zio consigli per andare a votare?
l'app Immuni in tasca bella attiva?
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io direi prima di andare da un paio di puttanoni per schiarirsi un pò le idee
Conosco un CC che ha avuto il covid all'inizio, primi di marzo tipo.
E' stato male ma non malissimo: threat level, a un certo punto lo hanno ricoverato, ma non in TI, no intubato ecc., era sotto osservazione e dopo 4 giorni l'hanno dimesso.
Insomma caso serio, da attenzionare, ma non grave.
Bene è rimasto KO fino a tutto luglio e rientrato al lavoro a fine agosto.
Penso che non si debba fare terrorismo psicologico, bisogna fare attenzione ma non vivere nel terrore; d'altro canto però penso che ci sia troppa poca consapevolezza sui reali pericoli del virus, tutti guardano solo il numero dei morti che non è altissimo magari, ma non è neanche tutto lì: anche se sopravvivi, in molti casi è una malattia dannatamente seria.
Un mio amico vive da solo, ha passato la malattia chiuso in casa con sintomi per 3 settimane.
A due mesi dalla guarigione patisce ancora conseguenze fisiche e psicologiche
ANdato stamattina alle 9.40, età media degli elettori: over 70
se putacaso fossi infetto avrei fatto una strage![]()
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seggi semideserti stamattina da me
ieri parlavo con un'amica che prende gli autobus per andare al lavoro che mi diceva che sono sempre strapieni altrochè numero ridottodiceva che le targhette che ogni autobus aveva vicino al conducente che indicava il numero di posti a sedere/in piedi ecc, sono state tutte rimosse e sostituite con dei fogli/cartelli dove "stranamente" il numero massimo è aumentato e il numero ridotto che c'è ora causa covid è lo stesso che c'era prima che indicava il numero massimo della capienza
fantastico
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Al mio seggio abbiamo uno strabiliante 14% di affluenza
da me nemmeno l'hanno scritto
vabbè sticazzi, mica c'è il quorum![]()
ma Mentana farà la maratona?
Maratonina di 10 minuti, il tempo di contare i voti
Ecco
La versione maschile della Sard0ni non matcherebbe niente su tinder
Invece è donna e ha molti ammiratori
Nel mentre impazza la propaganda martellante, dal "Corriere" ai telegiornali, volta ad orientare l'opinione pubblica contro un nuovo lockdown cercando di convincere lo sprovveduto di turno che la Svezia non abbia fatto un macello. E' noto che questo Paese ha scelto di non attuare un lockdown, e si è pertanto ritrovato con 580 morti per milione di abitanti mentre i vicini, che il lockdown lo hanno fatto, hanno avuto bilanci molto meno pesanti: 110 morti per milione in Danimarca, 61 in Finlandia, 49 in Norvegia. Questo mentre l'economia svedese ha comunque subito perdite di entità analoga a quelle del resto del Nord Europa - in altre parole, sacrificando le vite in nome dell'economia, non sono riusciti a salvare nemmeno quest'ultima, come del resto era prevedibile.
Si dà però il caso che al momento la Svezia registri numeri di contagi relativamente più bassi rispetto al macello in atto nell'Europa occidentale (circa 200-300 al giorno, su una popolazione di dieci milioni di abitanti) ed anche in parte di quella orientale. Di qui i propagandisti hanno tratto l'assunto: la Svezia è riuscita a raggiungere la famigerata immunità di gregge ed adesso è fuori pericolo, mentre i Paesi che hanno fatto il lockdown sono colpiti dalla seconda ondata. Peccato che sia ridicolo pensare che un Paese come la Svezia possa aver raggiunto l'immunità di gregge con 580 morti per milione di abitanti, quando Paesi che hanno avuto più vittime per milione (e dunque una maggior diffusione del virus), come il Belgio (857 vittime/milione), la Spagna (652 vittime/milione) od il Regno Unito (615 vittime/milione, per la verità più 700 per milione visto che ad agosto hanno tolto dal bilancio cinquemila morti avendo arbitrariamente deciso che se si muore dopo più di 28 gg non si deve essere contati) vedono i contagi risalire vertiginosamente. E questo per tacere di Paesi sudamericani come il Perù (949 vittime/milione), la Bolivia (648 vittime/milione) o l'Ecuador (627 vittime/milione), che a dispetto di una popolazione molto più giovane - che dovrebbe tradursi in una inferiore letalità del virus rispetto a Paesi europei come la Svezia - hanno avuto più vittime per milione di abitanti della Svezia e non mostrano segno di aver raggiunto l'immunità di gregge, continuando a contare centinaia (nel caso del Perù, migliaia) di nuovi casi ogni giorno.
L'altro particolare che i propagandisti evitano di menzionare è la situazione dei due Paesi direttamente confinanti con la Svezia: Norvegia e Finlandia. Questi due Paesi, a differenza del loro vicino, hanno attuato il lockdown in primavera; il loro bilancio delle vittime è di un ordine di grandezza inferiore rispetto alla Svezia; e... guarda un po', al momento il loro numero di nuovi casi giornalieri per milione di abitanti è in linea con quello della Svezia. Hanno raggiunto anche loro l'immunità di gregge con un decimo delle vittime della Svezia (e ancor meno rispetto ai Paesi menzionati sopra) oppure semplicemente il virus al momento non circola gran che nella penisola scandinava, e i pochi casi della Svezia non hanno niente a che fare con l'immunità di gregge?
Ho letto diversi commentatori, anche gente del settore, prendere come modello per il futuro la Svezia.
Perchè, a detta loro, i lockdown hanno fallito in quanto sono soluzioni per il breve periodo ma che poi non risolvono il problema (e lo stiamo vedendo con la seconda ondata di diversi Stati europei).
Non si parlava di immunità di gregge... credo che nessun esperto serio ne possa parlare per la Svezia nè per altri.
Si parlava proprio di approccio al problema: il lock è stato prezioso nel periodo immediato di crisi, ma ora bisogna imparare a convivere col problema e la via per convivere è quella lì.
Io trovo sempre un po discutibile prendere un modello qui o lì senza poi ragionare sul fatto che sia o meno applicabile ad un contesto diverso.
La Svezia ha una popolazione diversa, un senso civico diverso, abitudini sociali diverse, una densità ed un numero di contatti con l'esterno diversi... quello che funziona da loro (e dal confronto con i più immediati vicini, è da vedere se abbia realmente funzionato, tra l'altro) non significa che possa funzionare da noi.
Il che non vuol dire che al primo segnale di rischio si debba richiudere tutto... nessuno parla di richiudere tutto, ed a volte mi sembra che vengano creare apposta delle estremizzazioni per creare posizioni opposte che non esistono.
Ed ora mettiamo un Burioni, che manca da molto
Una immagine vale più di mille parole.
Questo grafico, preso dalla pagina Twitter di Carl Bergstrom, ordinario di biologia alla University of Washington, vi mostra quanta gente muore ogni giorno nel mondo per le diverse malattie infettive.
La sbarretta arancione in mezzo alle altre (cerchiata di rosso) vi indica quante persone morivano nel mondo ogni giorno di COVID-19 nel periodo 1 gennaio- 9 marzo 2020 (grazie a Giuseppe Torre che mi ha segnalato la data esatta). Quella in basso invece vi indica quante persone sono morte nel mondo al giorno per COVID-19 dal primo aprile al primo settembre 2020.
Spero che questo faccia capire a tutti la differenza che esiste tra i morti per malattie infettive endemiche nella popolazione e i morti dovuti a una pandemia causata da un virus contagiosissimo.
Teniamo alta la guardia: niente panico, distanza, mascherina e lavaggio mani. Ma neanche minimizzare. Come potete vedere, non è una semplice influenza.
PS: Ribadisco che il grafico è del prof. Carl Bergstrom, ordinario di Biologia alla University of Washington, di cui io mi fido. Se lo ritenete sbagliato, o poco chiaro, o insufficiente alla luce delle vostre conoscenze artigianali che naturalmente equivalgono alla laurea conseguita ad Harvard dal suddetto oppure non al livello delle vostre legittime aspettative (che derivano giustamente dal costoso abbonamento che pagate per leggere questa pagina) potete scrivere a lui, che vi sarà certamente grato per la lezione di comunicazione scientifica e di virologia.
Al contrario grazie a chi mi ha segnalato alcune frasi nel breve testo che potevano essere fraintese e che ho corretto per una migliore comprensione.
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