Per vincere l’Oscar come miglior film bisognerà rispettare dei requisiti di inclusione
A partire dal 2024 i film candidati all’Oscar per il miglior film dovranno rispettare certi requisiti di inclusione e diversificazione nella trama, nei personaggi o, in alternativa, nelle persone che hanno lavorato alla produzione e alla promozione del film stesso.
Il primo criterio, quello di cui si sta parlando di più, chiede che un film abbia almeno uno dei tre sotto-requisiti presentati, che riguardano gli attori principali, il cast e la trama.
I tre sotto-requisiti: che abbia tra i suoi protagonisti o personaggi principali almeno un attore appartenente a
«un gruppo etnico o razziale sottorappresentato» (asiatici, ispanici, latini, neri e afroamericani, indigeni, nativi americani, nativi dell’Alaska, mediorientali, nordafricani, nativi hawaiani o di altre isole del Pacifico o comunque appartenenti ad altre etnie sottorappresentate); In alternativa, che almeno il 30 per cento di chi recita in ruoli «secondari o minori» sia donna, o appartenga a uno dei gruppi razziali o etnici di cui sopra, o si definisca LGBTQ+, o abbia disabilità cognitive o fisiche o sia non udente o ipoudente. Serve però che il 30 per cento sia raggiunto almeno grazie a due diverse categorie: non basta, quindi, che ci sia il 30 per cento di donne; servono persone appartenenti ad almeno un’altra categoria. Una terza alternativa per questa prima categoria riguarda la trama e il suo essere in qualche modo incentrata su temi che riguardano donne, non bianchi, persone LGBTQ+ o persone con disabilità.
Ricapitolando, per rispettare il primo dei quattro criteri, un film deve soddisfare uno dei tre requisiti che riguardano protagonisti, cast o trama. Se non ne soddisfa nemmeno uno può comunque candidarsi se rispetta almeno due degli altri tre criteri previsti. E in effetti, gli altri tre sono molto più facili da rispettare.
Il secondo criterio chiede – con requisiti molto simili a quelli del primo – che in ruoli della troupe (dalla regia fino al montaggio, passando per truccatori, parrucchieri, scenografi e così via) ci sia un certo livello di inclusione in ruoli di leadership, o che persone appartenenti a categorie sottorappresentate siano presenti in un certo numero e con certe quote nella troupe, anche se non in ruoli di leadership.
Il terzo criterio riguarda, sempre per le stesse categorie di persone, l’accesso a possibilità di stage e di «apprendistato retribuito».
Il quarto criterio prevede regole simili a quelle dei precedenti, in questo caso all’interno delle aree che si occupano di «marketing, pubblicità e distribuzione» del film.