si tratta di una dipendenza da sostanze, se non cogli la differenza tra le due cose alzo le mani :boh2:
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si tratta di una dipendenza da sostanze, se non cogli la differenza tra le due cose alzo le mani :boh2:
Siamo così sicuri? :trollface:
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Si, ma c'è da dire che ai fini della tracciatura (che col 30% della popolazione ancora scoperta può ancora essere importante) e soprattutto del monitoraggio delle varianti in circolo, l'idea che ci stiamo perdendo il 90% dei positivi non sembra esattamente esaltante.
Si, figlio piccolo anche lui.
Mai visto dal vivo tra l'altro, che poi con la pandemia di mezzo non è più tornato.
Ha detto che fino a quando non lo costringeranno a vaccinarsi per poter lavorare "resisterà".
A cosa stracazzo debba resistere lo sa solo lui.
Ti capisco... ho persone care che rischiano più di mio cugino e che non si sono vaccinate per paura e per cagate.
Ho una zia di secondo grado over 80 convinta a non vaccinarsi dal figlio fricchettone vegan new age. Speriamo in bene, ma dovesse andar male se qualche parente andrà lì a smontargli i denti a cazzotti non sarò certo io a dirgli poverino.
Purtroppo la sensazione è di totale impotenza.
Totale proprio.
Non è neanche questione di vicinanza alla persona vittima delle fake, perchè non è di te che non si fida ma del sistema.
E te puoi essergli la persona più vicina e legata del mondo, ma non la convincerai mai che i dati di ISS sono giusti, che l'OMS non è sul libro paga di Pfizer e che le compagnie farmaceutiche che muovono i fili del mondo per venderci i vaccini sono le stesse che ci venderebbero anche le cure, se le avessero (quindi non si capisce bene perchè in un caso sono avidi figli di puttana seguaci del profitto, mentre nel secondo caso no).
Io sono ancora convinto che presi al momento giusto si sia ancora in tempo... poi no... poi diventa complicato.
Bah.
- - - Aggiornato - - -
E nessuno ha ancora messo in mezzo il cancro.
Dagli tempo :sisi:
Ok, qualche numero
https://www.today.it/attualita/green...-problema.htmlCitazione:
Green pass al lavoro: abbiamo un problema
Venerdì 15 ottobre entra in vigore l'obbligo, ma riusciremo a garantire i tamponi a tutti?
Antonio Piccirilli
11 ottobre 2021 12:36
Quanti sono i lavoratori non vaccinati? Difficile dirlo con certezza. Tra gli 8,4 milioni di italiani over 12 che non hanno fatto nemmeno una dose, "ci sono 4-5 milioni" di persone "in età lavorativa" fa notare oggi Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe. E quando il green pass diventerà obbligatorio garantire tamponi per tutti potrebbe essere un problema. Secondo gli ultimi dati del governo nella fascia di età 30-59 anni ci sono più di 4,5 milioni di non vaccinati. A cui si ne aggiungono altri 900mila tra i ventenni.
Non tutti i non vaccinati sono per forza di cose anche lavoratori, su questo non ci sono dubbi, ma la percentuale di dipendenti non immunizzati potrebbe non essere così marginale. Il 25 settembre scorso, il centro studi della Cgia ha diffuso una stima secondo cui (a quella data) i dipendenti del settore privato non vaccinati erano 3,7 milioni. Da allora il totale dei nuovi vaccinati è aumentato di circa un milione di persone in tutte le fasce di età.
https://citynews-today.stgy.ovh/~med...centuali-3.png
Prendendo per buone la stima della Cgia si può comunque presuppore che tra privato e pubblico ci siano ancora milioni di lavoratori senza vaccino. A meno che nei prossimi giorni non si verifichi un'impennata delle somministrazioni, fa notare Cartabellotta, ci troveremmo a dover fare "12-15 milioni di tamponi a settimana e questo non sarebbe proprio fattibile perché non abbiamo questa capacità produttiva".
Il green pass al lavoro e il problema dei tamponi
Per ottenere il green pass i lavoratori non vaccinati hanno in effetti solo due alternative: a) esibire un documento che dimostri di aver superato l'infezione da Sars-Cov-2; b) un tampone negativo. Nel primo caso la durata della carta verde sarà di 6 mesi (estesa a 12 per chi ha fatto una dose di vaccino), nel secondo di 48 ore per il test antigenico rapido e 72 per il molecolare. Il che vuol dire che un lavoratore senza vaccino dovrà fare 2-3 tamponi a settimana per lavorare.
Un problema anche economico visto che i tamponi antigenici, benché venduti a prezzo calmierato, hanno comunque un costo di 15 euro. Ma le nostre strutture sanitarie (farmacie comprese) saranno in grado di garantire test a tutti? La scorsa settimana in Italia sono stati effettuati circa 1,9 milioni di tamponi (antigenici e molecolari). Se anche le stime di Cartabellotta (12-15 milioni di test a settimana) dovessero rivelarsi esagerate, è forte il sospetto che la nostra capacità di testare tutti i lavoratori possa rivelarsi insufficiente.
I tamponi rapidi saranno validi per 72 ore? (Per adesso no)
Per questo una delle ipotesi delle ultime ore è quella di estendere ad almeno 72 ore la durata dei tamponi rapidi. "Di fatto la validità del tampone molecolare è già stata estesa a 72 ore - dice il presidente di Gimbe - però ha dei costi molto superiori rispetto a quello antigenico e i tempi di risposta non sono immediati. Il problema reale è che le 48 ore fissate per il tampone rapido rappresentano un ragionevole compromesso che sta a metà tra politica, esigenze sociali, scienza e la reale affidabilità del tampone che in altri Paesi d'Europa viene richiesto ogni 24 ore. Più ci si allontana dal momento in cui viene effettuato il tampone più aumenta la possibilità di contagio".
Ieri sera il ministro della Salute Speranza ha escluso cambiamenti dell'ultima ora. Il green pass a 72 ore? "Penso che per ora dobbiamo lasciarlo così com'è e poi valutare se adattarlo" ha detto il ministro. Che dunque non esclude cambiamenti in corsa. D'altra parte gli stessi industriali spingono per trovare una soluzione di compromesso. E intanto la data del 15 ottobre, giorno in cui entrerà in vigore l'obbligo, è sempre più vicina. Per il lavoratore che va in sede senza green pass le multe variano da 600 a 1.500 euro, mentre il datore di lavoro che non controlla rischia una sanzione da 400 a mille euro.
il fatto è che, al solito, si sta affrontando il problema dei tamponi dal verso sbagliato :sisi: se non ci sono i tamponi per tutti i novax, è un problema dei novax :sisi: non è aumentando il numero dei tamponi disponibili o trovando un modo per fargliene fare di meno che il problema di risolve :nono: anzi, a voler stringere la corda, sarebbe quasi da diminuire il numero dei temponi disponibili o arrivare a far si che, anche i tamponi rapidi, siano fatti su prescrizione medica a fronte di un potenziale rischio di contagio della persona :sisi:
bisogna stringera la corda, non allenarla, con questa cosa del vaccino :sisi:
Problema controlli risolto:
Basta controllare a campione solo chi si sa che ha già il greenpass e i restanti lavoratori novax possono continuare a produrre senza problemi per l'azienda :fag:Citazione:
Laddove risultasse complicata se non impossibile una verifica ordinata senza perdite di tempo, il controllo potrà essere fatto a campione e in maniera random sul personale in misura non inferiore al 30-35% di quello presente in servizio. Significa che ogni giorno un lavoratore su tre a rotazione casuale verrà comunque controllato.
Non è ereditaria, eh. Cominci di tua volontà, ben sapendo che comporta rischi di una mezza enciclopedia di malattie.
La gente è sempre intelligentissima col culo degli altri. Mi sono appena beccato una filippica sui vaccini da uno che ci ha messo venti minuti a fare 500 metri a piedi, ed è arrivato trafelato e sudato come dopo una maratona, un maiale da 150 kg che quando fanno i convegni devono preparargli una sedia speciale dove appoggiare il suo culone abnorme. Un altro si vaccina da anni, da ben prima della pandemia, contro tutte le malattie esistenti, compresa la polmonite (manco sapevo esistesse il vaccino), e poi fuma due pacchetti di Marlboro al giorno. Ha gli incisivi marroncini e l'hanno già preso per i capelli una volta con il battito a 25, gira con l'holter più spesso che senza, ma coi vaccini deve pensare di scoppiare di salute.
Siamo sempre bravissimi a comprendere le cazzate che fanno gli altri.
Minchia ci sono ricascato :bua:
:fag:
Domanda.
Se sono tenuto a controllare solo 1/3 dei lavoratori, sulla base di cosa posso essere considerato responsabile (e quindi devo pagare la multa) se uno di quelli non controllati non risultasse in regola in una ispezione? :mah:
Immagino ci debba essere una rotazione tra i controllati... se ci si mette d'accordo, con un tampone a settimana se la cavano tutti e bon.
Intanto Casalino ha fatto uscire la bozza del DPCM. Ah no, non c'è più Casalino :jfs3:
https://www.ansa.it/sito/notizie/pol...703ebe3e6.html
No, spe.
Se devo controllare tutti sono responsabile di tutti.
Se è sufficiente che ne controlli uno su tre, come faccio ad essere considerato responsabile se tra i due mancanti c'è un "rosso"?
Se dimostro di aver controllato 1/3 dei dipendenti con i giusti criteri (immagino rotazione, immagino solo se davvero non posso controllare tutti ecc... ) sono in regola.
Altrimenti non ha senso.
:asd:
Alla fin fine sembra che questo pacchetto SW per la verifica automatizzata ci sarà anche nel privato, no?
Ma mi sfugge come si possa conciliare il discorso del chiederlo anche 48 ore prima, col tampone. :mah:
Ma poi questo SW quando dovrebbero integrarlo con i sistemi di rilevamento delle presenze, nei due giorni che mancano all'entrata in vigore dell'obbligo?
:popcorn: