Quando si parla di analfabetismo a livello numerico.
Esimio avvocato. Prende un foglio con grafico di transazioni tra società A e società B in un anno. In sostanza su asse ascisse i mesi o settimane, su ordinate il numero di transazioni, e una semplice spline a collegare i puntini. L'esimio avvocato prende il foglio e sbotta: "Eh lo vedete, c'è qualcosa che non torna. Sono in numero eccessivo (le transazioni)". Poi prende un foglio relativo a quelle tra A e C: "Ecco questo è un andamento regolare" confrontando le due curve in cui effettivamente quella AC è "più bassa" (dicasi area sottesa della curva AC sostanzialmente minore di quella di AB). Peccato che, come poi qualcuno gli ha fatto gentilmente notare, la scala dei valori del grafico AB fosse minore di quello di AC proprio perchè in quest'ultimo c'era un picco e quindi la necessità di farlo rientrare nel grafico, e che, come tabelle sottostanti ai grafici riportassero, gli andamenti AB e AC fossero pressochè mediamente gli stessi.
E questo è successo con un esimio avvocato. Non l'ultimo degli analfabeti. Pensate al grado di comprensione di dati, grafici, statistiche e tabelle che può avere l'uomo medio quando queste vengono snocciolate da Tv e giornali