"il mio falegname con 30mila lire la faceva meglio" confermato
"il mio falegname con 30mila lire la faceva meglio" confermato
Una rastrelliera per fucili? Io non possiedo neanche un fucile, tantomeno una gamma di fucili che richieda un'intera rastrelliera. Che ci faccio con una rastrelliera per fucili?
non sono gli insegnanti a decidere se la scuola deve chiudere.
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esistono anche i banchi "normali" a un posto. Costano 1/4 di quelli e sono più comodi e pratici e molte scuole in realtà già li avevano, come la mia.
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se non ha un certificato medico non credo si possa rifiutare.
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la nosrtra scuola ha aperto regolarmente il 14 (niente elezioni) e oramai gli scioperi li fanno una esigua minoranza di insegnanti. Quando ci sono quasi nessuno se ne accorge.
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sempre ed esclusivamente verifiche diverse su due file.
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comunque nella scuola, se si fa il ponte poi bisogna recuperarlo. Sapevatelo.
non centra col covid, ma tanto..
Scuola, il buco (storico) dei supplenti: senza classi accorpate perse 3,6 milioni di ore di lezione in due settimane
27 Settembre 2020 - 10:05
di Giada Ferraglioni
Unire più sezioni quest’anno è fuori discussione. E il buco d’apprendimento dei primi giorni va a sommarsi a quello dei mesi di didattica a distanza, che per molti studenti ha significato non fare lezione con continuità
«Chiedere di avere tutti i supplenti il 14 settembre significa vivere nel mondo delle fiabe». Il premier Giuseppe Conte non ha usato troppi giri di parole per commentare una delle richieste arrivate dal comitato di Priorità alla Scuola, sceso in piazza insieme ai sindacati il 25 e il 26 settembre: avere gli insegnanti.
Dal canto suo, il ministero dell’Istruzione fa sapere che l’80% dei posti da coprire è già stato assegnato (una percentuale variabile da Regione a Regione). Per la prima volta nelle operazioni di nomina, dicono è stata data assoluta priorità alla copertura di questa tipologia di posti nelle scuole per superare l’emergenza aggravata dal Coronavirus.
E, infatti, il buco è storico. Ogni settembre l’anno scolastico inizia con qualche professore mancante, e molte classi si ritrovano accorpate per qualche ora per non perdere le ore di lezione. Quest’anno, però, l’idea di assembrare più sezioni è fuori discussione. E il buco d’apprendimento delle prime settimane va a unirsi a quello dei mesi di didattica a distanza, che per molti studenti ha significato non fare lezione con costanza.
«Le criticità ci sono – ha dichiarato la ministra Lucia Azzolina – ma entro la prossima settimana le risolveremo». Conte ha confermato le cifre anticipate nei mesi scorsi dal ministero: sono in arrivo circa 40mila supplenti e altri 40mila arriveranno a metà ottobre. A questo andrà aggiunto poi l'”organico Covid”, e cioè personale assunto a tempo determinato per far fronte all’emergenza.
I dati
Ieri, durante la manifestazione, le rappresentanze sindacali hanno anticipato i dati sulla mancanza dei supplenti che verrà a presentarsi quest’anno: secondo la Cisl scuola, è stato nominato meno del 50% del personale precario, e anche «in ritardo rispetto agli anni scorsi». La Lombardia sembra essere una delle Regioni più in difficoltà: secondo quanto riportato da Priorità alla Scuola, nella provincia di Milano le graduatorie sarebbero state pubblicate con ampio ritardo (il 7 settembre) e «piene di errori»
Quello sulle nomine nazionali è un dato confermato anche da Uil, che ha calcolato una copertura di circa il 30-40% dei posti. Secondo i sindacati i posti vacanti sarebbero circa 100mila. Moltiplicati per le ore di lezione che ogni docente svolge (1, fanno 3,6 milioni di ore di didattica perdute in due sole settimane. Anche di più se il calcolo si fa con le ore dell’asilo (25) e delle elementari (22).
mi diceva un tipo che lavora all'unv di roma che le lezioni le fanno con l'alternanza delle matricole pari / dispari ogni settimana cioè una settimana possono andare in classe quelli con la matricola pari, l'altra quella dispari e così via per andare a lezione ti devi mi sa prenotare e una volta raggiunto il numero massimo per aula stop (a metà capienza) i prof non possono fare lezione da casa, però le lezioni devono essere anche online per accedere alla lezione online devi mandare una mail al prof che ti gira il link visto che non hanno fatto una pagina unica riassuntiva con i link alle varie lezioni
Non c'è controllo temperatura ecc all'ingresso, il prof può solo dire agli studenti di rispettare il distanziamento in aula e di stare con la mascherina Non ha autorità per imporsi, salvo cacciare chi non rispetta le regole, ma se quelli non vogliono uscire non ci puoi fare niente tra una lezione e l'altra c'è il divieto di fermarsi nei corridoi e gli studenti devono uscire.
Il professore deve fare il 100% delle ore e non esiste l'assentarsi per malattia, salvo che l'ateneo ti faccia un culo tanto se non ci vai infatti era abitudine andare ad insegnare anche con la febbre, pur di non perdere ore
Si possono/devono tenere le finestre aperte, ma non devono creare corrente (per non portare il virus in giro)
Se uno studente sta male/è positivo, tutta l'aula va in quarantena considerando che all'univ a roma ci sono 10mila studenti, con classi da 250 persone, direi che la probabilità di finire a casa è altina..
Molti studenti non si prenderanno l'appartamento e/o andranno a lezione visto che già di base ci possono andare una settimana si e una no (quindi metà delle lezioni le devono fare online), poi se butta male/ci si ammala/lockdown finisci isolato e manco puoi far ritorno alla tua famiglia Quindi diversi hanno preferito iscriversi ad atenei vicino a casa e/o che costavano meno visto che alla fine le lezioni le devono fare online diversi atenei quindi hanno dimezzato le tasse universitarie per quest'anno, così da attirare più iscritti
Ovviamente i prof da casa non possono far lezione perchè l'ateneo per ordini dall'alto, non vuole
fantastici questi cortocircuiti che creano a livello istituzionale
https://www.ilfattoquotidiano.it/202...leggi/5946923/
"Il Dipartimento di prevenzione che mi ha verbalizzato che il gel utilizzato dalla scuola non ha attività virucida", ha scritto su facebook la preside dell’istituto comprensivo Don Milani. Poi la precisazione: "Non era conforme alle ultime prescrizioni in cui si dispone che i gel disinfettanti siano presidi medico-chirurgici autorizzati dal ministero ma questo non significa che il gel non sia ugualmente efficace”
Ci vuole il gel igienizzante certificato come dispositivo medico -> distribuiscono alle scuole gel non certificato come presidio medico
ehhh ma va bene lo stesso
magari robba comprata in china
tanto non serve a una minchia
https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
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nelle scuole ci sono i minorenni, si usi il gel analcolico