Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus - Pagina 2574

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Discussione: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

  1. #51461
    Ottuagenario L'avatar di benvelor
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    se avessero avuto le palle per chiudere un mese fa, sarebbe stato possibile: stretta di un mese fino ad inizio dicembre, lasci "libero" per far girare l'economia al natale, la situazione ovviamente sarebbe stata in vacca, ma avresti salvato un po' la situazione...
    poi a gennaio, di nuovo chiusi, tanto il grosso delle spese sarebbe stato fatto
    invece cincischi e ora non ti bastano due mesi, per tornare come a maggio: il governo lascia decidere alle regioni, che lasciano decidere ai sindaci, che chiedono alle regioni di decidere, che chiedono al governo... e si riparte da capo
    L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare


  2. #51462
    Il contegno L'avatar di Biocane
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da benvelor Visualizza Messaggio


    la palestra chiusa ha iniziato a fare i corsi sul marciapiede
    chiamati i vigili, non vengono manco per il cazzo
    l'attivita' motoria all'aperto si puo' fare

  3. #51463
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da LucaX360 Visualizza Messaggio
    Avessimo visto immagini simili che ne so, a Milano in parco Sempione, ci saremmo cosparsi di merda per pagine e pagine raccontandoci dei soliti italiani menefreghisti bla bla bla.
    Questo è vero. Gli inglesi, come i loro cugini americani, sono delle bestie incivili che il senso civico non sanno neanche dove stia di casa. Hanno soltanto un dipartimento marketing migliore del nostro. Ripropongo un'intramontabile:



    Detto questo, anche il tizio che ha postato il video è un intelletto raro: "No unsocial distancing. No Rona stasi"

  4. #51464
    Il contegno L'avatar di Biocane
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    beh ma sul discorso incivilta', tutti quelli che non hanno il bidet sono popoli inferiori, cioè in pratica credo tutti gli altri, di sicuro tutti i popoli nordici, sporchi puzzoni

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da IlGrandeBaBomba Visualizza Messaggio


    :
    questa foto (la seconda intendo) è talmente figa che sembra un quadro e i soggetti messi in posa

  5. #51465
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Biocane Visualizza Messaggio
    beh ma sul discorso incivilta', tutti quelli che non hanno il bidet sono popoli inferiori
    Parole sante

  6. #51466
    Senior Member L'avatar di GenghisKhan
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da kyashan Visualizza Messaggio
    comunque, se la linea mondiale scelta è quella del fottersene, per me va bene
    credo che ne vedremo delle belle, ma va bene
    Si, di fatto
    Pero' con l'ipocrisia aggiunta che fanno finta di trovare il compromesso tra non rovinare l'economia e contenere l'epidemia (ese)

  7. #51467
    Un istante è eterno! L'avatar di Skynight
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    dal corriere


    La cabina di regia, prevista alle 15, è stata rinviata alle 16 e infine spostata alle tre di lunedì pomeriggio ed è slittata anche la riunione del Cts che avrebbe dovuto esprimere il parere sulla curva epidemiologica delle regioni a rischio, da inserire in fascia arancione o rossa. I governatori hanno chiesto più tempo per raccogliere e comunicare i dati e il ministero della Salute, per non esasperare le tensioni, ha concesso qualche ora. Anche per il timore che la notizia di nuovi lockdown, comunicata di domenica, avrebbe spinto tanti italiani a muoversi, in entrata o in uscita dai territori interessati dalle ordinanze.


    le aree a rischio, destinate al lockdown o comunque a misure più severe di quelle nazionali, sono Liguria, Abruzzo, Umbria e Campania, che da gialla può persino diventare rossa.
    Coronavirus, oggi la Campania può diventare zona rossa, Liguria Abruzzo e Umbria verso la zona arancione

    I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano
    . Capitan Harlock

  8. #51468
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus


  9. #51469
    Senior Member L'avatar di Bicio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    quelli truccheranno i dati e poi si lamenteranno che non li hanno messi in zona rossa quando è tutto in vacca

    dall'esperienza Calabra dovrebbero aver capiro che non si possono fidare delle regioni..e lo dicono anche le regioni che di loro non ci si può fidare e che devono fare regole uguali per tutta la penisola

  10. #51470
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    l'umbria non capisco come sia possibile che sia ancora gialla e non rossa, al silvestrini hanno allestito un ospedale da campo nel piazzale perché hanno esaurito lo spazio fisico in stanze e corridoi.

    ospedale da campo gestito da medici militari, i quali mediamente non sono in grado di impostare manco una terapia per la cistite e chiamano in consulenza i poveri internisti ospedalieri quando c'è da andare oltre il paracetamolo.
    così sti poveretti oltre ad essere massacrati in turni da 36 ore in reparto gli tocca pure scarpinare per arrivare in fondo al cortile

  11. #51471
    Senior Member L'avatar di GenghisKhan
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
    Altro grande successo

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    l'umbria non capisco come sia possibile che sia ancora gialla e non rossa, al silvestrini hanno allestito un ospedale da campo nel piazzale perché hanno esaurito lo spazio fisico in stanze e corridoi.

    ospedale da campo gestito da medici militari, i quali mediamente non sono in grado di impostare manco una terapia per la cistite e chiamano in consulenza i poveri internisti ospedalieri quando c'è da andare oltre il paracetamolo.
    così sti poveretti oltre ad essere massacrati in turni da 36 ore in reparto gli tocca pure scarpinare per arrivare in fondo al cortile
    Ah bene

  12. #51472
    Ottuagenario L'avatar di benvelor
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    italia, campione mondiale di scaricabarile
    L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare


  13. #51473

    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    l'umbria non capisco come sia possibile che sia ancora gialla e non rossa, al silvestrini hanno allestito un ospedale da campo nel piazzale perché hanno esaurito lo spazio fisico in stanze e corridoi.

    ospedale da campo gestito da medici militari, i quali mediamente non sono in grado di impostare manco una terapia per la cistite e chiamano in consulenza i poveri internisti ospedalieri quando c'è da andare oltre il paracetamolo.
    così sti poveretti oltre ad essere massacrati in turni da 36 ore in reparto gli tocca pure scarpinare per arrivare in fondo al cortile
    I medici militari sono tutti di Bergamo Alta come i loro commilitoni?

  14. #51474
    Senior Member L'avatar di Rage
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Le grandi città andrebbero chiuse dalle regioni perché il governo centrale (che opera con DPCM, a colpi di fiducia e ha prorogato lo stato d'emergenza proprio per snellire i processi) non sa mica quali sono le grandi città d'Italia. E queste grandi città non hanno, che so, dei sindaci che le governano

  15. #51475
    Senior Member L'avatar di squallwii
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Ci copiano il modello italia in tutta Europa!

  16. #51476
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Borgo di Dio Visualizza Messaggio
    Ti confondi con le panzane che porti tu, come fonti. Il mio era un video, sai quelle cose dove la gente parla e non c'è l'intermediazione di un altro che interpreta e poi scrive quello che vuole?



    Smentire cosa? Sei sempre a zero come dati prodotti su quell'argomento

  17. #51477
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da squallwii Visualizza Messaggio
    Ci copiano il modello italia in tutta Europa!
    In effetti è così

    Se ne stanno fottendo tutti

  18. #51478
    Cchiù pilu pe' tutti! L'avatar di gmork
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    succede quando tratti un virus come se fosse un problema politico.

  19. #51479
    Disagio&Disagi, Inc. L'avatar di Moloch
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    https://www.iltempo.it/politica/2020...esso-25167327/

    Bombole del gas più pericolose del Covid. Ragazzi, niente paura, scopate!
    il governo giallorosso ci sta mettendo tempo, ma piano piano raggiunge i fasti ilari del gialloverde

  20. #51480
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Ma chiaro che la responsabilità delle mancate chiusure parte dal basso per arrivare in cima: perchè tutti i livelli coinvolti potrebbero chiudere ed ancora non lo hanno fatto.

    Il punto è che se deve essere sempre il governo centrale ad intervenire (sulla base di dati, ricordiamolo sempre, che arrivano dagli enti periferici... e che quindi prima di ogni altro livello di governo si rendono conto della situazione dei loro territori), allora togliamo direttamente il controllo alle regioni per tutta la durata dell'emergenza e lo mettiamo in mano al ministero.

    Direttamente, senza possibilità che mettano bocca ed eliminando centri decisionali che hanno evidentemente mostrato tutta la loro inutilità e che creano esclusivamente contrasti e ritardi.

    Che me l'immagino la reazione di quelle stesse regioni che non hanno fatto un cazzo per settimane salvo piangere perchè "ci tolgono le nostre prerogative " alla vista del dpcm che ha introdotto le regioni "colorate", di fronte alla chiusura imposta dall'alto di Milano, Torino o Napoli.

    Con i vari Sala e soci che "ma no, aspettiamo altri 15 giorni che i poveri cittadini hanno già avuto molti disagi"


    Metto l'intervista completa:

    Ricciardi: «Serve il lockdown delle città, solo così fermeremo i contagi»

    Il consulente del ministro Speranza: «È l’ultimo tentativo prima di chiudere tutto il Paese I posti letto sono saturi, la mortalità per malattie oncologiche e cardiache è salita del 10%»

    PAOLO RUSSO
    09 NOVEMBRE 2020

    ROMA. Walter Ricciardi, super consulente del ministro Speranza e professore ordinario di Igiene alla Cattolica, difende il sistema di misure calibrate sulle fasce di rischio, ma per le grandi città dove l’epidemia è fuori controllo chiede il lockdown. Mentre lancia l’allarme ospedali: «I posti letto sono già saturi, il rinvio di ricoveri e interventi sta già facendo aumentare del 10% la mortalità per malattie oncologiche e cardiovascolari». Per questo, dice, «serve un patto tra istituzioni e cittadini per applicare con rigore le misure già adottate». Perché il collasso degli ospedali «si evita solo raffreddando la crescita della curva epidemica».

    Il monitoraggio sta per cambiare i colori alla cartina dell’Italia. Ma si possono affidare decisioni vitali per tante attività economiche a un algoritmo?

    «Non è un algoritmo, ma un sistema di 21 indicatori, scientificamente inappuntabile, in grado di segnalarci dove ci siano situazioni di difficoltà o di espansione epidemica fuori controllo. Ma il sistema per funzionare ha bisogno di essere alimentato tempestivamente da dati completi. Quello che si può fare in questa fase è raffinarlo e semplificarlo. Ma le decisioni si prendono in base a considerazioni epidemiologiche, non politiche».

    Ma ha senso con questo livello di diffusione del virus dividere il Paese in fasce?

    «Si, perché di fatto abbiamo zone oramai fuori controllo e altre nelle quali è ancora possibile controllare la curva dei contagi e fare contact tracing. Questo è l’ultimo tentativo prima di essere costretti a calare la carta del lockdown nazionale che nessuno vorrebbe dover giocare. E per non sprecare questa opportunità è bene che le Regioni collaborino».

    La situazione sembra esplosiva soprattutto nelle grandi metropoli. Servirebbe agire con maggior decisione li?

    «Non c’è dubbio. Servono dei veri lockdown cittadini e spetta ai governatori proclamarli. Vedo troppa gente ancora in giro per le strade. Nelle grandi città, penso soprattutto a Milano, Genova, Torino e Napoli serve agire con decisione e farlo presto».

    Le misure attuali non bastano?

    «La semplice raccomandazione a non muoversi di casa riduce del 3% l’incidenza dei contagi, il lockdown del 25%. Se a questo accoppiamo lo smart working, che vale un altro 13% e il 15% determinato dalla chiusura delle scuole si arriva a quel 60% che serve per raffreddare l’epidemia. Per questo dico che fermare un attimo tutto dove la situazione è già fuori controllo è l’unica soluzione possibile».

    Intanto negli ospedali la percentuale di letti occupati dai pazienti Covid ha superato la soglia di sicurezza…

    «È un disastro. In molte regioni si stanno rinviando ricoveri e interventi chirurgici. Quando si dice rinviamo gli interventi elettivi che richiedono il post operatorio in terapia intensiva, parliamo di sostituzioni di valvole cardiache o interventi oncologici demolitivi per arginare i tumori. Già oggi la mortalità per le malattie cardiovascolari e oncologiche è aumentata del 10%».

    Come se ne esce?

    «L’unica soluzione è raffreddare la curva epidemica. Per questo dico che tutti, istituzioni e cittadini, dobbiamo giocarci bene questa carta delle misure differenziate».

    Intanto i positivi sintomatici in isolamento domestico si sentono abbandonati. Cosa non sta funzionando?

    «Non è facile fronteggiare un’epidemia di questa portata, soprattutto dopo anni di tagli alla sanità. Ma ci sono anche le responsabilità di chi ha avuto a disposizione un miliardo e 400 milioni per assumere personale e mettere in sicurezza gli ospedali e invece non lo ha fatto. Però adesso serve anche un maggior coinvolgimento dei medici di famiglia, che devono seguire i loro assistiti per evitare l’intasamento di ospedali e pronto soccorso».

    Come?

    «Bisogna rivedere la governance della sanità territoriale. O i medici di base passano a un rapporto di dipendenza oppure restano nella libera professione ma all’interno di accordi con il servizio sanitario pubblico più stringenti, dal punto di vista delle funzioni, degli strumenti e degli orari di apertura degli studi».

    Le regioni non riescono a stare più dietro alla richiesta di tamponi. Come si risolve il problema?

    «I test hanno una funzione importantissima e vanno fatti. Potremmo farli fare anche agli Irccs, gli Istituti di cura a carattere scientifico, sia pubblici che privati. E per alleggerire la pressione sui laboratori non eseguire i tamponi ai contatti stretti, che però devono fare i 14 giorni di quarantena. Ma servono comportamenti responsabili da parte di tutti. In Francia molti non hanno rispettato l’isolamento domiciliare e il risultato è stato il lockdown nazionale».

    Lei sta seguendo la partita dei vaccini. Possiamo chiudere con una buona notizia?

    «In realtà siamo un po’ in ritardo perché non sono ancora arrivati i dati sulla sperimentazione allargata sull’uomo di fase 3 né del vaccino di AstraZeneca, previsti per ottobre, né quelli della Pfizer che dovevano arrivare questa settimana. Nella migliore delle ipotesi l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, potrà autorizzare l’immissione in commercio nei primi mesi del 2021. Che saranno ancora di dura battaglia. Poi tra vaccino, nuove cure ed effetto delle misure adottate in autunno dovremmo vedere la luce. Ma per uscire dal tunnel servirà buona parte del prossimo anno». —
    Manco la buona notizia finale

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