sei tu un ristoratore?
sei tu un ristoratore?
rosicare di cosa? pensavo che i tavoli dovessero essere FUORI non DENTRO con le finestre aperte visto che qua i ladristoranti si lamentano che non possono fare i big money quando poi gli basta tenere le finestre o porte aperte e la legge è bella che rispettata
se la legge dice quello mica la infrangono
uhmbafIl mio ristorante è dotato di una veranda esterna costituita da vetrate fisse e da tettoia in tela retrattile. Ai sensi del nuovo D.L. “Riaperture”, che prevede solo l’utilizzo di spazi all’aperto, questa struttura può essere considerata spazio all’aperto?
Occorre premettere che ai sensi dell’art. 4 del D.L. “Riaperture”, a partire dal 26 aprile 2021, sono consentite le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie ecc.), svolte da qualsiasi esercizio, con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena, nel rispetto dei limiti orari previsti per gli spostamenti (allo stato dalle 5.00 fino alle 22.00).
Con riferimento a quanto richiesto, sembra ragionevole ritenere consentito anche il consumo al tavolo presso verande esterne o dehors con strutture/coperture complesse, a condizione che vengano mantenute “aperte” almeno una o più delle pareti perimetrali. In tal senso si è espresso il Ministro del Turismo, On. Massimo Garavaglia, che, in risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-05800 dello scorso 20 aprile, ha equiparato le cc.dd. “Sun Rooms” (consistenti in parti di edifici dotati di serramenti completamente apribili in altezza, su uno o più lati) agli “spazi aperti”, riservandosi, tuttavia, di presentare la questione in sede di Consiglio dei ministri.
Sul punto occorre altresì far presente che molte Direzioni locali del Commercio stanno fornendo specifici orientamenti, dunque, in attesa di un chiaro indirizzo da parte della Presidenza del Consiglio o dei Ministeri competenti, la invitiamo a rivolgersi alla nostra Associazione territoriale più vicina, per verificare il concreto orientamento delle Autorità locali competenti.
https://www.fipe.it/comunicazione/ra...iaperture.html
Pazzesco
Beh, almeno le 500k vaccinazioni al giorno, possiamo dire che siano state raggiunte.
A Rimini hanno firmato l'ordinanza che permette ai bagni di stare aperti fino alle 22 e di poter mangiare sotto l'ombrellone (ovviamente con posate biodegradabili e niente plastica) oltre al fatto che hanno messo i 18mq ad ombrellone che scendono un po' ovunque ai 12mq della legge regionale
Ora mi aspetto la protesta dei ristoratori (del lungomare soprattutto) visto che hanno sempre fatto la guerra al poter mangiare in spiaggia visto che gli fregano i clienti
https://m.altarimini.it/News146900-s...a-balneare.php
Anche lo scorso anno potevano mangiare sotto l'ombrellone, almeno a Riccione.
No aspetta, dall'anno scorso a Riccione fanno il servizio in spiaggia, ordini e il ristorante ti porta il pranzo direttamente all'ombrellone. Certo che si poteva mangiare anche prima.
Il provvedimento voluto da Renato Brunetta elimina da subito l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di tenere in lavoro agile almeno il 50 per cento dei dipendenti. Questo significa che dal giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta del provvedimento (probabilmente lunedì 3 maggio), i capi degli uffici potranno richiamare al lavoro in presenza tutti i dipendenti di cui riterranno di aver bisogno. Il “ritorno in ufficio” è stato salutato con «soddisfazione» dallo stesso Brunetta. «La Pa - ha spiegato - torna alla normalità, a dare precedenza alle famiglie e alle imprese uscendo dai vincoli della pandemia». Tale decisione, hanno fatto sapere dal ministero della Pubblica amministrazione, è stata presa in pieno accordo con il Cts, il Comitato tecnico scientifico.
Il rientro in ufficio, insomma, dovrà avvenire in sicurezza, con il rispetto delle distanze e con tutti i dispositivi di protezione individuale. Lo smart working potrà comunque essere concesso fino alla fine di quest’anno, in modalità semplificata. Però, per poterlo concedere, i dirigenti dovranno garantire che l’erogazione dei servizi avvenga con «regolarità ed efficienza», nonché «nel rigoroso rispetto dei tempi». Anche sul lavoro agile a regime ci sono delle novità. Le amministrazioni, prevede la legge attuale, devono preparare i cosiddetti Pola, i piano organizzativi del lavoro agile. I Pola devono dire quali attività possono essere svolte da remoto e quali no. Il 60% del personale che svolge quelle “smartabili” deve lavorare da remoto. Questa percentuale nel decreto approvato ieri viene ridotta al 15%. Non solo. Nel prossimo decreto sulle semplificazioni, potrebbero arrivare nuove modifiche. I Pola dovrebbero cambiare nome ed essere trasformati in piani di “reingegnerizzazione” delle procedure di erogazione dei servizi dei singoli uffici e la percentuale minima del 15% potrebbe alla fine sparire.
Dato che l’erogazione dei servizi deve avvenire con «regolarità ed efficienza», cambia na sega.
Un cazzo facevano, un cazzo faranno
Ieri 497K dosi (dati non definitivi) grazie a faizer che ha consegnato un botto di roba