Intanto é partito l'allarme app tra i soliti social-ritardati :
daje covid
Un po' come il reato di sequestro di persona che impedisce ai poliziotti di arrestare i criminali, l'eccesso di velocità che impedisce di inseguirli ecc.
Tra l'altro non eri tu che volevi la logica dietro all'applicazione delle regole? Se la ratio alla base del divieto di far messa era impedire i contagi dovuti al prolungato assembramento di fedeli in un luogo chiuso, che senso aveva aspettare la fine della funzione prima di interromperla? In quel caso sì che sarebbe stata cieca applicazione della norma fine a sé stessa.
https://www.medicalfacts.it/2020/05/...i-coronavirus/Coronavirus: buoni risultati sull’utilizzo del Remdesivir come farmaco anti-coronavirus
25 Maggio 2020 Roberto Burioni
Il New England Journal of Medicine ha pubblicato uno studio controllato e randomizzato sulla sperimentazione di un farmaco per curare il COVID-19. Ecco i risultati.
Finalmente una buona notizia sui farmaci anti-coronavirus. È stato appena pubblicato uno studio controllato e randomizzato per valutare l’efficacia del remdesivir, un farmaco antivirale, e la sperimentazione ha dato buoni risultati.
Due considerazioni: la prima è che questo inizia a essere un dato rilevante e non più tanto preliminare. Lo studio non è stato condotto – come altri – semplicemente somministrando il farmaco a malati e osservando il loro decorso. Sono stati selezionati mille pazienti con caratteristiche cliniche simili, sono stati assegnati a caso al gruppo che ha ricevuto il farmaco o a quello che ha ricevuto il placebo (quindi niente), e alla fine sono stati valutati i risultati, comparando i due gruppi.
Così si fanno gli studi seri e affidabili: non somministrando qualcosa a 10 pazienti e dicendo: «La mortalità è zero». Ci vuole il gruppo di controllo. Nei prossimi giorni, su Medical Facts, vi parlerò proprio di come avviene la valutazione dell’efficacia dei farmaci, quando eseguita in maniera rigorosa, perché è un argomento molto interessante.
Dati molto importanti
La seconda considerazione è che a un occhio inesperto il risultato può sembrare poco importante: i pazienti trattati con il farmaco non sono miracolosamente guariti in un’ora, come si legge per qualche magica pozione riportata dai giornali. Sono guariti prima (11 giorni invece che 14) e sono morti di meno (7% invece che 12%). Come ho detto sopra, sembra poco, invece è tantissimo. La vittoria contro l’AIDS non è stata ottenuta con un singolo farmaco magico ed efficacissimo, ma con l’uso combinato di farmaci antivirali che, utilizzati insieme, hanno dato al virus un colpo mortale.
Leggo una vaghissima stoccatina ad un certo medico di Modena
Notizia di questi giorni: qui nel lazio è partita l'ondata de "Il Lazio dice no alla terapia col plasma" (quando aveva semplicemente bocciato una proposta in consiglio regionale di quel fenomeno di Barillari, che ha appena fondato una "nuova realtà politica" insieme alla Cunial... tanto per capire il livello )
Quindi ovviamente valanga social di indignazione perchè il lazio si è piegato a big pharma.
Per rispondere a tutto questo, il direttore dello Spellanzani ha fatto un video in cui dice che è da Aprile che nel lazio si sta sperimentando la cosa ed è stata già approntata una banca del plasma per essere pronti nel caso arrivasse il via libera definitivo dallo studio promosso da aifa e ISS.
Primo commento sotto il video: "Ma se il dottor De Donno di Pavia ha già detto che è efficace, perchè aspettare!!!!"
E sotto tutti i vari "eh, ma il PD, gli interessi delle società farmaceutiche, perchè vogliono venderlo loro!!!!"
Non ce la posso fare.
Ieri sono andato a camminare in cima ad un monte, oltre 1500 metri, poi a metà pomeriggio andiamo a prendere un caffè in un bar/rifugio con tutti i tavoli all'aperto. Dopo un po' arriva un tizio con la sua tazzina, si siede a due o tre metri da noi e comincia a bersi in pace il suo caffè. Subito viene raggiunto da figlio e moglie paranoica, anche chiavabile per la verità (sarà l'unico motivo per cui il povero tizio sopporta questo essere subnormale), che gli monta su un quarantotto perché si è seduto in questo posto dove la gente (noi) non si mette la mascherina. Lui manco la caga, le borbotta qualcosa per convincerla di farsi i cazzi suoi ma lei continua ad imprecare che sostanzialmente se ne sbatte se lui creperà perché ha respirato l'aria di montagna piena dei nostri virus, ma quello che le importa è che "poi contamini noi! Siamo noi che veniamo contaminati da te!". Poi ragequitta e si allontana col figlio, andando a sedersi una ventina di metri più in là per terra come una zingara.
Noi finiamo di bere le nostre cose, il marito si inventa qualche altra attività inutile pur di stare ancora qualche minuto lontano dalla ritardata, poi suo malgrado la raggiunge, mentre lei tira fuori dalla borsa un barattolo gigantesco di nutella, mai visto niente del genere, sarà stato almeno due o tre chili, e si appresta a curare adeguatamente la salute del figlio riempiendolo di quel toccasana.
Alla sera ho sentito le statistiche sulla crescita vertiginosa di molte cause di morte diverse dal covid 19, negli ultimi tempi, perché altri malati di mente come questa tizia non vanno all'ospedale nemmeno se hanno un attacco cardiaco
Non lo possono fare di iniziativa a cazzo ovviamente, ma se è per far rispettare un'altra legge allora sì; viene meno l'antigiuridicità.
Altrimenti per lo stesso motivo non potrebbero sparare a nessuno (salvo che per legittima difesa), non potrebbero arrestare (sarebbe un sequestro di persona), ecc.