Un grande scrittore deve sapersi cimentare un po' in tutti i generi. E se ce n'è uno più arduo di tutti e sicuramente il biografico perchè è facile cadere tra il banalismo e l'agiografia.
Semmai ne dovessi realizzare uno sarebbe sicuramente questo, già pronto per un film
andrei a vederlo
Per il ruolo principale ovviamente Marco Giallini perchè in Italia ormai non si fa più un film senza Marco Giallini.
Per il resto del cast:
Pierfrancesco Favino - Romano Prodi
Luca Argentero - Rutelli
Leo Gullotta - Fausto Bertinotti
Sergio Castellitto - D'Alema
Toni Servillo - Berlusconi (magari per risparmiare sul budget usiamo spezzoni di Loro di Sorrentino)
Ambra Angiolini - Sandra Lonardo (la moglie)
Il cast è stellare.
Io ovviamente scriverei la sceneggiatura con relativo libro e dirigerei la produzione. Per la regia un chiaro no a Sorrentino che sennò fa il classico film suo che non ci si capisce niente. E "Mastella" deve essere sì un film che fa riflettere ma anche facile da capire per la trama. Garrone sarebbe buono ma dopo Dogman difficilmente potrebbe mai girare un film su Mastella. Sarei quindi orientato verso Paolo Genovese, capace di fare commedie impegnate dove si ride ma si riflette pure
Ma dirigilo tu con i tuoi fantastici piani olandesi e quell estetica torbida ma un po' quadrata che ti contraddistingue, financo
i fantastici timoni olandesi di stefansen
ciao kolby
ciao frutty
Io sono più uno sceneggiatore. Cioè scrivo pensando alla scena, ho una scrittura che si adatta benissimo alla trasposizione cinematografica. Però per l'inquadratura vera e propria ancora non so se potrei effettivamente farla con efficienza. Il massimo che ho ripreso sono i filmini al matrimonio
Io direi che il miglior modo per saperlo è fare un corto (anche molto corto) e postarlo quaOriginariamente Scritto da Stefansen
Perché proprio Mastella?
Facile fare i filmoni su Andreotti, Berlusconi, Moro. Ma è in un politico come Mastella che trovi la realtà italiana fatta non solo di torbide trame, sparatorie, attentati, complotti, ma anche di semplici strette di mano, pranzi luculliani, piccoli favoretti quali concessioni edilizie per la villa al mare o per il tesserino da disabili al cugino così può parcheggiare dove gli pare in paese. Chi fa politica locale più che in un Lincoln di Spielberg o ne Il Divo di Sorrentino si riconoscerebbe sicuramente nel Mastella di Stefansen
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