Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus - Pagina 3208

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Discussione: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

  1. #64141
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Necronomicon Visualizza Messaggio
    Dici che sono meglio che approvarne 37?
    Ma anche 50

    Dici che per quei 5, che tra l'altro sono spalmati in due anni e mezzo e comporteranno dei rientri (quindi alla fine con tutta probabilità non saranno 5 ma saranno molti meno), hanno impedito ad uno stato che si è già indebitato per decine e decine di miliardi da dare come ristoro di darne altri 5?

    Dubito.

    E' il classico discorso del "ma non potevano prendere X da qui e metterli lì?" buttato più o meno a caso e/o sulla base dei propri interessi.

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Però gli specializzandi in medicina li precettiamo a titolo gratuito

    Chi non può lavorare non può fare la fame in silenzio per dimostrare il suo senso di comunità?



    Pare abbiano già iniziato, visto che da due settimane sono spariti dai media tutti i ristoratori e gli imprenditori che chiedevano ristori


    Covid, l’ipotesi dell’ivermectina come una potenziale terapia. Santin (Yale): “Può essere il game-changer”

    Antivirale, anti-aggregante e antinfiammatorio. I meccanismi del farmaco spiegati dal direttore dello Smilow Center di Yale University
    di Peter D'Angelo | 5 MARZO 2021

    “L’ivermectina può davvero essere il game-changer contro Covid 19, funziona, ormai la letteratura sta andando in un’unica direzione”. Alessandro Santin, direttore dello Smilow Center di Yale University, con 300 pubblicazioni “peer-reviewed” in carriera, è autore delle linee guida adottate in tutto il mondo occidentale su alcuni rari tipi di patologie tumorali, da due mesi sta prescrivendo ivermectina ai suoi pazienti. Fino a metà gennaio era impossibile prescrivere questo farmaco negli States, poi Fda (Food and drug administration), Nih (National Institutes of Health) e Cdc (Centers for Disease Control and Prevention), le tre principali istituzioni in materia sanitaria statunitensi, hanno cambiato la loro raccomandazione sul farmaco dopo aver ascoltato in Commissione Sicurezza Nazionale in Senato, Pierre Kory (medico specialista di unità terapia intensiva dell’Aurora Medical Center di St. Luke

    Le prove portate in Senato dal dottor Kory ha convinto la Nih ad annunciare un cambio repentino nella sua posizione su l’ivermectina da “contro” a essenzialmente “neutrale, in attesa di ulteriori dati di prova”, che poi è la stessa dichiarazione attuale che permette di utilizzare gli anticorpi monoclonali (somministrati in tutti gli Stati Uniti e recentemente anche in Italia). “I risultati con l’ivermectina sono estremamente significativi dal momento che sono positivi sia gli studi randomizzati dove è stata usata come profilassi in Argentina: sugli operatori sanitari nessuno dei 788 che assumevano 12 mg di ivermectina una volta alla settimana si è ammalato di Covid contro il 58% (237) dei 407 soggetti controllo, sia quelli che l’hanno utilizzata nei malati Covid con forme più o meno gravi di infezione prevenendo l’ospedalizzazione nei pazienti trattati a domicilio o l’ulteriore aggravamento se ricoverati in ospedale – e aggiunge il direttore – “devo ammettere che fino a due mesi fa non ci credevo tanto nemmeno io, ma la scienza si basa sull’evidenza e le pubblicazioni sull’ivermectina danno un messaggio chiaro di attività clinica, tant’è che la sto prescrivendo anche io come oncologo ai miei pazienti con Covid e noto risposte rapide, nel giro di 24-48 ore migliorano radicalmente tutti la loro ossigenazione”. È importante capire quali siano i principali meccanismi d’azione del farmaco: antivirale, anti-aggregante e antinfiammatorio.

    IL MECCANISMO ANTIVIRALE – “La teoria alla base del “meccanismo d’azione principale è che l’ivermectina si attacchi sulla proteina Spike1 (gli spuntoni) di Sars-Cov2 e in diversi punti strategici usati dal virus per legarsi ed entrare nelle nostre cellule, per questo a differenza degli anticorpi monoclonali può funzionare anche contro le varianti – inizia a spiegare il primario di Yale University -, così facendo impedisce al virus di agganciarsi all’ACE2 – la proteina transmembrana che riveste alcuni tipi di cellule ed è la principale delle nostre porte d’entrata del virus –, è come se hai una chiave e ci metti sopra un pezzo di stoffa, così non entra più nella toppa, e se il virus non riesce ad entrare nelle nostre cellule, resta in balia del sistema immunitario che se ne può sbarazzare molto più facilmente – e conclude – ivermectina è in grado di rompere rapidamente il legame tra il virus (la chiave-Spike) e i suoi recettori (la porta di ingresso ACE2, ma anche gli acidi sialici e il recettore CD147), e così i pazienti cominciano a respirare e ossigenarsi di nuovo in modo appropriato”.

    IL MECCANISMO ANTI-AGGREGANTE – La regione proteica del virus S1 – ovvero gli spuntoni del virus, per capirci – si aggancia ai nostri recettori ACE2 ma non solo, “ci sono anche altri recettori di aggancio importantissimi, quelli che si basano sull’acido sialico e sul recettore CD147 – continua Santin – il virus si aggancia ai globuli rossi e alle piastrine perché sono entrambi rivestiti di recettori di acido Sialico e CD147. Pensa al virus come fosse un “cappotto” e l’acido sialico come un “appendiabiti”: è così che il virus si “aggancia” e si fa portare in giro nel nostro corpo per potere poi sganciarsi negli endoteli (la parte interna dei nostri vasi sanguigni) e qui causare vasculite sistemica, che è il motivo per cui alla fine soccombiamo – prosegue lo scienziato -, quando il virus si replica dentro le cellule endoteliali dei vasi li infiamma e crea degli aggregati adesivi di globuli rossi e piastrine – delle masse dense, immagina una sacca di palloni che si incollano l’uno sull’altro creando delle strutture molto ingombranti, (dei piccoli coaguli) – è questo che inizialmente ostacola la circolazione – e continua – è la ragione per la quale dopo un po’ non respiriamo più (o meglio non ci ossigeniamo più), e tutti i nostri organi come il cervello, il fegato, i reni e il cuore, soprattutto negli anziani e nei diabetici cominciano a soffrire per la mancanza di ossigeno”.

    IL MECCANISMO ANTI-INFIAMMATORIO – Ad oggi esistono più di 30 studi clinici positivi (molti sono prospettici e randomizzati altri di osservazione) completati ovunque nel mondo che dimostrano l’efficacia clinica dell’ivermectina contro il Covid19, la letteratura ha dimostrato per ora che “l’ivermectina, è dotata di un potente effetto anti-infiammatorio simile a quello dei cortisonici ma non immunosoppressivo come quello dei cortisonici (e quindi la risposta immunitaria delle cellule T e quella delle cellule B (produttrici di anticorpi) continua a svilupparsi durante l’uso dell’ivermectina, agendo sul fattore di trascrizione NF-KB (che da l’informazione al nostro corpo di produrre citochine e causa una vera e propria tempesta citochinica quando iperattivato dal Covid), proprio per questo motivo il farmaco agirebbe anche in fase avanzata della malattia”.

    IVERMECTINA E I LONG HAULERS (SINDROME COVID A LUNGO TERMINE) – Il farmaco sembra funzionare anche sui “long houlers”, ovvero quel 10-15% della popolazione che dopo aver superato il Covid 19, spesso di grado lieve o moderato (nella maggioranza non aveva reso necessario il ricovero), non sono poi più riusciti a tornare alla normalità per la persistenza di sintomi debilitanti, anche dopo 9-12 mesi, né a respirare come prima né a fare sport. “Il motivo è che il virus resta probabilmente nascosto, in questi soggetti, nei capillari/endoteli, per mesi e mesi. Questi individui hanno una carica virale bassa, non rilevabile al tampone e non sono infettivi. Ma continuano ad avere “uno stato di infiammazione permanente, attivato dalle sentinelle del nostro sistema immunitario – puntualizza il professor Santin – le mast cell (mastociti) localizzate nei vasi sanguigni, che percepiscono ancora la presenza del virus. Ho trattato e sto trattando pazienti “long haulers”, persone che da un anno stanno male e che non respirano bene, che hanno provato di tutto senza migliorare. Entro due settimane dall’inizio di ivermectina – ma già dai primi giorni ci sono miglioramenti -, senza praticamente nessun effetto collaterale, queste persone hanno riniziato a vivere – e conclude -, il virus è un parassita intracellulare, solo se entra nelle nostre cellule può usare la macchina cellulare per replicarsi. Se non può entrare, e hackerare il nostro sistema immunitario, allora resta fuori, sullo zerbino e viene attaccato dal nostro sistema immunitario molto più facilmente”.

    Lo studio su medrxiv

    Lo studio su Pubmed
    Speriamo che non sia l'ennesima cura miracolosa spacciata sui giornali, ma qualcosa di realmente significativo.

  2. #64142
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Rage Visualizza Messaggio
    Beh, questo è un ottimo inizio, per lo standard dell'ultimo anno:
    https://twitter.com/RobertoBurioni/s...30468013989891

    (intendo il contenuto dell'immagine, sul messaggio di Burioni, beh, lungi da me voler sollevare interrogativi scomodi sul miglior governo di sempre )
    Una risposta approfondita al quesito di Burioni la trovi in questo thread

    https://twitter.com/aspide_l/status/1367425121720426496

    Per i pigri (ma su twitter ci sono anche gli stralci del contratto)

    Semplificando, UE ha chiesto, ad esempio ad AstraZeneca, quanto ti serve per organizzare la catena produttiva e l’approvvigionamento delle sostanze necessarie alla fornitura dei primi 300 milioni di dosi nei tempi pattuiti?

    AstraZeneca presenta le sue stime e UE paga anticipatamente (nel caso 336 milioni) tra l’altro (al momento del contratto) a rischio che lo sviluppo del vaccino non vada a buon fine.

    Semplificando (ancora), la strategia UE è di affidarsi al fornitore per lo sviluppo della catena di produzione (anticipando i costi)
    UK e USA da quanto si sa entrano più direttamente nella organizzazione della catena produttiva.
    Evidentemente adottando la scelta corretta

    AstraZeneca che aveva più volte rassicurato sul fatto di essere già pronta a consegnare le dosi pattuite, inopinatamente, in prossimità dell’autorizzazione EMA, avvisa che ci saranno significativi tagli per (improvvisi...) problemi produttivi

    Il contratto stabilisce che in quel caso gli Stati membri offrono ... il best reasonable effort (un’altra volta!) per supportare il produttore in difficoltà che lo richieda (individuando aziende sul loro territorio che intervengano in una qualche fase produttiva).

    Riassumendo perché ci si muove solo adesso?
    Da quello che possiamo intuire:

    1. il fornitore aveva la diretta responsabilità di organizzare la catena produttiva e per questo aveva ricevuto in anticipo la somma necessaria (determinata dal fornitore stesso);

    2. il fornitore incontra difficoltà nella produzione (se inadempiente o meno dipende da tanti fattori, si vedrà, oggi ciò che conta è che i vaccini arrivino) e chiede il supporto degli Stati membri

    3. In tutti gli stati, con la regia UE, come previsto da contratto, vengono avviate indagini per individuare aziende idonee a intervenire in fasi produttive del vaccino

    4. In questo quadro in Italia vengono individuate le aziende disponibili, ma ci vorrà, ahimè, tempo

    Chi è responsabile?

    Sempre sulla premessa che non sappiamo tutto per poter dare un giudizio certo, verosimilmente:

    1. Il fornitore che non è stato in grado di adempiere, pur avendo stimato (e ricevuto in anticipo) quanto necessario a realizzare una struttura produttiva adeguata ma che soprattutto solo pochi giorni prima dell’autorizzazione EMA improvvisamente scopre di avere dei problemi, ritardando il possibile intervento di supporto degli Stati membri. Peraltro avendo più volte rassicurato sulla prontezza ad adempiere

    2. la strategia UE di delegare al fornitore l’organizzazione della catena produttiva non è stata la più efficace.

    Per questa volta, e per quanto sappiamo, non ci sono responsabilità italiane

    Per finire, viene il sospetto che anche UK possa avere qualche lieve problema (molto minore rispetto a UE anche per l’intervento spregiudicato ma efficace in sede di licenza Oxford - AstraZeneca). Se è vero che avrebbero chiesto 10 milioni di dosi a Serum

    Serum è il gigante indiano sublicenziatario di AstraZeneca capace di produrre un miliardo di dosi destinate ai paesi poveri del mondo.
    E anche UE oltre che ad ampliare la produzione in casa inizia a pensare di attingere di lì

    Quanto sia moralmente discutibile questa condotta lo lascio giudicare a voi. Io un’idea ce l’avrei

  3. #64143
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Ieri ho sentito una bella intervista allo chef Oldani, che sollevava una questione a cui effettivamente non avevo mai pensato e che è emersa in tutta la sua forza sotto il covid.

    Ovvero l'opportunità di suddividere il generico settore della "ristorazione" in sotto settori più specifici, che ad esempio nel caso attuale avrebbero magari potuto richiedere interventi diversi.


    A quanto diceva, nel suo ristorante le regole anti covid di fatto erano applicate anche prima del covid.
    I tavoli sono distanti 3 metri (d'altronde parliamo di un ristorante che punta sulla qualità ed il prezzo del singolo, non sul riempire il locale come un uovo), le misure igieniche già venivano applicate ecc.
    Ci sarà qualche mascherina e gel in più.


    Eppure attualmente il suo ristorante finisce nella stessa classificazione della pizzeria dell'angolo, della taverna, del locale da spritz dei navigli pieno di gente in piedi.

    Quindi di fatto se può essere aperto lui, possono essere aperti anche loro... e questo implica un po che le regole restrittive siano tarate su quello che può rispettarle di meno.

  4. #64144
    #mainagioia L'avatar di von right
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Gli indiani no eh...
    Mr Pink, Guerriero da tastiera !!! Profilo su steam.

    Lista chiavi Steam

    Problemi con l'inutile svapo o altri? La soluzione è qui.

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    ai grillini è più facile metterglielo in culo che in testa

  5. #64145
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
    Ieri ho sentito una bella intervista allo chef Oldani, che sollevava una questione a cui effettivamente non avevo mai pensato e che è emersa in tutta la sua forza sotto il covid.

    Ovvero l'opportunità di suddividere il generico settore della "ristorazione" in sotto settori più specifici, che ad esempio nel caso attuale avrebbero magari potuto richiedere interventi diversi.


    A quanto diceva, nel suo ristorante le regole anti covid di fatto erano applicate anche prima del covid.
    I tavoli sono distanti 3 metri (d'altronde parliamo di un ristorante che punta sulla qualità ed il prezzo del singolo, non sul riempire il locale come un uovo), le misure igieniche già venivano applicate ecc.
    Ci sarà qualche mascherina e gel in più.


    Eppure attualmente il suo ristorante finisce nella stessa classificazione della pizzeria dell'angolo, della taverna, del locale da spritz dei navigli pieno di gente in piedi.

    Quindi di fatto se può essere aperto lui, possono essere aperti anche loro... e questo implica un po che le regole restrittive siano tarate su quello che può rispettarle di meno.
    Le obiezioni del thread però sono sempre quelle:

    - non importa quali regole imponi, tanto non vengono rispettate
    - ogni luogo chiuso dove la gente sta ore senza mascherina è ad alto rischio, non sono due o tre metri a fare la differenza

    per quanto mi riguarda permetterei l'apertura alla ristorazione limitatamente al servizio all'aperto.

  6. #64146

    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio

    per quanto mi riguarda permetterei l'apertura alla ristorazione limitatamente al servizio all'aperto.
    Questo sarebbe intelligente, visto che stiamo andando verso la primavera e le temperature sono già piacevoli da diversi giorni.
    In zona arancione ristoranti e bar solo all'aperto.

  7. #64147
    Marotta Vattene L'avatar di MrVermont
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da megalomaniac Visualizza Messaggio
    Questo sarebbe intelligente, visto che stiamo andando verso la primavera e le temperature sono già piacevoli da diversi giorni.
    In zona arancione ristoranti e bar solo all'aperto.
    eh se. I Babombi rompono il cazzo se passeggi per le vie del centro, figurati se ti siedi al tavolino all'apeeto a mangiarti una brioches

    Inviato dal mio SM-A920F utilizzando Tapatalk

  8. #64148
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Le obiezioni del thread però sono sempre quelle:

    - non importa quali regole imponi, tanto non vengono rispettate
    - ogni luogo chiuso dove la gente sta ore senza mascherina è ad alto rischio, non sono due o tre metri a fare la differenza

    per quanto mi riguarda permetterei l'apertura alla ristorazione limitatamente al servizio all'aperto.
    Si, l'apertura all'aperto è stata pure una chiave dell'estate scorsa (in molti comuni hanno concesso aree maggiori senza spese ulteriori) ma appunto è una cosa di cui puoi cominciare a parlare ora che andiamo verso la bella stagione.


    Sul resto: si tratta sempre di attività a rischio, ma se devo mettere sulla bilancia il rischio di contagio e dare alla gente la possibilità di lavorare, un ristorante stellato coi tavoli a 3 metri ed un locale da struscio sui navigli all'ora dell'aperitivo sono proprio due mondi diversi.

    E' come paragonare un auditorium con la classica e la gente seduta un posto si ed uno no, ad un locale con musica live e centinaia di persone che si pogano addosso.

  9. #64149
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Un grande assente nel dibattito è la questione del ricambio d'aria.
    Se il ristorante installa delle macchine di ventilazione automatica con capacità di 4 ricambi d'aria ogni ora (tagliando i calcoli con l'accetta, sarebbe come stare nello stesso ambiente per non più di 15 minuti) le possibilità di contagio via aerea sarebbero drasticamente ridotte.
    Ok che un impianto serio può costare anche decine di migliaia di €, ma credo che molti sarebbero disposti ad investire, pur di ripartire.

    Se poi contiamo il fatto che lo stato invece di ristorare le perdite ricomincerebbe a incassare dalle tasse, si potrebbe pensare anche a un bonus VMC con credito di imposta del 65%, sulla falsa riga dell'ecobonus.

  10. #64150
    Senior Member L'avatar di Lo Zio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da megalomaniac Visualizza Messaggio
    Questo sarebbe intelligente, visto che stiamo andando verso la primavera e le temperature sono già piacevoli da diversi giorni.
    In zona arancione ristoranti e bar solo all'aperto.
    teniamo tutto chiuso che facciamo prima, va'...

  11. #64151
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
    Si, l'apertura all'aperto è stata pure una chiave dell'estate scorsa (in molti comuni hanno concesso aree maggiori senza spese ulteriori) ma appunto è una cosa di cui puoi cominciare a parlare ora che andiamo verso la bella stagione.
    Non è vero, in un sacco di parti dell'Italia anche durante l'inverno ci sono diverse giornate in cui si sta benissimo all'aperto, almeno a pranzo. Io vivo in una cittadina sul mare in Abruzzo e anche prima del covid nelle belle giornate d'inverno la gente nei bar stava sempre più volentieri fuori che dentro.

    In ogni caso il poter sfruttare poco questa opzione per via della stagione non è una buona ragione per non consentirla, o per considerarla solo con la buona stagione. Se un può lo fa, se non può non gli cambia niente rispetto a ora

  12. #64152

    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Diciamo che tanto il problema è sempre il solito, la movida.

    I giovani al bar non vogliono stare seduti al tavolo da 4 ben distanziato che gli è stato assegnato, ma aggregarsi con altri gruppi intorno ai tavoli.

  13. #64153
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Non è vero, in un sacco di parti dell'Italia anche durante l'inverno ci sono diverse giornate in cui si sta benissimo all'aperto, almeno a pranzo. Io vivo in una cittadina sul mare in Abruzzo e anche prima del covid nelle belle giornate d'inverno la gente nei bar stava sempre più volentieri fuori che dentro.

    In ogni caso il poter sfruttare poco questa opzione per via della stagione non è una buona ragione per non consentirla, o per considerarla solo con la buona stagione. Se un può lo fa, se non può non gli cambia niente rispetto a ora
    Beh si, ad esempio in sicilia e calabria si fanno il bagno da marzo a novembre a seconda degli anni, quindi sicuramente in quelle zone ad esempio l'opzione all'aperto sarebbe più a lungo percorribile che a milano o in montagna.

    C'è anche da dire che una fetta delle limitazioni hanno come scopo quello di far girare proprio meno gente.
    Di toglierti ragioni per stare in giro.

    Togliere ad esempio l'asporto ai bar dopo le 18 (e vietarti di consumare nei pressi del locale) serve a quello.
    Eviti che la gente si prenda la birra dentro e poi si faccia aperitivo fuori a mezzo metro l'uno dall'altro, e spingi più gente a rimanersene a casa.


    Con i tavoli all'aperto risolvi (o quasi) il problema del contagio durante la consumazione, ma non tocchi tutto il resto.

  14. #64154
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da megalomaniac Visualizza Messaggio
    Diciamo che tanto il problema è sempre il solito, la movida.

    I giovani al bar non vogliono stare seduti, ma aggregarsi con altri gruppi intorno ai tavoli.
    All'aperto, secondo me, il problema è minimo. La movida è una stronzata che fa scena sui giornali.

  15. #64155
    Senior Member L'avatar di Rage
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Zhuge Visualizza Messaggio
    Siamo d'accordo. Siamo meno d'accordo però su cosa si sarebbe dovuto fare, temo.
    Cosa si sarebbe dovuto fare dipende da cosa si voleva ottenere.
    Ci sono dei trade off, non è mai stata una situazione con scenari win/win per noi e lo si sapeva da principio, l'unica discussione sensata è su quanto si è disposti a perdere e in quali ambiti, ma soprattutto su cosa si può fare ridurre quelle perdite - perché limitatamente a quello, gli scenari win/win esistono. Tipo investire per il potenziamento dei mezzi pubblici, che permette alle persone di andare al lavoro (economia) riducendo i rischi di contagio (salute).
    Non so chi aveva fatto notare che è impossibile farlo, perché c'è la burocrazia e ci vorrebbero due anni uno intanto è passato, quindi cominciando oggi ne servono comunque due.
    Ed è lo stesso per buona parte di soluzioni che richiederebbero tempo e investimenti eh, sfido a trovarne qualcuna che sia stata implementata o quantomeno iniziata (come se, a fine pandemia, facesse schifo avere più trasporti pubblici o incentivi allo smartworking ).

    Per un anno però si è perseguita l'utopia del win/win su tutta la linea, inzuccherandola di tonnellate di retorica per mantenere consenso elettorale necessario al miglior governo di sempre, e il risultato è stato quello del palese lose/lose.
    E va bene eh (cioè, va bene ncazzo, però diciamo di sì ), non è che si può riavvolgere il tempo, ma è allucinante che esistano persone che si rifiutano di prendere atto di come si siano svolti gli eventi.

    Intanto aspetto con ansia che qualcuno quoti miei post in cui sostengo che è tutto risolvibile in poche settimane

    Citazione Originariamente Scritto da Necronomicon Visualizza Messaggio
    Dici che sono meglio che approvarne 37?
    Beh no, chi lavora gratis e chi non lavora proprio deve sopportare per il senso di comunità, cioè la comunità degli straccioni di ricevere indietro due spicci col cashback e che si risentono anche se glielo toccano

    Citazione Originariamente Scritto da ale#12 Visualizza Messaggio
    Una risposta approfondita al quesito di Burioni la trovi in questo thread

    https://twitter.com/aspide_l/status/1367425121720426496

    Per i pigri (ma su twitter ci sono anche gli stralci del contratto)
    Nell'Ottobre 2020 Moderna ha permesso il libero utilizzo del proprio brevetto per la produzione di vaccini:
    https://investors.modernatx.com/news...uring-covid-19

    L'Italia è uno dei poli farmaceutici più importanti d'Europa.
    Non investire nella conversione degli impianti è stata una scelta precisa (così come era stata una scelta precisa non investire nella conversione degli impianti per produrre mascherine durante i primi mesi di pandemia: anche in quel caso ci si è affidati ai produttori esterni).
    Non lo hanno fatto nemmeno gli altri?
    Fottesega quando AstraZeneca ha ritardato il primo carico non ho visto l'untissimo del signore fare una diretta Facebook in cui spiegava che si sarebbero convertiti gli impianti per produrre. E nemmeno quando AZ ha ritardato il carico successivo. Nè lui, nè il supercommissario colpevole di essere troppissimo efficientissimo, in compenso ho sentito parlare per mesi di costruttori e responsabili

    Poi magari tra un mese la produzione di vaccini per qualche motivo va a regime con più produttori, AZ si tira insieme o che altro, quindi non servirà produrli in casa, nel frattempo reputo positivo che si stia perlomeno lavorando per prepararsi a farlo se servisse, è più concreto di tutta la fuffa che vedo da un anno a questa parte.

  16. #64156
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
    Beh si, ad esempio in sicilia e calabria si fanno il bagno da marzo a novembre a seconda degli anni, quindi sicuramente in quelle zone ad esempio l'opzione all'aperto sarebbe più a lungo percorribile che a milano o in montagna.

    C'è anche da dire che una fetta delle limitazioni hanno come scopo quello di far girare proprio meno gente.
    Di toglierti ragioni per stare in giro.
    Si ma adesso stiamo parlando di un'altra cosa no? Se ritorni al "togliere motivi per andare in giro" allora tutto il discorso che hai fatto sui ristoranti "sicuri" non ha senso.

  17. #64157

    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    All'aperto, secondo me, il problema è minimo. La movida è una stronzata che fa scena sui giornali.
    Insomma, se stanno tutti attaccati e fissi in un posto in gruppi di decine di persone (senza mascherine perchè sono al bar con il bicchiere in mano) quanto cambierà mai tra aperto o chiuso?

    Non hai mai visto queste scene dal vivo?

  18. #64158
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da megalomaniac Visualizza Messaggio
    Insomma, se stanno tutti attaccati e fissi in un posto in gruppi di decine di persone (senza mascherine perchè sono al bar con il bicchiere in mano) quanto cambierà mai tra aperto o chiuso?
    bah

  19. #64159
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da megalomaniac Visualizza Messaggio
    Insomma, se stanno tutti attaccati e fissi in un posto in gruppi di decine di persone (senza mascherine perchè sono al bar con il bicchiere in mano) quanto cambierà mai tra aperto o chiuso?

    Non hai mai visto queste scene dal vivo?
    Certo che ho visto queste scene dal vivo (sono best seller sui giornali), ho anche visto un'intera estate di zero restrizioni e pochissimi contagi.

  20. #64160
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da megalomaniac Visualizza Messaggio
    Insomma, se stanno tutti attaccati e fissi in un posto in gruppi di decine di persone (senza mascherine perchè sono al bar con il bicchiere in mano) quanto cambierà mai tra aperto o chiuso?

    Non hai mai visto queste scene dal vivo?
    Si, infatti.

    Se parliamo di tavolinetti all'aperto con la gente seduta è un discorso.
    Se parliamo di movida vera, con decine e decine di persone spalmate l'una sull'altra a parlarsi a mezzo metro di distanza con un bicchiere in mano, il fatto che si sia all'aperto cambia abbastanza relativamente le cose.

    A cambiarle le cambia eh, perchè se la stessa scena fosse al chiuso magari Tizio si contagerebbe a causa di Caio anche se sono a 10 metri di distanza.

    Però non è certo una stronzata.
    Ultima modifica di Bobo; 05-03-21 alle 11:28

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