Senza trucco e filtri avresti difficoltà a distinguerla da Salvini
Visualizzazione Stampabile
Due cose:
- oggi ho dormito...devo lavorare e quindi non posso rimanere mezzo rincoglionito per il resto della giornata (devo capire poi se rinviano o come gestiscono le due udienze della settimana).
- la religione è sempre stata utilizzata per fare politica, oggi c'è salvini, ieri c'era il "non abbiate paura", l'incoronazione di carlo magno dal papa...e via discorrendo...
Bella e brava :snob:.
Orologio, guardatelo e meditaci sopra finché sei ancora a piede libero :snob:.
https://youtu.be/WP-jBvw5mD4
giusto, c'è sempre bisogno di lavapavimenti
Togliete Twitter a Trump :asd:.
https://scontent-fco1-1.xx.fbcdn.net...6a&oe=5EA70A3A
ma che cazzo fa trump ********* :facepalm:
- - - Aggiornato - - -
finalmente è tornato anche l'altro coglione, ne sentivamo davvero la necessità in questo periodo.Citazione:
"La via d'uscita da questa crisi non può essere come quella del 2008, quando si è preferito salvare le banche a discapito del popolo. E' arrivato il momento di mettere l'uomo al centro e non più il mercato del lavoro". Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo, aggiungendo: "Per fare ciò si deve garantire a tutti i cittadini lo stesso livello di partenza: un reddito di base universale, per diritto di nascita, destinato a tutti, dai più poveri ai più ricchi".
:rotfl:
:rotfl:
:bua:
In giro mi pare si dia per certo il prolungamento fino al 18.... poi si vedrà :sisi:Citazione:
Coronavirus, quando si potrà riaprire: parla Brusaferro
Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità avverte: l'infezione "non scomparirà in tempi brevi"
“Arriviamo fino a Pasqua e poi guardiamo i dati per stabilire come procedere. Va vista l’evoluzione dell’epidemia”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro, in un’intervista a Repubblica, ha spiegato quando potranno essere rivisti i decreti disposti dal governo per l’emergenza coronavirus.
“Assistiamo ad un appiattimento della curva, non ci sono ancora segnali di discesa ma va meglio. Le importanti misure che sono state adottate stanno mostrando i loro effetti”, ha detto.
Per poter avere un miglioramento, ha spiegato l’esperto, “dobbiamo osservare un aumento quotidiano dei casi inferiore a quello delle 24 ore precedenti per alcuni giorni consecutivi. Il numero delle nuove infezioni si deve quindi ridurre significativamente. Per ottenere questo trend bisogna rispettare le misure del governo e fare anche molta attenzione all’isolamento dei positivi o dei loro contatti stretti”.
Riguardo alle riaperture di scuole, aziende e ristoranti, Brusaferro ha affermato che “il problema è capire quali forme di apertura garantiscono che la curva non ritorni a crescere”.
“Certamente – ha continuato – le riaperture avverranno in modo graduale e dovremo organizzarci per essere capaci di intercettare rapidamente eventuali nuove persone positive. Stiamo anche valutando un’idea degli inglesi, quella dello ‘stop and go’. Prevede di aprire per un certo periodo e poi chiudere di nuovo”. Si sta inoltre pensando alla possibilità di tenere a casa isolati “anziani e malati fragili”.
“Credo che questa infezione globale non scomparirà in tempi brevi. Ci costringerà quindi ad immaginare un futuro diverso, almeno finché non arriverà un vaccino oppure un farmaco efficace contro il coronavirus”, ha avvertito il presidente dell’Iss.
“Dovremo trovare un modo nuovo in cui fare le cose che ci piacciono. Penso ad attività come ascoltare un concerto o socializzare. Andranno fatte in una forma che ci aiuti a non far ripartire l’infezione. Ci vuole creatività. È un viaggio di esplorazione – ha concluso – che stiamo facendo tutti assieme: dobbiamo immaginare un futuro nel quale proteggere i più fragili sacrificandoci un po’ e trovando nuovi punti di equilibrio”.
Citazione:
Roberto Burioni, ospite di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’, oltre a fare il punto della situazione ha portato buone notizie sul fronte farmaci. “Buone notizie stanno arrivando anche dal campo dei farmaci – ha detto -. C’è un farmaco che viene utilizzato come antiinfiammatorio in malattie come l’artite e che sembra essere efficace e i dati sono abbastanza promettenti”.
Plaquenil, il farmaco ‘sorpresa’
“C’è poi una sorpresa strana di un farmaco degli anni Cinquanta e che si usava per la malaria, che si chiama Plaquenil, che fu valutato nel 2005 come molto efficace per inibire la replicazione del coronavirus della Sars. La cosa passò nel dimenticatoio. Ora si è provato a usarlo clinicamente e a sperimentarlo. Ci sono diversi studi in atto, lo abbiamo fatto anche noi al San Raffaele”, ha spiegato il virologo.
“Per bloccare il virus bisogna usare il Plaquenil prima e dopo l’infezione – spiega Burioni -. Chiaramente questo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza: i dati che abbiamo ottenuto suggeriscono che una sperimentazione clinica di questo farmaco dovrebbe essere svolta somministrando il farmaco non solo quando il paziente sta già male, ma già prima dell’infezione agli individui che sono a maggior rischio”.
“Non correte a comprare il Plaquenil e non assumetelo di testa vostra: mentre l’efficacia non è ancora certa, gli effetti collaterali del farmaco sono comunque possibili. In ogni caso, però, se uno studio clinico riuscisse a confermare che il Plaquenil è utile nel modo in cui questo studio suggerisce, ovvero associando profilassi e terapia, avremmo fatto un passo verso il ridimensionamento di questo virus. Un passo che, per esempio, potrebbe rappresentare una protezione in più per tutti i colleghi in primissima linea nella gestione clinica de pazienti infetti. Quanto grande sarà questo passo non possiamo saperlo, ma è di questi passi che è fatto il ritorno alla vita normale“.
Diagnostica: test in 15 minuti
“Sembra sia stato fatto un passo avanti nella diagnostica. Un’azienda statunitense serissima ha annunciato di avere a disposizione un test che viene fatto in 15 minuti”.
Utilizzo del plasma dai guariti
Un’altra notizia molto buona è legata a uno studio relativo all’utilizzo del plasma dei guariti che può migliorare le condizioni di chi sta male.
Il virologo ha spiegato che “prendere il sangue dai guariti non è semplice, ma significa che gli anticorpi dei guariti possono avere un effetto benefico: gli anticorpi monoclonali si possono produrre artificialmente e se il dato è confermato tra un anno e qualcosa avremo anticorpi monoclonali da somministrare. Inoltre, se il plasma ha effetto benefico e il dato è confermato, chi ha gli anticorpi avrebbe un certo grado di protezione“.