Ah ecco.. mi pareva strano...
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e dire che l'ho anche scritto...
non si parla di forme lievi di depressione, e neppure di forme gravi ma curabili.
si parla di forme gravi e incurabili, nel senso che nessuna delle terapie note porta beneficio al malato. i casi non sono mica tutti uguali.
Per noi "normali" è effettivamente inconcepibile.
Tipo per me la combo "non dover lavorare" + "tanti remaster di rts classici in arrivo" mi sembra la panacea assoluta.
Per carita', sono dell'idea che ognuno della sua vita puo' farci quello che vuole.
Ma appunto perche' le forme non sono tutte uguali e quindi neanche le cure lo sono, trovo che una persona a 17 anni NON abbia avuto un range di esperienze tale da decretare "E stato fatto tutto e non c'e' piu' niente da fare".
La musica mi ha salvato. Mia moglie mi ha salvato. lo snorkeling mi ha salvato. Cit.
Ammetto di non avere le basi e una documentazione appropriata di vari livelli di depressione. Qualche post traumatico sotto gli occhi si. Un amico che e' stato in IRAQ e ha fatto 3 anni di depressione pesantissima. La mia ex che quando ci hanno rubato in casa gli zingheri non e' riuscita piu' a dormire per un anno, e alla fine abbiamo dovuto cambiare casa. (si sentiva violata, io ho superato la cosa dopo 2 mesi).
I genitori sono stati abbastanza bravi? Le hanno provate davvero tutte per aiutarla? Immagino di sì, ma ci sono anche tanti genitori di merda.. chi lo sa.
vabbè, non hai idea.
posso anche capire eh, comprensibilmente non tutti hanno esperienza clinica, ma che sia chiaro che si sta parlando di cose che non si conoscono.
la terapia di ultima linea per la depressione maggiore grave farmacoresistente è il fottuto elettroshock (sì, si esegue ancora), e anche quello quasi sempre fa come il cazzo alle vecchie.
quante delle tue conoscenze avevano sindromi depressive così gravi da averli costretti a friggersi il cervello con la corrente alternata?
immagino pochi.
chettidevo dire. Ne sai sicuramente piu' tu di me, su questo non discuto.
Pero' io leggo questo:
Noa aveva manifestato il suo disagio a più riprese, fin da giovanissima, scrivendo anche una autobiografia intitolata "Vincere o imparare" in cui descriveva i suoi sforzi per superare i suoi disturbi, insorti dopo una violenza sessuale subita da bambina. Con il libro, spiegava, voleva aiutare i giovani più vulnerabili a lottare per la vita, lamentando che in Olanda non ci siano strutture specializzate dove gli adolescenti possano ottenere supporto fisico o psicologico in casi simili. Successivamente, aveva espresso sui social il suo desiderio di farla finita, spiegando che non si è trattato "di una scelta impulsiva, ma a lungo meditata".
Resto nel mio dubbio.
17 sono troppo pochi.
Oh l'Olanda cit.
/thread
zio caro , io avevo una lieve depressione causata dal dosaggio sballato di farmaci ( per roba che non centra assolutamente niente con la depressione )
e nonostante pensassi sempre positivo, e stessi nelle migliori condizioni possibili ( no ansia, stress , etc)
non c'era assolutamente niente che potessi apprezzare,
vivevo in un grigiore esistenziale in cui niente poteva darmi piacere,
gli squilibri della dopamina e serotonina sono parecchio brutti, aggiungici un trauma psicologico e ciao.
Moloch, io capisco il tuo punto di vista, ma a me questa situazione sembra un fallimento della società.
Non voglio negare i problemi di una depressione più o meno grave, ma stiamo parlando di una ragazzina di 17 anni, DICIASSETTE, neanche maggiorenne, e che, da quanto riportato, avrebbe iniziato un percorso di cura dopo i 14 anni: stiamo parlando di neanche tre anni. Ci sono traumi più banali che in tre anni si iniziano forse a superare con una terapia, non penso possano considerarsi sufficienti in caso del genere.
Non dico che si sarebbe riuscita a curare definitivamente, ma di certo mi viene difficile pensare che si potesse considerare un caso chiuso.
come al solito il POST e' il migliore.
Almeno per avere notizie vere ed esaurienti.
https://www.ilpost.it/2019/06/05/la-...-noa-pothoven/
Lo scorso dicembre la ragazza aveva contattato autonomamente una clinica specializzata dell’Aja, per sapere se fosse idonea all’eutanasia o al suicidio assistito. Le avevano risposto di no, scrive Gelderlander, riportando le parole della ragazza: «Pensano che io sia troppo giovane per morire. Pensano che dovrei portare a termine il percorso di recupero dal trauma e aspettare che il mio cervello si sviluppi completamente. Non accadrà fino a quando non avrò 21 anni. Sono devastata, perché non posso più aspettare così tanto».
La madre aveva raccontato al giornale che Pothoven era stata ricoverata in tre diversi istituti, ma che in quello più adatto a lei c’erano delle lunghe liste di attesa;
ha detto la madre. «Non avevamo capito. Com’è possibile che voglia morire? (…) Solo da un anno e mezzo sappiamo quale segreto ha portato con sé nel corso degli anni».
Poteva andare meglio.
Puttanate italiche. Non c'e' nessuna eutanasia e tutta la polemica in Olanda e' per la mancanza di supporto medico specializzato per certe malattie psicologiche. La tizia si e' praticamente lasciata morire d'inedia. In Italia pare abbiano tradotto con il culo la notizia e dato via a un bufalone gigantesco
infatti le autorità olandesi hanno fatto questo stesso ragionamento, e lei ha quindi deciso di fare da sè
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che poi bisogna vedere quanto questa cosa sia vera: il fatto che lo sostenga un paziente depresso non è propriamente una prova definitiva :bua:
Scelta sua. Non vedo per quale motivo dovrei contestarla od approvarla.
Domanda, uno così può farsi mettere in coma farmacologico per 4 anni e aspettare che il cervello finisca di formarsi da solo? :uhm:
Il cervello è come un muscolo.
Se non viene usato regredisce e si fà la stessa fine dell' utente ♥♥♥♥♥♥♥
(Piss 'n Love censorship)