belle queste continue pubblicità fatte per fregare turisti alle altre regioni, creando una guerra che ricorda molto quelle di un tempo quando l'italia era divisa in piccoli feudi
belle queste continue pubblicità fatte per fregare turisti alle altre regioni, creando una guerra che ricorda molto quelle di un tempo quando l'italia era divisa in piccoli feudi
Mi arrendo, non son bono a spiegare, è acclarato.
Come un'influenza una bella fava se ogni 100-200 casi di influenza ci fossero 1-2 ricoveri in terapia intensiva sarebbe un massacro
Per tacere del fatto che anche nei casi non da ricovero ci sono conseguenze nel fisico che un'influenza non lascia affatto
Questo downplay continuo è estenuante come le peggiori scemenze sulle mascherine che non fanno passare ossigeno roba da negazione della realtà
E il distanziamento obbligatorio
. . .
Secondo Test Sierologico ritirato oggi (Chemiluminescenza CLIA).
Test effettuato venerdì
IgG: 1,63 (valore positivo se sopra 1,10) - sono gli anticorpi presenti se si ha avuto il virus
IgM: 0,07 (positività sopra 0,9) - indica se si abbia attualmente il Covid
Primo test:
IgG: 2,80 (qua indicava positivo se sopra 1.0)
IgM: 0,9 (qua indicava positivo se sopra 1.0)
In sintesi: ho avuto il Covid e gli anticorpi stanno calando, così come IgM quasi nullo (colleghi con IgG di circa 0,05 hanno un IgM di circa 0,04)
DA PRENDERE CON LE PINZE, SOLO MIO RAGIONAMENTO PERSONALE: NON saprei se il decadimento di IgM sia lineare. Se lo fosse avendo fatto il primo test il 6 Maggio e avendo all'epoca IgM 0,9 e dopo quasi 2 mesi a 0,07, mi verrebbe da dire che ho beccato il virus i primi di Aprile, in pieno Lockdoan e uscivo solo 1 volta a settimana a fare solo la spesa (mia moglie 1 volta a settimana in ufficio vuoto a prendere la posta cartacea in uffico per lavorarla in SW).
Spero il decadimento NON sia lineare che che abbia preso il Covid i primi di Febbraio, quando rimasi a casa 2 giorni per "influenza stagionale" (altrimenti sono stato ampiamente asintomatico, manco i miei starnuti mattutini congeniti)
P.S. I colleghi di scrivania NON hanno avuto il Covid-19, quindi non l'ho trasmesso io nei giorni post-inluenzali (o pre-influenzali)
Blessed Mary of the crownad!
Eye, evil eye, parsley and fennel.
ai grillini è più facile metterglielo in culo che in testa (.cit Moloch)
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https://www.corriere.it/cronache/20_...c9ec7c08.shtml«È una dichiarazione basata su avvenimenti scientifici. C’è un’evidenza crescente e palese anche in Italia che il virus abbia perso forza, come accade nella storia delle epidemie. Non è mutato eppure la sua carica infettiva è diminuita. Per colpire i polmoni, dunque per dare luogo a una malattia grave, ci vuole una carica virale molto alta. Valori che non vengono riscontrati negli asintomatici e nei cosiddetti sintomatici lievi, per intenderci le persone col semplice raffreddore».
Che volete dire in pratica sostenendo la teoria della minore infettività?
«Gli interventi di contenimento dell’epidemia vanno modulati. Le regole attuali non sono proporzionate al rischio reale. Risalgono a marzo, andrebbero aggiornate. Poniamoci una domanda. Vale la pena di mantenere restrizioni tanto dannose per l’economia se il rischio è diventato basso, direi molto basso?».
Risponda lei.
«La mia risposta è che è venuto il momento di riconsiderare le decisioni prese quando l’epidemia era nel pieno della potenza. Oggi ha poco senso indossare mascherina, guanti e tenerci distanziati in certe zone del Paese. Bisognerebbe procedere a quello che noi chiamiamo risk assessment, analisi del rischio».
Dimentica che in Lombardia la battaglia non è finita e che l’Italia è punteggiata di focolai locali?
«Non lo dimentico affatto. Dico soltanto che bisogna avere il senso della geografia. Non è più tempo di generalizzare le misure di contrasto all’epidemia. L’Italia non è Codogno. Attualmente mi trovo nel Cilento dove il virus si è sentito poco. Oggi i colleghi del comitato tecnico hanno gli strumenti epidemiologici per modulare gli interventi ed eliminare le misure inutili e dannose dove non servono».
Lo sa che le vostre uscite potrebbero disorientare i cittadini? Perché non ne parlate all’interno della comunità scientifica anziché portare in piazza le vostre discussioni?
«Noi esprimiamo le nostre opinioni in scienza e coscienza. Non significa incitare al liberi tutti. Però non facciamo populismo».
Oh, questo ha studiato anni per arrivare dov'è eh, che vi devo dire.
Come siamo passati dalla Ztl di Firenze alla gente che se ne fotte di migliaia di attività produttive che falliscono?
Il punto è che ci sono molti altri colleghi, che hanno studiato anni per arrivare dove sono, che la pensano diversamente.
Crisanti sono mesi che dice che nello studio di Vo, alla seconda tornata di tamponi (quindi dopo la zona rossa, il distanziamento e le mascherine di massa) avevano individuato quasi solo asintomatici.
A suo dire perchè quelle misure rendevano più difficile il contagio e, quando questo avveniva, i contagiati erano colpiti da minor carica virale e quindi sviluppavano sintomi meno gravi.
Ed eravamo a Marzo, quando ancora il virus era "cattivo" e c'erano i camion militari a Bergamo.
Il fatto che la situazione attualmente sia molto meno grave è oggettivo e sotto gli occhi di tutti, ma che la ragione di questo sia da individuare nel fatto che il virus si sia depotenziato da solo non trova attualmente prove indiscutibili.
Al momento stiamo parlando di opinioni e stop.
Se hanno ragione i dieci firmatari di quel powerpoint diffuso sui social, siamo a cavallo e possiamo tornare a vivere come prima o quasi.
Se hanno ragione i Crisanti e soci, allora la situazione attuale è dovuta al lockdown (che ha abbattuto la base di infetti), ai nostri comportamenti ed al massimo al caldo che sta dando una mano.... ma se molli a cazzo rischi poi di pentirtene.
Ranieri Guerra ha detto che la situazione attuale era sostanzialmente prevista, ma il rischio di un ritorno in autunno/inverno c'è.
Ed in generale sono in moltissimi adesso a considerarlo estremamente probabile (che non vuol dire che torneremo tutti chiusi e saremo travolti... ma la cosa al momento dipende più da noi che da lui)
Senza contare che ci sono zone del mondo in cui il contenimento è stato meno efficace e che stanno belle nella merda.
Anche nell'ipotesi che il virus italiano sia diventato più amichevole, se arriva qualcuno dall'estero e si porta il virus USA, quello indiano o quello brasiliano, si rischia di ricominciare da capo.
Poi intendiamoci: sono il primo a dire, nella mia ignoranza, che se la situazione attuale è abbastanza tranquilla (che sia per il caldo o altro), io tenderei a chiudere un occhio sulle restrizioni relative ad alcune tipi di attività che ne risentono di più, per permettergli di provare a tirare su più soldi che sia possibile ora.
Penso soprattutto a quelle turistiche e di divertimento generale (ristoranti, teatri, cinema ecc)
Attività che tra l'altro campano spesso proprio sul flusso di denaro estivo: se ora c'è margine di lavorare più tranquilli, è bene provare a farlo se no davvero vanno a gambe all'aria.
Con tutta l'attenzione ed il monitoraggio del caso, ovviamente.
Ultima modifica di Bobo; 01-07-20 alle 09:59
Se avessi seguito da dove siamo partiti sarebbe chiaro. Il concetto non era la ZTL per sè, era un esempio in risposta a gente che "è giusto che chi si è ritrovato l'azienda e non la sa gestire crepi" o roba del genere.
Concordo su tutto il resto che scrivi (ma anche i firmatari sottolineano come la diffusione del virus sia diversa a livello mondiale o anche solo regionale).
Ma vi rendere conto che in tutta Italia ci sono 16000 casi attivi che sono un terzo di quelli nuovi degli usa?
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Sicuramente c'è gente più o meno brava a gestire delle attività, e sicuramente c'è gente che ha avuto le palle per tirarla su da zero ed altri che se la sono trovata ma sono sostanzialmente incapaci.
E ci sono aziende che andavano a gonfie vele ed altre che già prima dovevano fare i salti mortali per pagare gli stipendi.
Una situazione così drammatica per forza di cose finirà per creare delle nuove opportunità (che quelli capaci sapranno sfruttare), ma anche uno tzunami che si porterà appresso quelle aziende che già zoppicavano o quelle di persone meno capaci.
Quello è inevitabile.
Sul fatto che sia "giusto" o che si debba festeggiare di questo, è un altro paio di maniche... son d'accordo con te.
aspettate il giorno che tolgono il blocco ai licenziamenti per lamentarvi dell'economia ^^
per i politici è sempre un'età dell'oro
Al settore più colpito, quello turistico, cambierà molto poco, anche togliendo tutte le regole sul coronavirus. Certe attività non le possiamo salvare nemmeno se autorizziamo gli italiani a scopare nudi per le strade, sono troppo dipendenti dall'afflusso di turisti stranieri.
I turisti obbediscono a lockdown e crisi di altri paesi, non al governo Conte II.
Per cui città che hanno fondato la loro esistenza lavorativa e commerciale sul turismo, Firenze e Venezia soprattutto, ma in parte anche Roma, non le salvi col il turismo interno.
Quando va via il blocco licenziamenti?
Esatto.
Tralasciando quelli che campano esclusivamente spennando i turisti asiatici, ci sono quella attività che hanno puntato molto sull'afflusso turistico e si trovano in una zona magari "scomoda" per i locali. Metti anche che i locali conoscendo la città riescono a trovare la stessa roba a meno.
Poi ti becchi attività che aggiungono un 5€ fisso per il covid. Questo ti fa pensare "ma prima pulivi mai?" Tipo un B&B dove sono stato nel weekend e per collazione brioches confezionate e succo in brick "perché per le nuove normative non posso più offrire prodotti freschi"
Incompetenti, tra l'altro eravamo anche gli unici ospiti.
Ora tutto sta a capire se scoppia prima ****** per i festeggiamenti della Coppa Italia o Benevento per la Serie A. La Campania comunque è spacciata.
NO, non se ne rendono conto. Gli stanno togliendo il giochino di far parte di una serie tv apocalittica, e questo li fa incazzare come delle bisce. Io mi immagino questa gente che alle 18 prende a calci il televisore perché non c'è più la protezione civile a dargli la dose quotidiana di disgrazie. "Dove cazzo sei, Borrelli!!1!1!!"
Venezia potrebbe stare senza una buona fetta di turisti stranieri anche per il 2021
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il rischio è diventato basso, direi molto basso
Dovrebbe spiegare perché il rischio è diventato basso o molto basso. Poi rischio di cosa? Di contagio? Di morire?
Ma no, è che c'è semplicemente il solito giochino di trasformare una posizione appena più prudenziale del "il virus è morto, riapriamo tutto come prima ed abbracciamoci" in "torniamo in lock e si fotta l'economia".
Se si esce da questo ragionamento binario, si scopre facilmente che nessuno ha le posizioni che descrivi.
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Lopalco:
NON FATE L'ONDA
Ma questa seconda ondata arriverà o no?
Si dice che non si possono contenere le onde del mare, ma le ondate pandemiche si, eccome. I piani di mitigazione servono a questo.
L'Italia è stata colpita a febbraio da un'ondata pandemica, più violenta al nord rispetto al centro sud. Perché si realizzasse questa ondata il virus ha circolato indisturbato per almeno due mesi e mezzo, confondendosi con il normale aumento di polmoniti virali e di sindromi influenzali che si registra in autunno-inverno.
Le infezioni respiratorie riprendono normalmente forza in autunno-inverno e, nel corso delle passate pandemie, ad una prima ondata ne è quasi sempre seguita una seconda di intensità più o meno uguale. Succederà lo stesso in Italia in autunno?
No, se la preveniamo. E' questo il concetto più difficile da far passare. Questo è il momento della prevenzione. Ovvero delle azioni finalizzate a che qualcosa NON avvenga.
La prevenzione non si fa in automatico, ha bisogno di strategia, pianificazione, personale e risorse strumentali. Il fatto che la circolazione virale si stia spegnendo non vuol dire che possiamo permetterci di far finta di niente. Oggi spegnere un focolaio è relativamente semplice. Le donne e gli uomini dei Dipartimenti di Prevenzione sanno bene come farlo. Ma se i focolai dovessero aumentare ed in una stessa area ne dovessero partire 10 o 20 contemporaneamente il sistema andrebbe in tilt.
E' il momento degli investimenti in prevenzione. E non mi sembra se ne stia parlando abbastanza.