Originariamente Scritto da
golem101
Ma non è che ci si indigna, è il fastidio di chi vede una fase generazionale (perchè ormai coinvolge più di una generazione) che necessita di tutte le indicazioni messe nero su bianco, incapace di prendere una decisione indipendente dalla posizione ufficiale, di fregarsene della posizione ufficiale, e che rimane di sasso quando su un argomento non c'è una posizione ufficiale.
Con l'idea delirante che non essendoci una posizione dichiarata pro X e contro Y, sia un modo astuto per essere contro X e pro Y. La paranoia al potere.
Hai bisogno di avere nei manuali il paragrafo sul fatto che gli orchi sono considerati nemici ma non sono necessariamente malvagi? Che nella tua versione del gioco ci può essere una cosa in più (la sedia a rotelle magica) e magari una cosa in meno? Io ricordo il paragrafo iniziale dei manuali di quando ero ragazzetto: "con questo regolamento facci quello che ti pare, aggiungi e togli, cambia e adatta in base a quello che preferisci."
A me di avere la sedia a rotelle magica (è un oggetto di basso livello? quindi è comune e la magia è tanto diffusa da farne mercato? oppure è un quasi artefatto? e di conseguenza c'è fior fiore di ambiziosi ladri di magia che ti stanno alle costole per lasciare il tuo culo sciancato a terra?) non fa nè caldo nè freddo, se un giocatore si sente più realizzato nell'interpretazione o coinvolto nel gioco, tanto meglio, ben volentieri.
E' l'idea che questa sia una cosa disponibile "di base", perchè così nessuno ha da ridire, che mi manda ai matti.
Adesso c'è la pressione sociale di mettere per iscritto di trattare bene i giocatori al tavolo e non fargli pesare di essere ragazze, gay, disabili, colorati, o altro ancora. Invece di scrivere "non fare lo stronzo", e chiusa lì. Ho fatto 10 anni di Call of Cthulhu classico negli anni '20, se non ci mettevo del classismo sessista o razzista, facevo un lavoro di merda. L'ho fatto per infastidire il giocatore o per dare più senso all'ambientazione, quanto ho spinto sul pedale per rimarcare queste cose, le ho ribadite solo in momenti salienti o anche quando non c'entrava un cacchio.? La differenza è lì. Basta discrezionalità e spirito critico, ci pensiamo noi per te. Grazie, no.
C'è la pubblicazione ufficiale della sedia a rotelle magica, non per chi vuole un personaggio disabile in un'ambientazione fantasy, ma per i disabili reali che non si sentono realizzati al di là della loro dimensione di disabilità anche in un'ambientazione fantasy. Mi stordisce solo pensarci.
C'è fior fiore di discussioni sul fatto che la tua personale campagna (giuro, delle litigate feroci
) non consideri la razza degli uomini gatto fatati, e questo equivale ad una terribile offesa verso tutti quelli che al loro tavolo lo fanno. ECCHISSENEFREGA. E di conseguenza non puoi avere uno sword&sorcery con i nomadi della steppa tipo mongoli di Gengis Khan contro i vichinghi vampiri, mancano gli uomini gatto transessuali fatati sulla sedia a rotelle magica (vabbè, magari non tutto assieme
), se ne parli su un forum vieni gankato nel giro di dieci post.
Perchè non sei tu individuo che si adatta alle diverse situazioni (di un gioco di immaginazione! nel nome del cazzo!), è la pretesa che le situazioni siano strutturate alla stessa maniera per tutti gli individui e le loro personalissime paturnie.
C'è una spinta all'omologazione che Umberto Eco non avrebbe mai considerato così esplicita e feroce. E' terribile.
E per me, basta così.