Comunque rimane una domanda di fondo: come fa uno stato a tenere in piedi in questo momento le sue aziende, che prendono sborde al fatturato, che si ripercuote sul pil, che porta ad altre sborde sui fatturati e ulteriori ripercussioni sul pil, ad libitum?
No perché di soluzioni concrete non se ne vedono ad ora, e da ignorante mi sembra che le opzioni siano solo due: lo stato le finanzia direttamente e fa debito, oppure le lascia morire.
E intendo soluzioni davvero concrete, dove il denaro arriva alle aziende per farle sopravvivere, non finisce nei circuiti bancari e rimane nella realtà parallela dell'etere finanziario.
Verrebbe da chiedere, GliAltri(TM) cosa stanno facendo?
Così a memoria, mi pare che la maggior parte degli altri stati UE abbia delle condizioni che li tutelino a priori:
-gli stati del Nord Europa sono più piccoli, più protetti dall'epidemia per la scarsa densità, più ricchi;
-paesi come Lussemburgo, Malta, Cipro, Irlanda e Olanda sono paradisi fiscali di vario genere;
-la Germania ha KfW;
per questi paesi reggere il colpo economico ed eventualmente attuare misure, anche impopolari, è più fattibile e non implica l'implosione dello stato. Hanno una posizione di vantaggio in partenza.
Ci sono i paesi dell'est per cui finora l'UE è stato un buon affare, ma su cui non saprei bene cosa pensare.
Poi ci sono i paesi mediterranei come l'Italia, con le pezze al culo, per cui l'unica soluzione sembra essere quella di implodere, in un modo o nell'altro. Ma se deve implodere l'Italia, che lo facciano anche Spagna, Portogallo e Grecia. In tutto questo c'è la Francia, che non ha gli stessi vantaggi dei paesi sopra, e il fatto che anche loro sembrino messi poco bene non lo vedo come un buon indicatore.