Non ho nulla contro i giocattoli inclusivi, a maggior ragione se si parla di disabili, solo fatico a credere che un bambino disabile voglia i personaggi disabili, se mai si prestano più facilmente all' utilizzo sbagliato da parte di qualche testa di cazzo
Ma semplicemente può aiutare a far vedere ad un ragazzino o un adolescente che la disabilità motoria non è la fine del mondo (Ovvio, è sempre una disabilità con tutto ciò che ne consegue eh) e quindi fargli accettare un filo meglio la cosa con qualcosa del genere che a conti fatti non toglie nulla ma aggiunge e chi non vuole usare la magic wheelchair of mistery semplicemente se ne sbatte il cazzo e via, cosa che su d&d si fa da sempre alla fine e si gioca con un ruleset e poi spesso e volentieri qualcosa si adatta a seconda del gruppo, tanto è un fottuto "pve" fra amici.
E' sempre un gioco fatto per divertirsi, se mario disabile vuole essere faramir che spara le palle di fuoco dal culo e si diverte va bene cosi, se gino disabile usa il personaggio sulla magic wheelchair of mistery e ammazza gli orchi cattivi (No cattivi non sono gli orchi, ecco quella si che è una bella stronzata ) e si diverte uguale e dice "Beh, non sarà faramir co le palle di fuoco dal culo ma non è un aborto della società" personalmente la vedo solo come una vittoria "ludica"
Su amazon c'è Barbie...prosciuttona?
D'accordissimo al 110% su tutto, ma non mi hai risposto. Perchè Gino Disabile è spinto a fare un personaggio disabile in un mondo fantasy. Con la bega della magic wheelchair e di tutte le implicazioni di mercato magico che si porta dietro.
Io non mi faccio personaggi con la miopia o con il braccio sinistro scassato.
FantasyAGE , Blades in the Dark/Band of Blades , Index Card RPG (in videochiamata coi nipoti), Never Going Home, Mothership, Thousand Suns , Lancer, The Curse of House Rookwood (per one shot), e fra un mesetto Coriolis con l'intera campagna Mercy of the Icons (prequel inclusi).
Mia moglie masterizza una complicatissima campagna multigenerazionale di Tales of Gor fatta di mercanti schiavisti, intrighi di palazzo e cannibalismo.
Non so quanto sia di buon gusto dirlo, ma ho giocato spesso con un disabile e no, non ha mai sentito la necessità di interpretare un disabile anche in one-shot/torneo/campagna.
Ma se lui non ha mai sentito la necessità non vuol dire che altri la pensino uguale.
Per Golem, so che incorrerò nel dileggio generale ma trovo che in questo specifico caso (Ossia una aggiunta perfettamente dimenticabile e ignorabile da gran parte dei players) la cosidetta "inclusività" possa non far male perchè è semplicemente una scelta in più e non forzano nessuno a usare il personaggio disabile ne stravolgono totalmente il setting per la sedia magica.
Banalmente gino (Anche se cazzo potevo usare Carlo come nome che era affine al pelatone Charles Xavier degli x-men ) vuole usare un personaggio in un mondo fantasy mantenendo per qualche cazzo di motivo suo affinità col suo io reale boh.
Alla fine le disabilità motorie si portano appresso problemi psicologici enormi e se una cosa del genere può avere anche una minima utilità su un paio di persone in difficoltà buono così per me.
Io credo che avere più possibilità è sempre meglio di averne meno.
Si beh non ho pensato a tutte le eventualità ma in linea di massima per me è così.
Ma lo sapete che a Mr Potato Head è stato tolto il Mr da Hasbro per renderlo più inclusive per i bambini? Ecco
Io su questa ho tante opinioni
Non ho nessunissimo problema con la cosa in sè: se qualcuno si vuole fare il personaggio a rotelle - ma avventuriero valente tanto quanto i suo compagni gambemuniti - che faccia pure, D&D non è un sistema pesantemente simulativo e non muori d’infezione per una ferita di tre giorni fa, quindi se vuoi grindare sulla spina dorsale di un drago con le tue ruote BMX, fai pure. D’altra parte i personaggi coi problemi di salute sono sempre esistiti e sempre esisteranno, da Raistlin a Bran Stark, passando per centomila spadaccini ciechi.
Quindi chissene, ben venga la sedia a rotelle, è un mondo fantasy del tutto e arbitrariamente definito da chi ci gioca.
Cheppoi è lo stesso motivo per cui ben vengano anche gli elfi con la mangina che cambiano sesso al tramonto e sposano le nane non-binary con la barba, ma su ‘sta cosa mi hai già dato dell’imbecille senzaddio e mandato a cagare
La cosa che mi fa uscire ai pazzi è che è una homebrew fatta male, perché non è bilanciata né come regole in sé (costa la metà di un cavallo e migliora/aggiunge funzionalità ben più consistenti) né rispetto alla filosofia di design della 5a in cui tutto è molto lineare e costruito su un numero piuttosto limitato di punti cardine. Tutto quello che bastava per fare una sedia a rotelle magica in quinta edizione era “È un costrutto con queste caratteristiche, che il personaggio cavalca”, tutte regole già esistenti e di implementazione semplicissima. Invece la tipa che “se l’è inventata” ha cagato 15 pagine di regolette in cui tirare il freno sinistro fa una cosa, il freno destro un’altra, andare in discesa aumenta la velocità, sospensioni, cinture, maniglie e ‘stigrancazzi, ognuna delle quali c’ha bisogno della sua azioncina X per fare l’effettino Y. Una vagonata di regole micragnose per ogni evenienza, che non si è vista mai da nessuna altra parte nel materiale ufficiale ma di cui ovviamente i canali amatoriali - abitati da innumerevoli persone con troppe idee e poche competenze - sono pieni.
E quando su Critical Role è spuntato un PNG in carrozzella (chiaramente una pura questione estetica e narrativa che della sua homebrew se ne strasbatteva) questa qui subito a whinare che “Comunque la Combat Wheelchair TM me la sono inventata io non Matthew Mercer” e infatti la puntata dopo le hanno dovuto fare lo shout out (sennò apriti cielo).
tl;dr
metticela pure la sedia a rotelle in D&D, ma porcaputtana fallo come cristo comanda da un punto di vista meccanico
Ultima modifica di Azad; 03-03-21 alle 21:24
Per carità d'Iddio non voglio parere poco inclusivo, ma solitamente se ci sono queste necessità se ne parla ed il Master risolve improvvisando, come si è SEMPRE fatto; non vedo assolutamente la necessità di inserire la casistica in un manuale. Inserire una condizione statisticamente rara in un ruleset implica escludere altre "situazioni" rare, facendo a questo punto un doppio torto a qualcun altro. Fermo restando che, per esperienza personale, il GdR serve per immedesimarsi in qualcuno che non sei tu, quindi dubito queste accezioni siano qualcosa che va oltre al virtue signaling.
Se non si obbliga a selezionare tali personaggi con le sedie a rotelle e la loro presenza non inficia il mondo concettuale-logico del franchise rappresentato, per me va benissimo.
Condivido il pensiero di Mammaoca xbrzzt e Biocane.