TEST SEROLOGICI E INSEGNANTI
Molti stanno giustamente scrivendo che il test serologico non serve a rivelare se qualcuno è infetto, ma soltanto se qualcuno è stato esposto all'infezione, attraverso la rilevazione degli anticorpi.
Ora cercherò di farvi capire in quali condizioni il test serologico è utile pure ad identificare i soggetti infetti, in modo da capire perchè per esempio gli insegnanti non dovrebbero sottrarvisi.
Vale per quegli insegnanti che rifiutano il test, ma pure per quei loro critici che magari non si sono presentati a suo tempo per l'indagine ISTAT.
Consideriamo una certa popolazione, per esempio quella degli insegnanti, e supponiamo di voler cercare tra questi i soggetti infetti.
Una prima strategia potrebbe essere quella di sottoporre tutti a tampone. Sarebbe certamente la strategia migliore dal punto di vista epidemiologico, ma ha un evidente svantaggio: non è praticabile su un numero alto di individui, perchè non disponiamo delle capacità di esecuzione in tempi brevi di svariate centinaia di migliaia di test che richiedono personale formato e specializzato fin dal prelievo del campione.
Dunque dovrei testare a caso una frazione della popolazione; supponiamo che io abbia la capacità di fare rapidamente tamponi al 10% di una certa popolazione, costituita da 20 insegnanti, di cui due infetti.
Ora, se faccio tamponi a caso al 10% di questa popolazione, troverò con alta probabilità due soggetti senza virus, e non troverò nessuno dei soggetti infetti (parte alta del diagramma qui sotto, con i soggetti infetti in rosso e i negativi alla diagnosi in grigio).
Ora poniamo che, fra i soggetti infetti, il 50% abbia cominciato a sviluppare gli anticorpi, e sia dunque positivo ad un test serologico. Poniamo anche di avere molte meno difficoltà ad effettuare un serologico a tutti e venti gli insegnanti, perchè si tratta di un esame che ha maggior produttività e minor difficoltà esecutiva.
Se io faccio un serologico a tutti e 20 gli insegnanti, nell'esempio troverò almeno uno dei due infetti, positivo agli anticorpi (per la nostra ipotesi). Dirigendo quindi i tamponi non a caso, ma con preferenza su tutti i soggetti positivi al serologico, nell'esempio almeno metà dei miei tamponi andranno certamente a bersaglio, come mostra la parte bassa della figura (il soggetto positivo al serologico è indicato in verde).
Ecco perchè, in breve, in situazioni di risorse limitate o di popolazioni da campionare molto ampie, è utile avere un test preliminare, con il quale posso esaminare una parte molto più ampia della popolazione bersaglio e che quindi ci indirizza a trovare con maggiore sicurezza una frazione sostanziale dei possibili positivi.
PS: per i più precisi, per semplicità ho evitato di discutere degli errori sperimentali, ma se introducete anche quelli il discorso complessivo non cambia di molto, a meno di avere test troppo imprecisi.