Alcune si sono attrezzate coi DPI (che è diverso da stabilire per legge le distanze, fare turni eccetera), altre hanno fatto il cazzo che volevano perché sappiamo tutti che di controlli non ce n'è stati. C'è la differenza tra tenere aperto perché è consentito ma senza direttive stringenti, e farlo con direttive specifiche che in teoria dovresti rispettare. Se guardi online trovi interviste ad aziende che han tenuto aperto in queste settimane eh, pure la Ferrari ha tenuto aperto e si è attrezzata ma ha stabilito un suo protocollo interno, non c'era il regolamento, hanno semplicemente stabilito da sé cosa considerare sicuro e cosa no.
Inizialmente, tutto sommato, credo che ci sarebbero dei buoni flussi. Fosse anche solo perché la gente ne ha pieno il cazzo di stare in casa e vuole tornare a fare le cose che faceva prima. Questo per un mesetto o due, un po' come c'è stata la botta delle maxispese iniziali che non erano tutte per l'Apocalisse ma di gente che voleva fare masterchef in casa; poi subentra il problema denaro, perché gira che rigira siamo sempre lì, il mercato interno te lo scordi se la gente non ha soldi per mangiare. Ed i soldi per mangiare la gente se li scorda se non la fai lavorare.E secondo te se aprissero tutto, vedresti la stessa mole di clienti che c'era prima nei negozi?
Il problema è poter entrare massimo in X per volta?
Poi voglio capire l'ingresso contingentato a una persona applicato una tantum al negozio dove le persone entrano e provano vestiti così come al negozietto che vende cover per i telefoni, per dirne una.
Sì però mezzo grammo di elasticità mentale, se cito parrucchieri, tatuatori ed estetisti a chi potrò mai riferirmi coi DPI monouso?I parrucchieri che lavorano con "standard" sanitari e DPI monouso dove li hai mai visti?
Su marte?
Non so da te ma nel paesino dove abito ci sono due parrucchieri cinesi, quindi ad immaginario collettivo il low cost del low cost, che da sempre lavano il rasoio elettrico tra un cliente e l'altro. Non credo che fargli mettere guanti e mascherina da tenere cambiati durante il giorno sia così impossibile, ma magari mi sbaglio. No perché sempre nel mondo fatato a cinque stelle pare che sia più semplice far stare a 132 centimetri di distanza due operai piuttosto che far usare i guanti a un parrucchiere o una commessa.
Ma guarda che non troverai un mio post dove contesto la chiusura iniziale, era da farsi. Il mio errore è stato essere così coglione da pensare che assieme allo "state a casa" ad oltranza si stesse già lavorando da principio ad un piano per la riapertura, visto e considerato che fino a prova contraria, non è stato colpito tutto il paese, ma il contagio si è concentrato molto prima in una sola regione, poi in un altro paio. Quindi dal momento in cui blindi tutto e vieti gli spostamenti non c'è più la scusa che si stava pensando ad ogni singola regione d'Italia, o sbaglio?Ed anche qui: non avessero chiuso nulla, secondo te avresti continuato a vedere ristoranti, bar e parrucchieri belli pieni come prima?
Sono entrati in crisi anche in Svezia, per quel che so, perchè se la situazione diventa preoccupante e cominci ad avere paura, non hai bisogno che un governo ti dica di non andare lì o là, a limitare le uscite inutili lo fai da solo.
Quindi la chiusura iniziale ci stava. Quella ad oltranza senza prevedere il minimo sostegno alle attività che hai chiuso di forza, no, e il denaro a queste attività non è arrivato.
Non che ci fosse molta scelta eh, se vuoi tenerle in piedi servono soldi che in una situazione così devono arrivare dallo stato, che è praticamente quello che si sta facendo in tutto il mondo tranne che da noi perché si vive nel perenne spauracchio di debito e deficit.
No, stai mentendo. L'ho visto in diretta quindi non venirmi a dire puttanate. La giornalista ha specificamente detto che ci sono molte famiglie per cui il congedo parentale ed il bonus babysitter non bastano (o per cui proprio non servono a priori, tipo genitori single) e chiesto cosa contavano di fare.Ha risposto a queste cose.
Giuseppi ha tergiversato su ciò di cui non importava a nessuno, la bellissima riapertura di Settembre, ma non ha detto niente su cosa nell'immediato contano di fare per chi il 4 Maggio riprende, se non di rimanere sintonizzati.
Altrimenti postami la sua esplicativa risposta.
L'automotive era già in crisi. Per i cazzi suoi da un pezzo, ma già il fermo della Cina a fine 2019 aveva dato una discreta mazzata alla produzione, non arrivavano le parti.Senza chiusure la gente avrebbe comprato tonnellate di automobili, con lo spettro di una recessione mondiale?
Il turismo?
Il turismo avrebbe continuano a fatturare a pacchi senza la chiusura?
Migliaia e migliaia di persone che dall'estero sarebbero venute a riempire le nostre spiagge, i nostri alberghi ed i nostri ristoranti?
Bel film.
Noto con piacere che non hai colto quello che ho detto: queste aziende nell'automotive che lasceranno a casa decine di migliaia di dipendenti, tendenzialmente operai, come contano di gestirle? Prendersi sul groppone altri N-mila cassaintegrati e Naspi e lasciar l'azienda lì a marcire per farla comprare da qualche gruppo estero per due soldi? Così, giusto per farcelo picchiare in culo su entrambi i fronti, visto che si parla mediamente di operai specializzati da una parte, e di impianti discretamente tecnologici dall'altra.
Lo dico perchè gli impianti che si usano nell'automotive sono PROPRIO di quelli che puoi riconvertire alla grande per fare molte altre lavorazioni. Cosa che, sai, si poteva fare fin da principio invece che produrre millemila scatole mobili che rimarranno lì invendute.
Cosa in cui, forse, lo stato doveva metterci anche del suo. Perchè i casi sono due, o fai come la Germania che tiene in vita "la compagnia di bandiera" picchiandoci dentro i miliardi, oppure fai fruttare la manodopera e gli impianti che in una situazione come quella in cui siamo potevano contribuire concretamente, pensa un po', preservando il posto di lavoro di chi ci lavora dentro e persino producendo roba che puoi vendere per davvero, visto che come giustamente dici tu, chi ti compra il nuovo modello di PincopalloBrumBrum all'ombra di una nuova recessione mondiale?
Ora mi aspetto una critica tipo "sì però l'ingerenza dello stato in una compagnia" che anticipo dicendo che si sono scavalcati dall'oggi al domani una decina di principi fondamentali sanciti dalla costituzione in nome dell'emergenza, quindi forseforse rendere temporaneamente (o forevah) parastatale un'azienda strategica non era poi così immorale come idea.
Mentre per il turismo, tough luck, è uno di quei settori che tieni in piedi se lo stato ci mette i soldi. Che di nuovo, altrove si fa, qui no. Ma se a maggio-giugno hai ancora tutto il centro-sud Italia che viaggia praticamente a 0 contagi conclamati, va valutata la possibilità di permettere degli spostamenti e adottare misure perché qualcosa sia fattibile. Incentivare il turismo interno. Certo anche questo è più fattibile se *rullo di tamburi* la gente ha i soldi per farsela, una vacanza, e se chi lavora nel turismo (notoriamente con una testa più secolarizzata dello scroto di Matusalemme e con le capacità di adattamento di un blocco di piombo) è disposto ad entrare nell'ottica che è meglio portarsi qualcosa piuttosto che niente, ed è disposta a rivedere le proprie politiche, da tanti punti di vista - prezzi, organizzazione del lavoro, gestione sia del personale che dei clienti, eccetera.
Se poi mi stai lasciando intendere che appellarsi al senso di responsabilità di chi piazza abusivamente le strutture a tre metri dal mare ed esiste solo grazie a condoni, mazzette, lavoro nero e norme sanitarie mai pervenute perché cumpà qua si fa cusì, beh lo stai dicendo tu, non io![]()