Comunque c'è Arcuri che ha fatto una intervista su raiqualcosa.
Mi piace che specifica "no ma non stiamo inseguendo il virus, le TI non stanno per finire, dovete avere fiducia".
Alla frutta
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Alla frutta
ma non vi è chiaro il fatto che le zone di OGGI sono basate sui dai del 25 ottobre? domani dovrebbero uscire i dati aggiornati dall'ISS, sui quali il governo deciderà se cambiare i colori alle regioni![]()
Sul cambiamento delle zone:
Dove l'avete sentito che tra due ore o dopodomani cambieranno le zone?Quando il governo cambierà le zone gialle, arancioni e rosse previste dal nuovo Dpcm
Dal 6 novembre scattano le zone gialle, arancioni e rosse. Le Regioni arancioni saranno Puglia e Sicilia, quelle rosse Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Il livello di criticità di ogni Regione verrà controllato settimanalmente dall’Istituto superiore di sanità e dal Ministero della Salute, pronto ad intervenire con nuove ordinanze. Per uscire dalla zona rossa o arancione serviranno almeno due settimane in un livello di rischio più basso.
POLITICA ITALIANA 5 NOVEMBRE 2020 10:24 di Tommaso Coluzzi
Le nuove restrizioni anticovid entreranno in vigore domani, il 6 novembre. Il nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, divide l'Italia in tre zone: gialle, arancioni e rosse. Nella prima categoria ci sono: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province autonome di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto. Le zone arancioni, che invece hanno uno scenario di elevata gravità con un livello di rischio alto, sono, per ora, Puglia e Sicilia. Le Regioni della zona rossa, con uno scenario di massima gravità e un livello di rischio alto, sono Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta. "Non ci sono Regioni comprese in aree verdi, perché la pandemia corre ovunque e nessuno può sottrarsi a questi nuovi regimi di misure restrittive", ha spiegato Conte.
Quando le Regioni cambiano zona e colore
Con il Dpcm che entrerà il vigore domani, tutta Italia sarà sottoposta alle misure della zona gialla, con quelle più restrittive nelle zone arancioni e rosse. "Con future ordinanze del ministro della Salute – ha spiegato il presidente del Consiglio nella conferenza stampa di ieri sera – verranno forniti aggiornamenti sulla situazione di rischio in cui si trovano le varie Regioni". Se una di queste, però dovesse rientrare stabilmente, per non meno di 14 giorni, in un livello di rischio e uno scenario di gravità più bassi, potrà veder cambiare le proprie misure in quelle delle zone meno restrittive. "Ce lo auguriamo tutti", ha continuato Conte. Nel testo del nuovo Dpcm si legge che
Il ministro della Salute, con frequenza almeno settimanale, provvede con ordinanza all'aggiornamento del relativo elenco […]*Fermo restando che la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione. Le ordinanze sono valide, comunque, per un periodo minimo di 15 giorni.
Come si decretano le zone gialle, arancioni e rosse
Il presidente del Consiglio ha spiegato che le ordinanze non saranno decise in modo arbitrario dal governo o dal ministro della Salute Roberto Speranza, ma saranno frutto del monitoraggio periodico che viene fatto dal'Istituto superiore di sanità, dal Ministero della Salute e dai rappresentanti delle Regioni. Si tratta dei famosi ventuno parametri*che decidono il livello di rischio nelle diverse Regioni, sui quali c'è ancora poca chiarezza. I risultati poi, ha spiegato Giuseppe Conte, "vengono condivisi dai componenti del Comitato tecnico scientifico". Nell'ordinanza pubblicata ieri dal ministro della Salute c'è scritto che, dopo aver sentito i presidenti di Regione di Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta, si applicano le misure previste dal Dpcm del 3 novembre. Nell'ordinanza è specificato che le restrizioni entrano in vigore il 6 novembre e dureranno 15 giorni.
Ritenuto di dover individuare le Regioni che si collocano in uno "scenario di tipo 3" con un livello di rischio "alto" e quelle che si collocano in uno "scenario di tipo 4" con un livello di rischio "alto" del richiamato documento di prevenzione e risposta a COVID-19, alle quali si applicano rispettivamente le misure di contenimento previste dagli articoli 2 e 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 novembre 2020;
Sentiti i Presidenti delle Regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia e Valle D'Aousta;
Emana la seguente ordinanza:
Art. 1
Misure urgenti di contenimento del contagio nei territori di cui agli allegati 1 e 2
1.* Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, ferme restando le misure previste nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 novembre 2020, le misure di cui all'articolo 2 del richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 novembre 2020 sono applicati nei territori di cui all'allegato 1 e le misure di cui all'articolo 3 del medesimo decreto sono applicate nei territori di cui all'allegato 2.
Art. 2
Disposizioni finali
1. La presente ordinanza produce effetti dal 6 novembre 2020 e per un periodo di quindici giorni.
Allegato 1
a) Puglia
b) Sicilia
Allegato 2
a) Calabria
b) Lombardia
c) Piemonte
d) Valle d'Aosta
continua su: https://www.fanpage.it/politica/quan...al-nuovo-dpcm/
https://www.fanpage.it/
A me pare che a volte si faccia casino da soli e poi "eh, ma è colpa di questo o quello che non sono chiari"
Lopalco è una persona estremamente competente e tra l'altro, essendo epidemiologo, è più competente sulla materia di molti altri esperti che stanno in tv un giorno si e l'altro pure
Strano che abbiamo messo la Calabria in zona rossa![]()
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Aveva anche detto che da questo lunedì facevamo 300k mila tamponi al giorno e poi invece
- - - Aggiornato - - -
Il cambio dovrebbe avvenire settimana prossima ma stanno già decidendo in queste ore.
Probabilmente aspettano i report del venerdì
Ultima modifica di Damon; 06-11-20 alle 00:45
Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)
Ma cosa ne sai tu? Stai al governo?
Beh capirei la demenzialità del governo allora
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Sarà il solito forum di skynight, mica fonti serie
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Per la precisione ha detto questo:
Da lunedì prossimo il numero di tamponi effettuati in Italia aumenterà nettamente. «Faremo almeno altri 100mila test molecolari rapidi antigenici e puntiamo ad aumentare ad almeno 200mila la capacità quotidiana di tamponi , quindi sarà possibile uno screening di 300mila italiani.
Quindi 200k tamponi + 100k test rapidi per un totale di 300k persone testate, non 300k tamponi![]()
Ultima modifica di Bobo; 06-11-20 alle 00:55
x BoboNuovi dati, nuovi colori
Attesa per il monitoraggio settimanale. Tra le aree in bilico Campania, Umbria e Bolzano
“Se nella prossima cabina di regia ci fossero situazioni diverse, altre Regioni potrebbero diventare rosse”, ha detto oggi il direttore Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. La Cabina di regia tornerà a riunirsi venerdì mattina, nel pomeriggio pubblicherà il monitoraggio settimanale riferito alla settimana dal 26 ottobre al 1° novembre.
Il cambio delle Regioni dall’area di minor rischio - dalla gialla all’arancione e da questa alla rossa - a quella a più critica potrebbe avvenire già nei prossimi giorni. Nei fatti, anche se per ufficializzarlo servirà poi l’ordinanza ministeriale, sarà subito evidente. Col nuovo report aggiornato di Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute arriverà un’altra valutazione del rischio, dati più freschi e se il quadro della diffusione del virus è mutato - tra i tecnici, anche alla luce dei dati di oggi, molti prevedono un peggioramento - sarà inevitabile rivedere l‘assegnazione delle zone di rischio definita ieri e contestata da diversi governatori.
Ipotesi tutt’altro che campata per aria questa del cambio delle fasce nello stesso giorno in cui entra in vigore il Dpcm e con esso l’ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che le ha assegnate. Sollevando polemiche proteste alle quali, sia pure indirettamente, il Ministero ha risposto con la conferenza stampa di oggi pomeriggio, nella quale Rezza e il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, hanno illustrato gli indicatori che hanno portato all’ordinanza di ieri di Speranza, insistendo molto sulla collaborazione con le Regioni nella condivisione dei parametri e nella valutazione dei dati.
Ma quali sono le Regioni che potrebbero scalare di posizione per approdare in un’area di maggiore criticità? Tra le principali “indiziate” c’è la Campania, che dalla zona gialla in cui è stata collocata, potrebbe ritrovarsi in fascia arancione. Esito atteso, per quello che risulta ad HuffPost, dallo stesso Presidente Vincenzo De Luca, contrariato dalla scelta del Governo criticata da più parti.
“La Campania non è in una situazione “rose e fiori”, ci sono circa 4.000 casi testati positivi a fronte di un numero di tamponi più basso rispetto a quelli che fanno Lombardia e Lazio - ha spiegato Rezza - nella Regione, in alcuni territori si registrano più contagi che in altri, ma l’indice di trasmissione, l’Rt, tende ad abbassarsi. Ci sono tuttavia delle criticità sul ritardo di notifiche dei casi che dobbiamo affrontare e risolvere nei prossimi giorni”.
Altra Regione che potrebbe ritrovarsi in un’area di rischio diversa da quella che gli è stata assegnata appena ieri è l’Umbria e lo stesso destino potrebbe subire la Provincia autonoma di Bolzano. “Oggi segnano più di 700 positivi, numero piuttosto ampio ed elevato”, ha sospirato il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute.
Non si è fatto cenno a Veneto, Liguria e Toscana, collocate in area gialla perché i dati erano incompleti: probabile che alla luce di una rivalutazione del rischio possano ritrovarsi in una zona di maggiore criticità.
Insomma, sebbene - come è stato precisato più volte in conferenza stampa - “la decisione finale spetta alla politica” le valutazioni dei tecnici e i dati che interpretano lasciano presagire cambi di fascia e Regioni colorate diversamente anche al loro interno. “Il sistema non è così rigido, c’è la possibilità di fare zone rosse anche in una regione che non è rossa - ha spiegato Rezza - così come il ministro della salute in accordo col presidente della Regione può esentare una zona dal livello di allerta del resto del territorio”. Si può anche scendere verso aree meno critiche, ma solo dopo due settimane.
Potrebbe essere il caso della Calabria, collocata in zona rossa tra le proteste di tanti e il il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì che ha annunciato di voler impugnare l’ordinanza di Speranza. Decisione scaturita - hanno precisato Rezza e Brusaferro - da alcune valutazioni preoccupanti su resilienza del sistema, deficit di strutture, trend dei contagi e un Rt abbastanza elevato, che, “anche se ora non c’è un numero di casi particolarmente elevato ci porta a pensare che la situazione potrebbe diventare più critica nel prossimo futuro, con un’occupazione delle terapie intensive superiore al 50%”. Nel giro di due settimane, però, la situazione potrebbe rientrare. Tutto può cambiare, dunque, per dirla con Rezza “il processo è dinamico”. Si vedrà venerdì, col nuovo Dpcm - il quarto in meno di un mese - che porta con sé la divisione dell’Italia in tre fasce e il rischio che, con gli ulteriori cambiamenti all’orizzonte, aumentino il senso di precarietà e il disorientamento del Paese
Leggiti la parte in neretto
Ok sono giornalisti ma se poi scopriamo che è vero come la mettiamo con Lo Palco il tuo nuovo eroe?
- - - Aggiornato - - -
Non credo che sia successo lo stesso o sbaglio?
Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)
Damon, fosse vero è una roba demenziale. A sto punto aspetta lunedì e fai le zone "definitive".
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https://www.open.online/2020/11/05/d...mappa-regioni/
questa disparità tra regioni è un pò il problema che dicevo di non poter chiudere tutto per non perdere terreno col mercato europeoVincenzo De Luca [...] E si rischia ora un paradosso: che chi è in zona rossa o arancione fra un mese riapre tutte le attività, avendo frenato il contagio; e chi oggi chiude gli occhi, dovrà bloccare tutto nel periodo natalizio.[...]questa alternanza tra zone creerà disparità economiche rilevanti, soprattutto nella vendita al dettaglio
per questo i vari governatori sono arrabbiati, perchè chi chiude rimane indietro rispetto agli altri, per poi alternarsi nel caso la cosa si ribalti
a veder come si evolve il virus, c'è caso davvero che le zone rosse di oggi saranno quelle gialle di natale e viceversa, col risultato che i negozi delle zone rosse faranno i big money per natale, rispetto alle altre, come pure le località di vacanza natalizie
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Ma cazzi loro se chiuderanno a Natale.
DOVEVANO fare loro PRIMA LE COSE.
De Luca buffone doveva fare qualcosa NEI MESI PRIMA.
Non ha voluto? Bene. Chiuderà.
Non caghi il cazzo.
Deluca non deve rompere, piagne e lamentarsi.
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