Presto!
Commissariate la regione Lazio!
Sui famosi "dietrofront" dell'OMS
https://www.open.online/2020/06/09/c...da-marzo-2020/
io non capisco e non riesco ad accettare che i focolai siano all'interno di strutture sanitarie
e niente mi leva dal cervello, che il casino lombardo è dovuto in maggiore misura all'inettitudine di chi lavora in ospedali
sarebbero tutti da denunciare e mandare via a pedate nel culo, loro che dovrebbero essere più di tutti a conoscenza delle misure di prevenzione e soprattutto i più scrupolosi ad attuarle
"eh, ma la sanità italiana è il top..."![]()
l'ironia sull'eccellenza della sanità postiamola sotto alle notizie di trapianti complicati, terapie innovative e simili
è sprecata solo in questo topic
Mi è capitato di frequentare un ambiente che dovrebbe essere molto "critico".
Non un reparto infettivo, ma diciamo che se ti muovi in un reparto post operatorio di cardiologia ti trovi parecchi pazienti con situazioni potenzialmente a rischio.
Ora ovviamente tutti con mascherine e massima sicurezza, ma a suo tempo io di mascherine non ne ho viste, neanche nel giro visite ai pazienti. Guanti quanti ne vuoi, mascherine no.
E se passi una influenza ad un 80enne a cui hanno aperto il cuore 7 giorni prima, ho idea che potrebbe non passarsela proprio benissimo.
Poi non è il mio lavoro e non passo in ospedale una settimana si ed una no, e magari tutto il personale medico era vaccinato contro l'influenza, ma se questo è il modus operandi standard diciamo che non mi stupisce che a Febbraio/Marzo la cosa sia esplosa negli ospedali, ecco.
Più grave, in un certo senso, che accada ora però.
viva gli sposiLa sposa è positiva al coronavirus: tutti gli invitati al matrimonio finiscono in isolamento
È quanto successo a una coppia di sposi e ai loro trentuno invitati, ora tutti in isolamento fiduciario dopo che si è scoperto che la sposa è positiva al coronavirus. Il matrimonio è stato celebrato con rito civile nel comune di Vergato, in provincia di Bologna
Quello che doveva essere il giorno più bello della loro vita si è trasformato in un incubo. È quanto successo a una coppia di sposi e ai loro trentuno invitati, ora tutti in isolamento fiduciario dopo che si è scoperto che la sposa è positiva al coronavirus. Il matrimonio è stato celebrato con rito civile nel comune di Vergato, in provincia di Bologna, come riferisce Repubblica, dal vicesindaco del paese dell’Appennino, Stefano Pozzi: “Durante la cerimonia eravamo tutti a debita distanza, non più di una decina di persone. C’eravamo io, un altro dipendente, gli sposi, i testimoni e, seduti molto più indietro, i genitori”, ha raccontato spiegando che poi i festeggiamenti sono proseguiti altrove.
Nessuno ha dato troppo peso al fatto che la sposa fa l’operatrice sanitaria in una struttura della provincia, dal momento che era assolutamente asintomatica: peccato però che nei giorni successivi alle nozze si sia sottoposta al tampone per il Covid-19 nell’ambito di un’attività di screening ed è risultata positiva. Subito è scattato così l’allarme: il Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl ha contattato i colleghi del Veneto, dal momento che la donna è originaria di quella regione e venti invitati al matrimonio che arrivavano dal trevigiano sono stati messi in isolamento fiduciario. Altri 11 tra amici e parenti dello sposo sono invece in sorveglianza a Bologna.![]()
brindisi con amuchina
appunto perchè ci vanno i malati, dovrebbero prendere tutte le precauzioni del caso, soprattutto dopo tre mesi che sto cazzo di virus gira
che un medico o infermiere si infetti da un paziente e covid e lo trasmetta a 70 persone, non lo giustifico in nessun modo
Io ho una mezza idea che in alcuni reparti siano un po più scialli che in altri.
In un reparto covid ovviamente hai tutto l'armamentario (tute, calzari, 8 maschere, schermo e tutto da cambiare quando entri/esci), in un reparto normale magari hai sempre la mascherina + lo schermo ed i guanti.
Ma stop.
Magari hai una persona asintomatica ricoverata (sparo a caso) in ortopedia per due settimane, ed a quel punto nonostante le precauzioni standard il rischio di prendersi qualcosa ci può stare.
Parlavo giusto un paio di giorni fa con un medico che si occupa di riabilitazione cardiologica post intervento.... quindi parliamo di reparti ad altissimo rischio, considerata la tripla età media avanzata + difese bassissime + deficit polmonari post intervento.
Mi diceva che loro in clinica da ben prima che si attrezzassero gli ospedali hanno istituito un loro protocollo interno molto rigido che prevede, tra le altre cose, anamnesi quotidiana del personale e tamponi in ingresso a tutti i nuovi pazienti.
Oltre alla chiusura totale all'esterno (nè barellieri nè ovviamente ospiti possono entrare, e solo ora hanno riaperto gli ambulatori).
Ma appunto è un reparto estremamente a rischio: dubito che possano lavorare con questi standard in tutti i reparti di tutti gli ospedali d'italia.
Certo in linea di principio mi viene da dire che tutti i nuovi ricoverati dovrebbero essere tamponati all'ingresso, ma non conosco i numeri e non so quanto una cosa simile sia fattibile.
Magari il test pungidito rapido? Meglio di niente?
Certo sarà da capire se qualcuno ha fatto qualche minchiata o no.
Ultima modifica di Bobo; 11-06-20 alle 15:56
minchiata di sicuro, e non solo a roma
un infermiere che opera in più reparti, di cui uno è il covid, non può essere sciallato. Punto.
se lo fa, lo si licenzia e si fa lavorare uno dei 14 milioni in attesa di impiego che magari avrà più voglia e diligenza
tanto per: in provincia ad oggi, 557 positivi, 116 tra gli operatori sanitari, quindi medici (tra cui uno di malattie infettive...), infermieri e oss
e l'articolo è di almeno tre settimane fa
toh
http://www.livornotoday.it/cronaca/c...cia-fials.html
Da lunedì si gioca a pallone nelle regioni che lo riterranno compatibile con la situazione epidemiologica del territorio
https://www.tuttomercatoweb.com/seri...-milan-1393192
Ma in Emilia Romagna hanno addestrato i cani per beccare i positivi?
Ultima modifica di MaoMao; 11-06-20 alle 17:32