Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus - Pagina 3385

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Discussione: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

  1. #67681
    Senior Member L'avatar di Lo Zio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    non mi dite mai nulla

  2. #67682
    Mostro della Palude L'avatar di Tavea
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da megalomaniac Visualizza Messaggio
    Non dicono che vaccino, ma secondo me perchè è il Moderna e non Astra Zeneca
    Se era negli "estremamente fragili" sicuramente ha fatto pfizer o moderna

  3. #67683
    Min. della Prostituzione L'avatar di alastor
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    moderna
    Ritenta, sarai più fortunato.

  4. #67684
    Disagio&Disagi, Inc. L'avatar di Moloch
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Major Sludgebucket (ABS) Visualizza Messaggio
    Sicuramente sarà così, ma diciamo che la posizione complessiva di Burioni non pare particolarmente inscalfibile sul tema.

    "Non fate terrorismo sulle varianti, San Pfizer ci veglia e ci protegge".
    "Ma AstraZeneca, che è tipo usatissimo?".
    "Ah, boh... Guardi, ho avuto una brutta giornata... Non ci sono dati. Per cortesia, non mi faccia parlare di AstraZeneca, quei birbaccioni sono inaffidabili".

    Ah, beh...

    Forse chi sostiene la necessità di corsi di comunicazione per gli scienziati, specie quelli molto esposti al pubblico, non ha così torto... Lo storytelling "muscolare" della scienza venduto dallo stesso Burioni per anni è stato una sorta di "è facile, 2 + 2 fa 4, zitti, ignoranti, c'è poco da discutere", che ha creato grande consenso, comprensibilmente, come reazione al dilagare in rete di novax, sciachimicari, ecc. e in generale dello storytelling opposto, quello unovaleunistico. Poi con la pandemia stiamo appurando che 2 + 2 fa sicuramente 4, e la velocità della luce è quella, ma questo è rilevante fino a un certo punto, dato che tantissime altre questioni scientifiche sono invece (ovviamente) un filo più aperte e incerte, in divenire. Una su tutte: le mascherine non servono dell'OMS di inizio pandemia. Quindi magari prima di prendere posizioni "assolute" su certe questioni, col rischio di essere "smentiti", o di sentire il collega del tweet a fianco che offre una versione un po' diversa, sarebbe il caso di rifletterci un po' di più, o di metterla appunto in maniera "meno assoluta".

    il problema di burioni con AZ non è nel merito ma nel metodo.
    da anni è inferocito con le case farmaceutiche che tollerano senza fiatare le turbotroiate di antivaccinisti e ritardame vario sui loro prodotti, utilizzando la strategia comunicativa del silenzio totale. sostanzialmente si incazza perché si ritrova a dover fare lui gratis il lavoro di comunicazione ai clienti/pazienti che dovrebbe essere in capo alla piccola azienda da 3 miliardi/anno di utile

    capisco che quasi tutti abbiate cominciato a seguire la disagiosfera dall'anno scorso, ma burioni gli stessi toni e gli stessi argomenti che attualmente usa per AZ, facendo sborrare nelle mutande gli aneuplodi damoni e ceki, li utilizzava anni e anni fa per i medesimi motivi nei confronti di GSK.

  5. #67685
    Marotta Vattene L'avatar di MrVermont
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Lo Zio Visualizza Messaggio
    spè, burioni ora è tra i cattivi?
    Per me è da febbraio scorso che avrebbero dovuto ficcare del cemento in bocca a tutti i virologi/medici che hanno affollato le tv e i giornali.
    Grandi scienziati/professionisti ma hanno la capacità comunicativa del ministro iracheno durante l'invasione americana del 2003.

    Inviato dal mio SM-A920F utilizzando Tapatalk

  6. #67686
    Cchiù pilu pe' tutti! L'avatar di gmork
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    riguardo all'affidabilità dei dati russi ho beccato 'sto articolo dell'anno scorso
    Why are Russian coronavirus doctors mysteriously falling out of windows?

  7. #67687
    #mainagioia L'avatar di von right
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Major Sludgebucket (ABS) Visualizza Messaggio
    Sicuramente sarà così, ma diciamo che la posizione complessiva di Burioni non pare particolarmente inscalfibile sul tema.

    "Non fate terrorismo sulle varianti, San Pfizer ci veglia e ci protegge".
    "Ma AstraZeneca, che è tipo usatissimo?".
    "Ah, boh... Guardi, ho avuto una brutta giornata... Non ci sono dati. Per cortesia, non mi faccia parlare di AstraZeneca, quei birbaccioni sono inaffidabili".

    Ah, beh...

    Forse chi sostiene la necessità di corsi di comunicazione per gli scienziati, specie quelli molto esposti al pubblico, non ha così torto... Lo storytelling "muscolare" della scienza venduto dallo stesso Burioni per anni è stato una sorta di "è facile, 2 + 2 fa 4, zitti, ignoranti, c'è poco da discutere", che ha creato grande consenso, comprensibilmente, come reazione al dilagare in rete di novax, sciachimicari, ecc. e in generale dello storytelling opposto, quello unovaleunistico. Poi con la pandemia stiamo appurando che 2 + 2 fa sicuramente 4, e la velocità della luce è quella, ma questo è rilevante fino a un certo punto, dato che tantissime altre questioni scientifiche sono invece (ovviamente) un filo più aperte e incerte, in divenire. Una su tutte: le mascherine non servono dell'OMS di inizio pandemia. Quindi magari prima di prendere posizioni "assolute" su certe questioni, col rischio di essere "smentiti", o di sentire il collega del tweet a fianco che offre una versione un po' diversa, sarebbe il caso di rifletterci un po' di più, o di metterla appunto in maniera "meno assoluta".
    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    il problema di burioni con AZ non è nel merito ma nel metodo.
    da anni è inferocito con le case farmaceutiche che tollerano senza fiatare le turbotroiate di antivaccinisti e ritardame vario sui loro prodotti, utilizzando la strategia comunicativa del silenzio totale. sostanzialmente si incazza perché si ritrova a dover fare lui gratis il lavoro di comunicazione ai clienti/pazienti che dovrebbe essere in capo alla piccola azienda da 3 miliardi/anno di utile

    capisco che quasi tutti abbiate cominciato a seguire la disagiosfera dall'anno scorso, ma burioni gli stessi toni e gli stessi argomenti che attualmente usa per AZ, facendo sborrare nelle mutande gli aneuplodi damoni e ceki, li utilizzava anni e anni fa per i medesimi motivi nei confronti di GSK.
    Ninjato.

    tl;dr: burioni non ce l'ha con AZ per il vaccino ma per il fatto che non fanno comunicazione efficace contro i no-vax.
    Mr Pink, Guerriero da tastiera !!! Profilo su steam.

    Lista chiavi Steam

    Problemi con l'inutile svapo o altri? La soluzione è qui.

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    ai grillini è più facile metterglielo in culo che in testa

  8. #67688
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    No ma a me fa ridere che qui ci sia gente che si vuole vaccinare per paura del coviddì

    Come si fa ad avere paura di sto virus sfigato io non lo so

    Se volete vaccinarvi per evitarvi rotture di coglioni stile israele allora è comprensibile

  9. #67689
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da von right Visualizza Messaggio
    Ninjato.

    tl;dr: burioni non ce l'ha con AZ per il vaccino ma per il fatto che non fanno comunicazione efficace
    Fixd
    Che poi anche la sua sia discutibile è un altro discorso, ma aziende miliardarie possono permettersi dei copywriter/smm/quello che è per farla in modo efficace

  10. #67690
    Senior Member L'avatar di Damon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da von right Visualizza Messaggio
    Ninjato.

    tl;dr: burioni non ce l'ha con AZ per il vaccino ma per il fatto che non fanno comunicazione efficace contro i no-vax.
    No Burioni ce l'ha con AstraZeneca perché dopo tutto questo tempo, a differenza di Pfizer e Moderna, non fornisce dati concreti su questioni spinose come l'efficacia sulle varianti (in particolare quella sudafricana) e sull'efficacia del vaccino nel ridurre la trasmissibilità.

    Perché AstraZeneca se ne è rimasta in silenzio a riguardo?

    IMHO
    Probabilmente perché sarebbe fonte di ulteriore discredito per il suo prodotto.
    La sua scarsa (per usare un eufemismo) utilità contro la variante sudafricana è già stata acclarata da studi indipendenti e dal Sudafrica stesso che ha sospeso completamente la somministrazione e ha regalato le dosi rimanenti.
    Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)

  11. #67691
    Senior Member L'avatar di Damon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Mantovani: «Covid, una cura forse entro l’anno. Nuova ipotesi sulle trombosi messe in relazione ad AstraZeneca»
    Mantovani: «Covid, una cura forse entro l'anno. Nuova ipotesi sulle trombosi messe in relazione ad AstraZeneca»
    di Luigi Ripamonti
    06 apr 2021
    L’immunologo Mantovani fa il punto sulle terapie in corso di sperimentazione: «Una nuova ipotesi potrebbe spiegare i rari casi di trombosi messi in relazione ad AstraZeneca. Senza vaccini nei Paesi poveri saremo sommersi dalle varianti»

    Professor Mantovani, le decisioni di diversi Paesi di cambiare i criteri di somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno disorientato parecchie persone.
    «Capisco l’esitazione di fronte a messaggi contraddittori, che generano incertezza. Bene che si analizzino tutti i dati disponibili su possibili eventi avversi in giovani donne, a protezione della salute pubblica. I casi gravi di trombosi osservati in relazione al vaccino potrebbero essere forse causati, secondo una recente pubblicazione, dalla formazione di autoanticorpi, come succede, in rarissimi casi, durante trattamenti con eparina: una condizione definita Vipt (Vaccine induced prothrombotic immune thrombocytopenia). Se confermata, l’osservazione potrebbe guidare la diagnosi e la terapia di questi, pur molto rari, eventi avversi. Per ora l’analisi condotta da Ema sul vaccino Oxford AstraZeneca ha rassicurato sul fatto che non causi un aumento della frequenza di tromboembolia, aspettiamo ulteriori analisi. In Gran Bretagna non si è osservato un eccesso di eventi tromboembolici nei 20 milioni di persone vaccinate con Oxford AstraZeneca rispetto ai vaccinati con BioNTech Pfizer e rispetto a quanto normalmente atteso. In Humanitas abbiamo vaccinato oltre 22 mila persone senza problemi inattesi. Aspettiamo altri dati, ma tre giovani donne della mia famiglia si sono vaccinate con Oxford AstraZeneca e io sono tranquillo».

    In generale, chi ha avuto Covid-19 deve vaccinarsi?
    «Sappiamo che la malattia dà un certo grado di protezione, stimata all’80% in un arco di osservazione dai 5 ai 7 mesi. Dati molto recenti su 12 mila soggetti che fanno parte del personale sanitario britannico e su 4 milioni di persone in Danimarca hanno confermato che chi ha avuto il Covid, confermato con test molecolare, ha un grado di protezione importante, ma solo nell’ordine del 40% in chi ha più di 65 anni. Quindi chi ha avuto il Covid deve vaccinarsi, però diversi studi dimostrano che è sufficiente una sola dose, cosa che, fra l’altro, farebbe risparmiare due milioni di dosi di vaccino in Italia, mentre su scala globale questa strategia “salverebbe” cento milioni di vaccini a costo zero. Preoccuparsi di questo aspetto è nel nostro interesse. È la strategia delle due esse: solidarietà per motivi etici e sicurezza nostra, perché se non facciamo arrivare i vaccini anche nei Paesi a basso reddito saremo sommersi dalle varianti. A questo proposito è importante, anche se passato piuttosto sotto silenzio, che di recente al Senato il presidente del Consiglio abbia menzionato come attività di salute globale che dobbiamo sostenere Covax (Covid-19 Vaccine Global Access), il programma internazionale per fornire ai Paesi poveri accesso ai vaccini anti-Covid».

    La seconda dose di vaccino è necessaria per tutti?
    «Nella popolazione più grande che è stata studiata, in Israele, dopo la prima dose di Pfizer i dati indicavano una protezione del 60% contro la malattia grave e del 90% dopo la seconda somministrata nei tempi giusti, quindi la seconda dose, in generale, serve. Il vaccino Oxford AstraZeneca era nato come singola dose poi è stato deciso di fare anche la seconda, ritardata fino a 12 settimane, quando ci si è resi conto che c’era un problema di durata della risposta immunitaria. Per quanto riguarda il vaccino Johnson & Johnson, anche questo basato su adenovirus, i dati indicano una protezione del 77% dopo una sola dose, inferiore in Sudamerica e Africa, dove è intorno al 50%. Quanto a Sputnik V, anch’esso su base adenovirus, i tassi sono apparentemente anche migliori ma i dati si riferiscono per ora a 27 giorni dopo la prima dose».

    Nei soggetti fragili la protezione del vaccino è efficace?
    «I dati indicano che in alcune categorie di soggetti fragili il vaccino può funzionare un po’ meno bene: dobbiamo vaccinare sicuramente le persone fragili, ma anche studiare come proteggerle al massimo, quindi capire quando vaccinarle, individuare quali fra di loro hanno una risposta maggiore o minore. Dobbiamo accompagnare la vaccinazione con programmi di ricerca che permettano di rispondere sempre meglio alle loro esigenze. In questo senso sono in corso studi collaborativi fra diversi istituti che avranno probabilmente il sostegno del ministero della Salute».

    Qualcuno pensa che se continuiamo a vaccinare selezioneremo più varianti.
    «Più il virus si replica e più genera varianti. Dobbiamo fermare la corsa del virus. Dobbiamo impedire che circoli, qui e altrove».

    La riduzione delle infezioni nel Regno Unito è dovuta più alla vaccinazione diffusa o più alle chiusure?
    «Credo che entrambe abbiano contribuito. Quanto ai vaccini lo abbiamo visto anche noi: nella prima popolazione che abbiamo vaccinato, cioè gli operatori sanitari, c’è stato un crollo delle infezioni. E serve il lockdown per la ragione appena detta: impedire che il virus circoli. Uno dei grandi studi di popolazione, condotto in Scozia, dimostra che entrambe le cose servono. L’importante è condurre studi seri per poter avere risposte solide, e questo vale anche per le terapie con i farmaci».

    A proposito di farmaci, a che punto siamo? E che prospettive ci sono?
    «Ci sono stati purtroppo diversi insuccessi: per esempio vecchi antivirali, ivermectina, colchicina, la combinazione azitromicina-idrossiclorochina non hanno retto alle verifiche di sperimentazioni rigorose sebbene avessero dato speranze in studi osservazionali limitati a poche decine o centinaia di soggetti. In realtà non è strano perché questi studi possono avere valore se generano ipotesi, ma le ipotesi però vanno poi verificate in studi prospettici rigorosi, altrimenti si rischia di dare tossicità ai pazienti. Serve cautela, ancora di più se queste sperimentazioni non vengono pubblicate da riviste scientifiche accreditate. Un altro caso paradigmatico è stato quelle del siero iperimmune sul quale il National Health Institute americano ha sospeso la sperimentazione nei pazienti ambulatoriali per mancanza di efficacia».

    Il cortisone funziona?
    «Il desametasone, e per estensione i cortisonici, si è dimostrato attivo su pazienti con insufficienza respiratoria e bisogno di assistenza respiratoria, mentre in altre condizioni i dati suggeriscono che possa addirittura essere nocivo. Questo viene chiaramente detto dalle linee-guida Idsa (Infectious Disease Society of America), che sono molto rigorose e rappresentano un punto di riferimento. Anche Anthony Fauci, del resto, su Jama (la rivista dell’Associazione dei medici americani), ha espresso preoccupazione perché si vedono, e li vediamo anche noi in Italia, arrivare pazienti in Pronto soccorso trattati con desametasone fuori delle indicazioni. Il motivo è che si tratta di un farmaco che inibisce l’infiammazione ma anche la riposta immunitaria, la quale, nella maggior parte dei casi, in persone per altri versi sane, di solito riesce a contrastare l’infezione. Il trattamento con desametasone in fase precoce domiciliare in assenza di insufficienza respiratoria grave non è previsto in nessuna linea-guida che io conosca, e la Regione Emilia-Romagna ha diffidato il ricorso ad esso nelle prime fasi domiciliari. Una lezione che si può ricavare dal caso desametasone è l’importanza di un servizio sanitario pubblico e universalistico anche come grande laboratorio di ricerca, visto che molte informazioni, positive o negative, le abbiamo dal Recovery Trial che è uno studio svolto nel contesto del servizio sanitario inglese».

    E la vitamina D?
    «La Vitamina D ha fallito nello studio di verifica, anche se c’erano i presupposti razionali per condurlo, visto che è stata osservata un’associazione fra bassi livelli di vitamina D e un cattivo decorso dell’infezione. E sappiamo sia che la vitamina D spesso è carente negli anziani sia che è importante per il sistema immunitario. Chi ha bisogno, in generale, della vitamina D deve però continuare a prenderla».

    Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)

  12. #67692
    Senior Member L'avatar di squallwii
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Lo Zio Visualizza Messaggio
    spè, burioni ora è tra i cattivi?
    A parte che burioni a me sta sulle palle da sempre a pelle, tipo bassetti, non è tra i cattivi, semplicemente tutti hanno rotto le palle da almeno maggio scorso a parlare ogni 3 ore.
    E personalmente parte del mio totale disinteresse da fase 2 in poi è dovuta anche al loro protagonismo

  13. #67693
    Disagio&Disagi, Inc. L'avatar di Moloch
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Damon Visualizza Messaggio
    ma cosa annuisci, che dice il contrario della roba di cui sei convinto

  14. #67694
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    "Sulla nuova sospensione di Astrazeneca in Olanda e in Germania c’è qualcosa che non quadra", dice l'infettivologo in un’intervista ad iNews24.it. Il motivo è presto detto. "Penso che i dati esatti della frequenza precedente di questi fenomeni (gli eventi avversi, ndr) non ci sono. Non ci sono lavori che dicono che i casi siano più frequenti di quanto si creda. Quindi, in questi termini, è impossibile stabilire una relazione stretta tra i due fenomeni (i casi gravi di trombosi, anche letali, e ila somministrazione del vaccino dell'azienda anglo-svedese, ndr)". La circostanza "fa pensare che accada in Olanda e in Germania e non in Gran Bretagna, dove i numeri dei vaccinati sono maggiori. Un altro elemento strano è che Astrazeneca venga sospeso nei soggetti di età inferiore ai sessant’anni anni. Sembra quasi che non vogliano che gli si dia torto. C’è qualcosa che non quadra. Così come non quadra l’elemento di precauzione, visto che si tratta di una trentina di casi su svariati milioni di vaccinati", spiega Galli.
    A allora? Perché Olanda e Germania insistono a bloccare il farmaco che protegge dal Covid? Per Galli bisogna considerare lo scenario geo-politico legato ai vaccini. "I governi devono darsi un perché. In determinate nazioni, questo vaccino non è importante come in altre. Temo che si tratti di una questione politica". è la bomba del professore che spinge per considerare il siero russo. "Dal punto di vista dei dati, lo Sputnik è un vaccino interessante e intelligente. Certamente sarò a favore, non appena sarà approvato dall’Ema e verrà autorizzato".


    Galli è tra i buoni o i cattivi?
    Non ricordo.

  15. #67695
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    ma cosa annuisci, che dice il contrario della roba di cui sei convinto
    Ma infatti

    Cito:
    In Gran Bretagna non si è osservato un eccesso di eventi tromboembolici nei 20 milioni di persone vaccinate con Oxford AstraZeneca rispetto ai vaccinati con BioNTech Pfizer e rispetto a quanto normalmente atteso. In Humanitas abbiamo vaccinato oltre 22 mila persone senza problemi inattesi.

  16. #67696
    Senior Member L'avatar di Damon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    ma cosa annuisci, che dice il contrario della roba di cui sei convinto
    Era una faccina per avere il numero di caratteri minimi per postare.
    Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)

  17. #67697
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da LucaX360 Visualizza Messaggio
    "Sulla nuova sospensione di Astrazeneca in Olanda e in Germania c’è qualcosa che non quadra", dice l'infettivologo in un’intervista ad iNews24.it. Il motivo è presto detto. "Penso che i dati esatti della frequenza precedente di questi fenomeni (gli eventi avversi, ndr) non ci sono. Non ci sono lavori che dicono che i casi siano più frequenti di quanto si creda. Quindi, in questi termini, è impossibile stabilire una relazione stretta tra i due fenomeni (i casi gravi di trombosi, anche letali, e ila somministrazione del vaccino dell'azienda anglo-svedese, ndr)". La circostanza "fa pensare che accada in Olanda e in Germania e non in Gran Bretagna, dove i numeri dei vaccinati sono maggiori. Un altro elemento strano è che Astrazeneca venga sospeso nei soggetti di età inferiore ai sessant’anni anni. Sembra quasi che non vogliano che gli si dia torto. C’è qualcosa che non quadra. Così come non quadra l’elemento di precauzione, visto che si tratta di una trentina di casi su svariati milioni di vaccinati", spiega Galli.
    A allora? Perché Olanda e Germania insistono a bloccare il farmaco che protegge dal Covid? Per Galli bisogna considerare lo scenario geo-politico legato ai vaccini. "I governi devono darsi un perché. In determinate nazioni, questo vaccino non è importante come in altre. Temo che si tratti di una questione politica". è la bomba del professore che spinge per considerare il siero russo. "Dal punto di vista dei dati, lo Sputnik è un vaccino interessante e intelligente. Certamente sarò a favore, non appena sarà approvato dall’Ema e verrà autorizzato".


    Galli è tra i buoni o i cattivi?
    Non ricordo.
    Tra i buoni, come vengono intesi qua
    Cioè, non è sicuramente tra gli ottimisti/apriamo tutto
    Non è la prima volta che salta fuori l'ipotesi della questione geopolitica, l'hanno avanzata anche altri

  18. #67698
    Senior Member L'avatar di Damon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Tavea Visualizza Messaggio
    Tra i buoni, come vengono intesi qua
    Cioè, non è sicuramente tra gli ottimisti/apriamo tutto
    Non è la prima volta che salta fuori l'ipotesi della questione geopolitica, l'hanno avanzata anche altri
    Hai visto come adora Sputnik?
    Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)

  19. #67699
    Senior Member L'avatar di raistlin85
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Il gomblotto del nesso trombosi e astrazeneca per ragioni politiche è proprio l'apoteosi della demenza
    Ultima modifica di raistlin85; 06-04-21 alle 10:30

  20. #67700
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Damon Visualizza Messaggio
    Hai visto come adora Sputnik?
    Quel "non appena sarà approvato dall'EMA" è un particolare non da poco però

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