Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus - Pagina 3006

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Discussione: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

  1. #60101
    Senior Member L'avatar di Bicio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    ma visto il costante numero di morti alquanto alto, dopo tutti questi svariati mesi di pandemia, si sono riusciti a capire i motivi per cui queste persone si sono ammalate e poi sono morte? cioè dove hanno preso il virus principalmente, la causa principale dell'infezione se non proprio la causa, le possibili cause/situazioni

    mi spiego ancora meglio. Stanno morendo tante persone, tanti anziani forse. Si è fatta una sorta d'indagine statistica per capire quali sono le situazioni dove hanno potuto contrarre il virus?

    chessò, le situazioni che hanno creato il contagio del virus che poi hanno portato alla morte di tutte queste persone sono state: X% contatti con parenti, X% contatti al supermercato, X% contatti alle poste, X% contatti coi vicini, ecc

    oppure è così difficile riuscire a capire e a tracciare i contagi al punto che non si riesce a determinare quali siano le situazioni più a rischio?

    è che dopo tutti questi mesi di centinaia di morti al giorno, mi chiedo come mai non si riesca ad arginarli..Cioè se muoiono gli anziani tipo, dopo tutti questi mesi di avvertimenti e restrizioni, dove diavolo se lo prendono il virus? nelle case di riposo? perchè ormai dovrebbero far tutti quasi una vita di casa/spesa e basta, senza ricevere visite da parenti ecc quindi non capisco come mai abbiamo ancora dati così alti e che non ci sia modo di dire alla gente "oh guardate, che le cause principali di contagio sono queste, quindi EVITATELE PER LA MISERIA!!"

  2. #60102
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Per quello servirebbe un sistema di tracciamento che non crollasse come un castello di carte non appena i contagi diventano più di dieci al giorno.

    Sono state pubblicate delle statistiche in merito, secondo le quali il 90 % dei contagi avverrebbe... a casa. Mi piacerebbe tanto conoscere, però, quale sia la percentuale dei casi per cui non si sa dove il contagio sia avvenuto: ho l'impressione che questi siano la maggioranza, e che la maggior parte dei contagi ufficialmente risulti avvenire "in famiglia" per il semplice motivo che i parenti che vivono (o hanno comunque avuto contatti) con il positivo si sa chi sono, mentre è pressoché impossibile rintracciare gli sconosciuti che hanno viaggiato con lui sullo stesso autobus, quelli che hanno pranzato nello stesso ristorante, e così via.

  3. #60103
    Granny Member L'avatar di Maelström
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Si becca il virus chi frequenta bar e ristoranti ovvero tutti quei posti pubblici dove è consentito togliere la mascherina con la scusa di bere e mangiare.
    Poi torna a casa e lo attacca ai familiari ed eventuali amici e se trova quello che gli butta male saluta.

  4. #60104
    Senior Member L'avatar di Bicio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    quindi nelle zone rosse/arancioni i contagi diminuisconono perchè sono chiusi i bar/ristoranti?
    che anche li hai anche difficoltà a capirla questa cosa, anche vedendo che prima di natale eravamo tutti gialli, poi chiusi in casa, poi la scorsa settimana di nuovo tutti gialli..hai bar/ristoranti chiusi/aperti/chiusi e non puoi ben capire se sono loro la causa

    ma d'altra parte non credo che tutti questi morti che abbiamo fossero degli assidui frequentatori di bar/ristoranti cioè se sono anziani al massimo vedranno parenti/amici e questi qua si possono essere contagiati al lavoro o a scuola

    cioè togliendo la parte "social" della vita di tutti i giorni, i luoghi di contagio rimangono appunto scuola/lavoro e gli eventuali mezzi pubblici usati per andarci

  5. #60105
    Senior Member L'avatar di WhiteMason
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Maelström Visualizza Messaggio
    Si becca il virus chi frequenta bar e ristoranti ovvero tutti quei posti pubblici dove è consentito togliere la mascherina con la scusa di bere e mangiare.
    Poi torna a casa e lo attacca ai familiari ed eventuali amici e se trova quello che gli butta male saluta.
    Mi sembra un'ipotesi debole, uhm. Cioè, se fosse così, avrebbero già avuto modo di verificarlo con una certa semplicità, tamponando la famiglia etc...

    Se fosse così, sarebbe un messaggio da comunicare in maniera più trasparente, a mio avviso. Renderebbe la gente più coinvolta, più cosciente e magari un po' più attivamente prudente.

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  6. #60106
    Un istante è eterno! L'avatar di Skynight
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Esperimento interessante per capire la situazione attuale

    Un modello alternativo alle regioni a colori: l’Italia suddivisa in zone di rischio epidemiologico su base provinciale. E’ la proposta del dottor Paolo Spada dell’ospedale Humanitas, che ha realizzato un’ipotetica mappa (anche in versione interattiva) che prevede “aree rosse” territoriali stabilite secondo l’incidenza di contagio, la disponibilità di posti letto non occupati da pazienti Covid e la progressiva vaccinazione della popolazione locale. Affidandosi a questo studio ipotetico, oggi Piacenza si troverebbe in “zona rossa” – cioè in pieno lockdown – a differenza delle vicine città di Parma e Cremona in “verde”.

    A detta dell’esperto, la distinzione in base al contesto provinciale (e non più regionale) valorizzerebbe “il senso di responsabilità del cittadino”, in quanto permetterebbe ai territori più virtuosi e rispettosi di vedere prima i risultati del loro impegno. Così come, parallelamente, di “isolare” subito le province a maggiore rischio di diffusione del Covid.

    https://www.liberta.it/news/cronaca/...arda-la-mappa/

    I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano
    . Capitan Harlock

  7. #60107
    Senior Member L'avatar di squallwii
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    È stato credo già detto più volte che dividere per provincia provocherebbe troppo casino lato cittadino per capire cosa può fare fino a dove

  8. #60108
    Senior Member L'avatar di Bicio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Coronavirus, Ricciardi: «I colori non bastano più, serve un lockdown totale. Assurdo il permesso sulle seconde case». Le scuole? «Chiuse subito»
    17 Gennaio 2021 - 10:32

    Continua a invocare la chiusura totale il consulente del ministro della Salute. «I 500 italiani morti ogni giorni ci dicono che siamo nella terza ondata», ha spiegato Ricciardi, «bisognerà presto arrivare a vaccinare almeno 250mila persone»

    La divisione del Paese in colori è solo una perdita di tempo. Non ha dubbi il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro alla salute Roberto Speranza, sulla strategia più giusta da adottare in questo momento contro il Coronavirus. Parlando a La Stampa, il professore ordinario d’Igiene all’Università Cattolica ha indicato la strada del lockdown totale come unica possibilità per superare la nuova fase critica di contagi e decessi. «Serve severo e immediato, di tre o quattro settimane» ha detto, spiegando come lo stop generale potrebbe facilitare le vaccinazioni e proteggere la popolazione «dalla variante inglese, che altrimenti prenderebbe il sopravvento anche in Italia».

    «I morti ci dicono che siamo in piena terza ondata»

    La fase attuale di contagi descritta dal professor Ricciardi è in sostanza una piena terza ondata post-festività: «È già arrivata», ha detto, «i 475 morti di ieri sono quelli contagiati a Natale». Sui contagi, che ora sembrano più bassi rispetto ai picchi raggiunti nella prima e nella seconda ondata, Ricciardi concede il merito alle misure prenatalizie «che hanno impedito una crescita enorme dei contagi», ma mette in guardia su una curva che seppur stabile «continua a rimanere a un livello molto alto e a uccidere circa 500 italiani al giorno». Per non parlare dei tamponi. Il professore sostiene una mancata capacità di tracciamento che starebbe condizionando i numeri riportati dal bollettino nazionale giornaliero. «Per ogni caso accertato ce ne sono uno o due non rilevati. Il tracciamento è inadeguato e le Regioni sottovalutano l’importanza dei test».

    «Regole ancora troppo soft, il governo cerca di ammorbidire il clima»

    Alla luce di una situazione complessa, Ricciardi reputa «senza senso» il permesso di potersi recare nelle seconde case, definendo la misura alleggerita come «un tentativo» da parte del governo «di ammorbidire il clima di tensione e fatica». Stesso discorso per la riapertura delle scuole: «Anche questo è sconveniente, ogni attività di massa in questa fase va bloccata». Lockdown e scuole chiuse dunque la soluzione per il consulente di Speranza che ora reputa troppo poco severi anche i criteri per la classificazione in zona rossa. «Il sistema di colori è troppo soft e le regole delle zone rosse servono per rallentare l’epidemia ma non per abbatterla» ha spiegato, aggiungendo un riferimento al contro-dossier presentato dalla Lombardia.

    «Anche i numeri più recenti, che la Lombardia vorrebbe venissero tenuti in considerazione, sono in peggioramento» ha chiarito Ricciardi, spiegando come opporsi alle restrizioni più severe sia solo un modo per rimanere a rischio ancora per molto. «Se le regioni continueranno a vivere le zone rosse come stigma resteranno sul plateau per sempre», ha continuato, «quelle che sono state in zona rossa, come Toscana e Campania, sono migliorate e non vedo perché Lombardia, Provincia di Bolzano e Sicilia non debbano intraprendere lo stesso percorso».

    «Ottimista su Astrazeneca, con gli ultra 80enni la sfida sarà dura»

    Sul fronte del ritardo vaccini Ricciardi sembra essere tranquillo. La notizia del rallentamento di produzione da parte di Pfizer è considerata dal professore «una pausa che l’azienda riuscirà a recuperare entro pochi mesi», dovuta al potenziamento dello stabilimento in Belgio e alla costruzione di un nuovo impianto in Germania.

    E se Pfizer rallenta, la speranza sembra essere Astrazeneca, su cui Ricciardi dichiara di sentirsi ottimista. «Credo verrà approvato nella versione con due dosi piene che copre circa al 60%» ha spiegato il professore riguardo al via libera di Ema atteso per il 29 gennaio. «Se poi l’autorità italiana lo approvasse anche con la prima mezza dose più la seconda intera si arriverebbe
    circa al 90% e saremmo ancora più contenti» ha concluso.

    Il pericolo della variante inglese, secondo quanto spiegato dal professore, oltre al danno sui contagi potrebbe far allontanare l’obiettivo dell’immunità di gregge: «Nella situazione attuale basterà il 75% degli italiani vaccinati ed entro l’anno ci riusciremo. Con la variante inglese si salirebbe al 95% e questo è uno dei motivi per cui ora serve un lockdown», ha ribadito. Lo scenario da dover garantire in questa fase è quello di un piano vaccinale in grado di entrare a pieno regime e sostenere l’arrivo degli ultra 80enni. «Sono tanti e servirà molta organizzazione. Bisognerà vaccinare almeno 250mila persone al giorno», conclude Ricciardi.
    il fatto che si sia psicologicamente accettato l'aver centinaia e centinaia di morti al giorno, è alquanto preoccupante, soprattutto a livello istituzionale non siamo in guerra, non è l'inevitabile, c'è modo di arginare questa moria esagerata, però no, ormai è diventato un dato di poco conto che non viene neanche considerato come campanello d'allarme ai piani alti

  9. #60109
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Il "modo" cosa sarebbe?
    Tenere segregate milioni di persone per periodi variabili senza la minima assistenza?

    Comodo eh?

  10. #60110
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Bicio Visualizza Messaggio
    il fatto che si sia psicologicamente accettato l'aver centinaia e centinaia di morti al giorno, è alquanto preoccupante, soprattutto a livello istituzionale non siamo in guerra, non è l'inevitabile, c'è modo di arginare questa moria esagerata, però no, ormai è diventato un dato di poco conto che non viene neanche considerato come campanello d'allarme ai piani alti
    Già, e io lo trovo davvero squallido

  11. #60111
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Skynight Visualizza Messaggio
    A detta dell’esperto, la distinzione in base al contesto provinciale (e non più regionale) valorizzerebbe “il senso di responsabilità del cittadino”, in quanto permetterebbe ai territori più virtuosi e rispettosi di vedere prima i risultati del loro impegno. Così come, parallelamente, di “isolare” subito le province a maggiore rischio di diffusione del Covid.
    Già, non spingerebbe assolutamente le autorità provinciali a far carte false per schiarirsi ed a polemizzare ancor più col governo distorcendo i dati per dimostrare che loro non meritano la zona rossa, e non spingerebbe assolutamente il cittadino della provincia di Como a battere i piedini e strillare "PERCHE' NELLA PROVINCIA DI LECCO POSSONO FARE X E Y E IO NO?"

    Tutto sommato anche la divisione per province rischia di generalizzare troppo, sarebbe meglio applicare restrizioni per singoli Comuni, o perché no, per rioni. Anzi, per numeri civici, no, meglio ancora, per singoli appartamenti dei condomini. Del resto bisogna dare ad ogni ospedale in Italia la possibilità di scoppiare, e ad ogni Comune la possibilità di nembrizzarsi. Ricordate, curare è meglio che prevenire

  12. #60112
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Babomba però io non ho capito quale sarebbe la tua soluzione: lockdown duro uguale in tutta Italia a tempo indeterminato?

  13. #60113
    Senior Member L'avatar di Damon
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    La regola assurda di poter andare nelle seconde case anche fuori regione se la sono fatta per loro che hanno ville a destra e manca.
    Poi dice che uno si incazza
    Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)

  14. #60114
    Granny Member L'avatar di Maelström
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Propongo di fare un due tre stella con la polizia che conta e se quando si girano qualcuno si muove gli fanno la multa

  15. #60115
    Senior Member L'avatar di Lo Zio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Damon Visualizza Messaggio
    La regola assurda di poter andare nelle seconde case anche fuori regione se la sono fatta per loro che hanno ville a destra e manca.
    Poi dice che uno si incazza
    fammi capire, tu non hai almeno una casa al mare e una in montagna?

  16. #60116
    Granny Member L'avatar di Maelström
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Ma se dichiaro che dormo in macchina posso andare ovunque voglio?

  17. #60117

    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da lezard valeth Visualizza Messaggio
    Il "modo" cosa sarebbe?
    Tenere segregate milioni di persone per periodi variabili senza la minima assistenza?

    Comodo eh?
    Un bel modo per ridurre drasticamente il numero di morti sarebbe quello che le categorie a rischio se ne stessero il più possibile a casa.

  18. #60118
    Senior Member L'avatar di Lo Zio
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Borgo di Dio Visualizza Messaggio
    Un bel modo per ridurre drasticamente il numero di morti sarebbe quello che le categorie a rischio se ne stessero il più possibile a casa.
    ahhhhh uhhhhhhhh non puoiiiiiihhhh



  19. #60119
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus


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  20. #60120
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    Re: Non è SARS, non è MERS, non è Influenza A - Coronavirus

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Babomba però io non ho capito quale sarebbe la tua soluzione: lockdown duro uguale in tutta Italia a tempo indeterminato?
    Il locc duro è da maggio che non c'è più.

    Sarebbero sufficienti le attuali restrizioni da zona rossa (che non si avvicinano neanche lontanamente al locc duro), sì, uguali in tutta Italia - come si fa pressoché nel resto d'Europa, del resto - e non certo a tempo indeterminato, visto che la campagna vaccinale è in corso. Come ho detto in precedenza, una volta che si fosse vaccinato il 25 % più vulnerabile della popolazione si abbatterebbero i decessi e si dimezzerebbero i ricoveri in TI, ed a quel punto sarebbe possibile rilassare di molto le restrizioni.

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