove 'le cose funzionano' (cit.) e i redditi medi sono parecchio elevati. Alla fine sono rimasto perché non ho trovato alternative per me soddisfacenti (ma ci ho provato) e perché, ma questa è la prima ragione in verità, mi piace quello che faccio, nonostante le difficoltà oggettive. Futuro assai incerto: punto a risparmiare abbastanza per comprarmi un dì un casolare isolato e autosufficiente
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)