Evergrande, mossa anti default: pagherà 35,9 milioni di dollari. E la Banca centrale cinese inietta 18 miliardi
Hengda, unità principale di Evergrande, allontana lo spettro default, dichiarando in un file alla Borsa di Shenzhen che effettuerà domani un pagamento di interessi obbligazionari dando sollievo ai mercati globali sulle turbolenze finanziarie del secondo sviluppatore immobiliare cinese, oberato da 305 miliardi di dollari debiti. La compagnia ha affermato, dopo aver trovato un accordo con i titolari della emissione obbligazionaria, di poter onorare «232 milioni di yuan (35,9 milioni di dollari, ndr) di coupon onshore con scadenza 23 settembre». Nessuna menzione, invece, è sui rimborsi degli interessi sugli offshore bond.
La Banca centrale cinese (Pboc) ha iniettato 120 miliardi di yuan (18,6 miliardi di dollari) nel sistema bancario attraverso accordi di «reverse repo», superando i 30 miliardi di yuan di scadenze odierne, nel mezzo della crisi finanziaria di Evergrande, il secondo sviluppatore immobiliare del Paese oberato da 305 miliardi di debito. Con la mossa da 90 miliardi netti, l’istituto centrale ha voluto far fronte anche alla tradizionale maggiore domanda di liquidità in vista delle scadenze trimestrali e delle festività di ottobre. La Pboc aveva effettuato iniezioni a breve per 100 miliardi di yuan sia venerdì sia sabato.