Che roba interessante
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Shiva ProduzioniMi piace
2 h ·
In questi giorni non si sta parlando d’altro che di lui, Achille Lauro, la nuova risposta al machismo - e al maschilismo - che, spogliandosi delle sue vesti citando il San Francesco di Giotto prima, e omaggiando l’androginia di #DavidBowie poi, incanta, o meglio, stupisce il pubblico medio di Sanremo, ormai assuefatto alle solite narratività estetiche del gender.
Noi di Shiva, da sempre in prima linea per combattere gli stereotipi di genere e ribaltare il sistema patriarcale maschilista, non possiamo che sostenere chi, come Achille Lauro, approfitta della visibilità di un palco come quello dell’Ariston per lanciare messaggi del genere (e sul genere), provocando una sincope nei maschi cisgender ed eterosessuali attempati e non, che non perdono occasione per ribadire la loro fragile mascolinità.
Con l’ultima esibizione, poi, nei panni di Ziggy Stardust, Achille Lauro reinterpreta e ricompone il significato della canzone di Mia Martini “Gli uomini non cambiano”, lasciando tutte le desinenze al femminile e continuando il processo di “femminilizzazione” che aveva iniziato con la prima performance, quando era rimasto semi-nudo sul palco con nient’altro che una tutina aderente glitterata color carne.
Quello di Achille Lauro non è sicuramente un lavoro concettuale d’immagine rivoluzionario, perché sì, la storia è piena (per fortuna) di artisti e artiste che hanno giocato con l’ambiguità sessuale e/o di genere, perfino sul suolo italiano. Ma - se ci fermiamo all’Italia - stiamo comunque parlando di almeno quarant’anni fa, e per di più nessuno di quelli che hanno solcato il palco dell’Ariston, pur scioccando con una performatività di genere, hanno mai rilasciato dichiarazioni d’intenti come quelle che ha lasciato Achille Lauro nei giorni scorsi.
In questo sta l’originalità e l'innovazione, semmai: cavalcando l’onda della rivoluzione dei sessi e rimescolando le carte dei generi con il citazionismo, Achille Lauro si dimostra estremamente attuale, facendo crollare la terra sotto ai piedi dei maschi omofobi cishet che guardano Sanremo. E in questo sta il suo contribuito al femminismo: asfaltando serata dopo serata il machismo, Achille Lauro propone una nuova identità - fluida - di genere maschile, esaltando quello che per lui rappresenta la femminilità e distruggendo ogni particella di mascolinità tossica, ormai satura nell’aria del nostro paese.
[Filippo Marconi]
#ShivaProduzioni #BowieWeek #AchilleLauro #Sanremo2020
Sulla Leofreddi mi sono fatto delle seghe che il tribunale dell'Aja ancora mi cerca
Il testo in cui Achille Lauro spiega il suo essere gender fluid
Il manoscritto originale dove parla delle sue scelte non solo artistiche
https://www.ansa.it/sanremo_2020/not...878755437.html
Mi dite onestamente se e perché vi piace Fiorello?
Fiorello?
Sa fare tutto .
Ma nessuno che si incazzi perché interpreta il Cantico dei Cantici come un pluriripentente di Quarta Ginnasio?
E' imbarazzante, IHMO.
Fatemi il paragone con Gassman che leggeva gli ingredienti dei frollini, per favore:
https://www.youtube.com/watch?v=YYHCCvjJ-WQ
cè quella culona di dua lipa
Dua Lipa nome e sopracciglioni da
https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
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