Cioè ok piangersi addosso perchè è nella natura umana, però al di là del dramma delle dosi che dobbiamo subire e non ci possiamo fare niente, toccherà organizzarsi un pochino no? a costo di fermare i nuovi vaccinati e star fermi settimane a far scorte per le seconde dosi a parole è facile, fai una botta di conti, vedi quante te ne mancano per i richiami e vedi chi ne ha di più del necessario per le seconde dosi, e le risposti alla bisogna basta organizzarsi, non è la fine del mondo, è solo questione di numeri e di logisticaPrenotazioni annullate e scorte finite: l’effetto domino dei ritardi di Pfizer colpisce sempre più Regioni e mette in crisi il piano vaccinale
Il Veneto non sa come andare avanti, la Lombardia è senza dosi per over 80 e malati cronici fino a marzo, l’Emilia Romagna ferma le prime iniezioni. Reggono solo Lazio, Piemonte e Toscana
https://www.open.online/2021/01/21/v...e-per-regioni/
però ovviamente finirà che alcune regioni rimarranno senza, gente che aspetterà settimane per il richiamo, altre che andranno avanti come se nulla fosse, e poi magari salterà fuori un giorno che se il richiamo era più distante di tot giorni, la copertura salta, e puf avremo persone vaccinate per nulla
diciamo peste e corna di come il nostro governo gestisce la cosa, al di là degli stati uniti che vabè con trump la mascherina era optional, ma mi meraviglio di francia e germania che fino ad ora si poteva portare un "foulard di stoffa" o comunque qualcosa accaso come mascherina e non almeno una chirurgica da noi è stata una delle prime cose decise, da loro forse lo decideranno ora che bè, forse ci vuole un qualcosa di serio per ipedire il contagio..forse.. e pensare che guardiamo a loro come fonte d'ispirazione..bahCoronavirus, la sterzata di Biden sulla pandemia: gli Usa non lasciano l’Oms, ora mascherine obbligatorie. In Francia verso l’obbligo per quelle chirurgiche ed Ffp2
https://www.open.online/2021/01/21/c...ie-21-gennaio/
Lo dicono scienziati e governanti, e se ce ne fosse bisogno lo conferma l'esplosione senza precedenti di contagi e di morti che ha colpito l'Inghilterra...
Cominciano a darlo per assai probabile anche molti esperti.
Non penso ci siano già studi veri e propri però
Vaccini, il documento tedesco: l’America First sulle forniture penalizza l’Ue. Berlino vuole avviare colloqui con l’amministrazione Biden
Un documento pubblicato dal ministero della Salute tedesco spiega come mai gli Usa siano stati in grado di assicurarsi forniture aggiuntive e l'Europa no: si parla di un ordine esecutivo firmato da Trump che esige dagli stabilimenti americani la priorità alle fiale per gli Stati Uniti. Per questo motivo, scrive Berlino, le sedi europee di Pfizer e Moderna sono costrette a rifornire non solo l'Ue ma tutto il resto del mondo
di Daniele Fiori | 21 GENNAIO 2021
Pfizer e Moderna sono due aziende americane e gli Stati Uniti esigono che gli stabilimenti di produzione dei vaccini anti-Covid che si trovano nel Paese diano la priorità alle forniture per gli Usa. Questo significa che gli stabilimenti europei delle due società, oltre che rifornire l’Europa, devono anche occuparsi delle forniture per il resto del mondo. È l’America First applicato ai vaccini, che però sta penalizzando l’Ue: questo spiega il ministero della Sanità tedesco in un documento pubblicato in risposta a un’interrogazione della Spd. La Germania, si legge ancora nel testo, è “desiderosa di avviare colloqui con la nuova amministrazione statunitense per raggiungere degli adattamenti“. In altre parole, il governo di Angela Merkel vuole provare a concordare con il nuovo presidente, Joe Biden, dei cambiamenti alla politica Usa sulla distribuzione delle dosi, in modo che contribuiscano alle forniture per tutto il mondo.
Il documento redatto dal ministero di Jens Spahn è lungo 30 pagine e risponde a una serie di questioni poste dai parlamentari socialdemocratici tedeschi riguardo alla campagna di vaccinazione in Germania. Alla domanda numero 3 si legge: “Come mai le dosi aggiuntive vengono consegnate più velocemente negli Stati Uniti che in Ue?”. La risposta del ministero della Sanità tedesco cita un ordine esecutivo del presidente Usa Donald Trump, secondo il quale le strutture produttive di vaccino presenti negli Stati Uniti sono “inizialmente tenute a rendere disponibili i vaccini per le forniture destinate agli Usa“. Effettivamente, in un comunicato stampa dello scorso 8 dicembre la Casa Bianca annunciava la firma di Trump su un ordine esecutivo “per garantire che il popolo americano sia in prima linea a beneficiare dei vaccini Covid-19″. Un accordo tra l’amministrazione Usa e il settore privato: sia Pfizer che Moderna, infatti, sono due aziende statunitensi.
Il ministero della Sanità tedesco evidenzia quali siano le conseguenze di questo provvedimento: “Significa che gli impianti di produzione europei di Pfizer-BioNTech e Moderna, tra gli altri, garantiscono l’approvvigionamento per il resto del mondo oltre che per l’Europa”. In pratica, mentre gli stabilimenti statunitensi si occupano solo degli Usa, quelli europei si devono occupare dell’Ue ma anche degli altri Paesi. Da qui la volontà da parte del governo tedesco di “avviare colloqui con la nuova amministrazione Usa” per ottenere delle modifiche a questa politica. Ad evidenziare l’importanza di questa spiegazione fornita da Berlino è stato per primo il quotidiano americano Politico, che però non specifica se ci sia un nesso tra questo ordine esecutivo firmato da Trump l’8 dicembre scorso e i ritardi di Pfizer nelle consegne dei vaccini ai Paesi Ue.
Inizialmente, l’azienda statunitense ha giustificato il taglio alla distribuzione con l’esigenza di migliorare le capacità di produzione in Europa. Poi però ha dichiarato al Financial Times che i suoi accordi con l’Ue si basano sulla consegna di dosi, non di fiale. Un chiaro riferimento a quanto successo l’8 gennaio scorso, quando l’Agenzia europea del farmaco ha autorizzato l’utilizzo di 6 dosi di vaccino per ogni flaconcino di Pfizer, invece delle 5 originariamente previste. In pratica, Pfizer “regalava” una dose per ogni fiala. In questo modo, l’Italia si è ritrovata con 562.770 dosi a settimana, al posto delle 470mila inizialmente previste. La buona notizia però è durata appena 7 giorni, perché poi l’azienda statunitense ha annunciato il “calo delle consegne”.
Il contratto con Pfizer-Biontech è stato firmato a livello europeo per tutti gli Stati membri dalla Commissione e i suoi contenuti sono secretati. E’ certo che inizialmente era previsto l’acquisto di 200 milioni di dosi da parte dell’Ue, ma già il 29 dicembre la presidente Ursula Von der Leyen aveva annunciato l’acquisto di altre 100 milioni di dosi aggiuntive. L’8 gennaio, poi, Bruxelles ha offerto agli Stati membri dell’Ue la possibilità di acquistare fino ad altre 300 milioni di dosi extra. Contestualmente, però, Pfizer non è riuscita ad aumentare la produzione di vaccini. L’unico “aumento” è stato un effetto dell’utilizzo della sesta dose: anche questo però è stato vanificato dagli improvvisi ritardi nelle consegne.
Dal canto suo, Pfizer ha fatto sapere che il parziale stop andrà avanti fino a fine mese, giusto il tempo di aumentare la produzione. Versione che l’Agenzia europea del farmaco martedì ha confermato, sostenendo che alla base dei disguidi c’è la difficoltà di Pfizer di “fare scorte di materie prime” a fronte della quantità di ordini ricevuti dagli Stati di tutto il mondo. Un concetto che coincide con quanto sottolineato dal ministero della Sanità tedesco nel documento, pubblicato lo stesso martedì 19 gennaio.
Per quanto riguarda l’Italia, il commissario Domenico Arcuri ha annunciato un taglio di 165mila dosi da parte di Pfizer per questa settimana e una ulteriore riduzione per la prossima. E il governo ha attivato l’Avvocatura dello Stato per possibili azioni legali contro l’azienda farmaceutica. Il problema dei ritardi riguarda però tutti gli Stati europei, tanto che proprio in Germania il Land più popoloso, il Nordreno-Westfalia, ha dovuto interrompere almeno fino al 31 gennaio la somministrazione delle prime dosi, in modo da assicurarsi un numero di fiale sufficienti per effettuare i richiami. Per i tedeschi la beffa è ulteriore, visto che Pfizer produce il vaccino insieme a BioNTech, che ha la sua sede a Magonza, in Germania. Il principale stabilimento europeo di Pfizer invece è a Puurs, in Belgio: da lì, però, partono le scorte per tutto il mondo. E quelle per l’Europa sono in ritardo.
Si però secondo me c'è un problema con la conferma che porti come esempio. Stiamo assistendo a esplosioni in diverse parti del mondo che fin'ora erano andate tutto sommato bene, io penso che non sia così facile fare l'equazione "in inghilterra esplosione di casi = la variante inglese è più contagiosa". Correlazione non per forza significa causalità, ci possono essere altri fattori che spiegano l'esplosione di casi.
Bobo, non vedo lo scandalo francamente. Magari potessimo farlo pure noi.
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Ultima modifica di MrVermont; 21-01-21 alle 10:23
bè a suo modo Trump ha ragionato pensando prima ai suoi concittadini stabilimento in america, produce solo per gli americani, se no ti manda l'esercito d'altra parte avrebbe fatto così ogni stato..
ora se ci va a parlare solo la germania finisce che le dosi le danno agli americani e ai tedeschi al massimo ci deve andare a parlare l'UE, non i singoli stati
infine la pfizer si è accorta che stava regalando dosi deprezzando così i flaconcini e perdendo sssoldi e ha dato una stretta..mi sarei aspettato che cambiassero i flaconcini per farci stare 5 dosi precise più che altro anche li, come darle torto..si è accorta di un errore e ci può stare che in una fortinura ecc ti diano più roba, ma poi giustamente è loro diritto rimodulare il tutto se si sono accorti di uno sbaglio
Da marzo a novembre chiunque parlasse di mutazioni del virus veniva insultato da tutta la comunità scientifica. Ora tutti i giorni non fanno che annunciare nuove mutazioni.
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Naturalmente non è che gli esperti concludano che la variante inglese sia più contagiosa soltanto perché ci sono molti più contagi rispetto a prima in Inghilterra. Mi limitavo a fare presente che c'è anche questo fatto che intuitivamente lo va a confermare. Sì, ci sono esplosioni in varie parti del mondo, ma l'Inghilterra non andava tutto sommato bene fino a prima: era già uno dei Paesi europei più colpiti, ma con questo ha superato sé stessa. Paradossalmente sono più spiegabili le esplosioni in posti come Germania o Giappone che, avendo avuto pochissimi contagi fino a poco tempo fa, hanno ancora una popolazione quasi completamente infettabile, mentre nel Regno Unito il numero di contagiati fino ad ora, già di diversi milioni, avrebbe dovuto rallentare almeno un po' la diffusione.
Va poi notato che anche in altri due dei Paesi che stanno vedendo improvvise esplosioni di contagi dopo un periodo di declino - Brasile e Sudafrica - sono state identificate nuove varianti.
Non so, visto che con queste il rischio di contagio è ancora più alto, e probabilmente tendono ad aggravare la malattia, si potrebbero prendere provvedimenti più seri nel caso si stessero diffondendo davvero.
Esempi a caso: la DAD cerchi di farla sempre e ovunque, sotto l'arancio non si scende... poi lo so che tanto alla fine le misure son sempre quelle.
Magari non ricordo bene, ma l'Inghilterra veniva da un fine estate/autunno disastroso con un boom di contagi impressionante.
Da li furono presi provvedimenti, non so quanto drastici, e la situazione sembrava stabilizzarsi.
A un certo punto i contagi son risaliti di nuovo alla grande e si è scoperto della variante inglese.
Mi sa che sei un po' poco aggiornato. Germania e Paesi Bassi sono in lock duro da dicembre, con scuole, bar, ristoranti e negozi non essenziali chiusi (bar e ristoranti lo erano già da fine ottobre), e lo rimarranno almeno fino a metà febbraio. Inoltre il governo olandese vuole introdurre un coprifuoco con autocertificazione obbligatoria dalle 20.30 alle 4.30.
In Francia bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri e musei sono chiusi da mesi (e bar e ristoranti potrebbero rimaner chiusi fino ad aprile, se non addirittura giugno), recentemente è stato introdotto anche un coprifuoco dalle 18 alle 6 con autocertificazione obbligatoria. Sono invece aperte scuole e negozi.
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L'andamento dei contagi nel Regno Unito è visibile qui. Fino a fine estate non erano messi male, erano più o meno come noi; c'è stata una progressiva crescita nel corso di settembre ed ottobre, affrontata con chiusure parziali, e da metà novembre a inizio dicembre i contagi sono andati calando. Dalla seconda decade di dicembre ha avuto inizio la rimonta e più o meno contemporaneamente si è scoperta la nuova variante.
https://www.who.int/news/item/20-01-...-users-2020-05
WHO guidance Diagnostic testing for SARS-CoV-2 states that careful interpretation of weak positive results is needed (1). The cycle threshold (Ct) needed to detect virus is inversely proportional to the patient’s viral load. Where test results do not correspond with the clinical presentation, a new specimen should be taken and retested using the same or different NAT technology.
WHO reminds IVD users that disease prevalence alters the predictive value of test results; as disease prevalence decreases, the risk of false positive increases (2). This means that the probability that a person who has a positive result (SARS-CoV-2 detected) is truly infected with SARS-CoV-2 decreases as prevalence decreases, irrespective of the claimed specificity.
Most PCR assays are indicated as an aid for diagnosis, therefore, health care providers must consider any result in combination with timing of sampling, specimen type, assay specifics, clinical observations, patient history, confirmed status of any contacts, and epidemiological information.
Fuori dal gergo tecnico, qual è il fine di questa "correzione" esattamente?
Che la positività al test va "pesata" con una valutazione da parte del medico della sintomatologia del paziente?
Non capisco come faccia ad essere pratico sia ripetere il test sia andare a visitare e valutare ogni paziente, anche considerando che esiste una finestra temporale tra prelevare tramite tampone il materiale da analizzare e l'analisi stessa (e comunicazione dell'esito).
Moloch
cioè momento fatemi capire, il TAR della Lombardia ha dato contro l'ordinanza della DAD fino a fine mese, stessa cosa il TAR dell'Emilia Romagna, mentre il TAR del Veneto gli ha dato ragione?Zaia ha aggiunto: «Sapete già che il Tar ha respinto la richiesta di sospendere la nostra ordinanza (quella che tiene chiusi gli istituti fino al 31 gennaio, ndr). Ringrazio i giudici amministrativi che hanno valutato fino in fondo la nostra memoria. Vuol dire che le motivazioni c’erano, le nostre ordinanze non sono fatte per partito preso. Tanti cittadini ci chiedono di restare in Dad. Poi è chiaro che la scuola deve essere in presenza, speriamo di venirne fuori velocemente».
cioè dai, non ci credo..ma perchè i giudici sono così..perchè la legge viene interpretata così a sentimento da ogni giudice? cioè boh, poi uno dice che bisogna aver fiducia nelle istituzioni..basta trovare il giudice giusto altrochè