Oggi inizia il mio viaggio. Con troppo anticipo sono in aeroporto: non solo non c'è il gate d'imbarco, non c'è nemmeno il numero del check in. E non ci sarà per altre due ore. Bloccato fuori con entrambe le valigie, il caffè latte del mattino comincia a fare il suo effetto. Al piano terra, circa 200 militari stanno cercando di imbarcarsi per Lamezia Terme, probabilmente spediti a gestire l'emergenza Etna.
A fianco a me una signora sui quarant'anni, veneta, ha scordato di comprare il biglietto per il gatto. 60 euro per il gatto. Capisco che è stata violata da un vichingo nordico dai due figli, pallidi e biondi come solo chi ha sei mesi di luce l'anno può essere. Uno dei due ha visibili atteggiamenti omosessuali, un'altra futura storia di successo del movimento LGBT svedese.
Pensare che arriverò a Tbilisi solo alle 5 di domani (2:00 ora italiana) mi innervosisce.
Se non me la darà dopo 24 ore di viaggio, le palle esploderanno di rabbia e sperma.
Ultima modifica di Necronomicon; 11-01-19 alle 09:08